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        MOTO GP
      
      
        GARA A BARCELLONA
      
      
        
          Luigi Ansaloni
        
      
      
        Non è stata di certo la gara più divertente
      
      
        della storia, e nemmenodella stagione, quel-
      
      
        la diMontmelò. InMotoGP non ci fosse quel
      
      
        diavolo di Marc Marquez a tentare qualcosa
      
      
        di (estremamente) rischioso, potremmo
      
      
        chiamare il coroner, visto che l’elettroence-
      
      
        falogramma di questa categoria da un po’ di
      
      
        tempo a questa parte è quanto mai piatto.
      
      
        Ha vinto Jorge Lorenzo, e questa non è una
      
      
        novità, dietro di lui Dani Pedrosa e infine
      
      
        Marquez, che al penultimo giro si stava
      
      
        andando a schiantare proprio contro il com-
      
      
        pagno dell’HRC, evitando l’impatto e la
      
      
        caduta con una manovra ai limite del sovru-
      
      
        mano, che fa capire come il giovane spagnolo
      
      
        è una variante impazzita nello schieramen-
      
      
        to, ma come detto sopra anche l’unico che
      
      
        riesca ancora a dare qualcosa in più, ovvero
      
      
        l’imprevedibilità, dovuta sia alla giovane età
      
      
        (
      
      
        che sia benedetta) sia al suo indiscutibile,
      
      
        immenso talento. Quello che una volta riu-
      
      
        sciva a fareValentinoRossi, e che ora, inutile
      
      
        girarci intorno, non riesce a fare più. Il Dot-
      
      
        tore è arrivato quarto, staccato di 5 secondi
      
      
        dal compagnadi squadraLorenzo, e seèvero
      
      
        che dopo la prima parte di gara viaggiava a
      
      
        passo coi primi, è anche vero che nella prima
      
      
        parte ha perso quei metri divenuti pesantis-
      
      
        simi. Con la stessa moto, oggi il Dottore
      
      
        prende “stese” da quello che è comunque un
      
      
        campione come Lorenzo: davvero un nove
      
      
        volte campione del mondo può accontentar-
      
      
        si di questo? Vedremo la prossima gara,
      
      
        anche se gli indizi di un declino purtroppo ci
      
      
        sono tutti. Ovviamente, aspettiamo di essere
      
      
        smentiti,ma se suseiGranPremi ottieni solo
      
      
        un podiomentre il tuo compagno ha già vin-
      
      
        to tre volte, e sei a 63 punti dal leader del
      
      
        mondiale – Pedrosa - è naturale che qualche
      
      
        domanda te la devi fare. Almeno se sei stato
      
      
        Valentino Rossi.
      
      
        DUCATI ANCORA
      
      
        UN DISASTRO
      
      
        Per il resto, la gara ha offerto ben poco.
      
      
        Lorenzo ha dominato dall’inizio alla fine
      
      
        conuna sicurezza disarmante: la sua Yama-
      
      
        ha sembrava andare sui binari, tanto era
      
      
        perfetta. Pedrosa e Marquez ci hanno pro-
      
      
        vato, ma subito si è capito che per la vittoria
      
      
        (
      
      
        la seconda consecutiva del maiorchino)
      
      
        c’era davvero ben poco da fare. Podio tutto
      
      
        spagnolo, dunque, e non è certo una novità.
      
      
        Tutt’altro. Bruttissima gara, davvero un
      
      
        passo indietro pauroso, per la Ducati: Nic-
      
      
        ky Hayden a terra, Andrea Dovizioso sesto
      
      
        a 32 secondi (!) dal vincitore. La sensazio-
      
      
        ne, è il caso di dirlo, è che anche il progetto
      
      
        GP13, il primo post-Preziosi, sia un po’ un
      
      
        buco nell’acqua. I prossimi test saranno
      
      
        indicativi, ma è incredibile come una volta
      
      
        andato via Casey Stoner, ogni anno sia sem-
      
      
        pre la stessa storia.
      
      
        NELLA MOTO2
      
      
        VINCE ESPARGARO
      
      
        Se nellaMotoGP c’è un po’ di noia, lo stesso
      
      
        non si può dire nelle altre categorie. Splen-
      
      
        dida battaglia nella Moto2 tra Pol Esparga-
      
      
        ro e Tito Rabat, compagni di squadra al
      
      
        team Tuenti, con il primo che l’ha spuntata
      
      
        per 81 millesimi. Un niente. È la quarta vit-
      
      
        toria spagnola nella classe di mezzo nelle
      
      
        prime sei gare del 2013, ed è il secondo suc-
      
      
        cesso stagionale, dopo il Qatar, per Espar-
      
      
        garo. Il podio è completato dallo svizzero
      
      
        Thomas Luthi. Il leader del Mondiale, l’in-
      
      
        glese Scott Redding, si è accontentato del
      
      
        quarto posto. Podio tutto spagnolo (anco-
      
      
        ra) per la gara della classe Moto3, vinta da
      
      
        Luis Salom (KTM), davanti a Alex Rins
      
      
        (
      
      
        KTM) secondo, con Maverick Vinales
      
      
        (
      
      
        KTM) terzo. Romano Fenati (FTR-Hon-
      
      
        da), ha perso la volata nel suo gruppo ed e'
      
      
        giunto al traguardo in quindicesima posi-
      
      
        zione. Con questa vittoria Salom è salda-
      
      
        mente al comando della classifica iridata
      
      
        con 127 punti, seguito da Vinales a quota
      
      
        122
      
      
        punti, mentre in terza posizione c'e'
      
      
        Rins a 101.