13 Nov [3:29]

Macao, libere 1
Kato sorprende tutti

Davide Attanasio - Foto GCS

C'è Taito Kato (ART) davanti a tutti, nella prima sessione libera che ha inaugurato il tradizionale lungo fine settimana della Coppa del Mondo di Macao, con le Tatuus Regional che dal 2024 hanno rimpiazzato le vetture di Formula 3. Neanche a dirlo, teatro dello spettacolo è l'iconico Circuito da Guia. Sei chilometri di passione, tra curve cieche, rail a profusione e una sede stradale larga al massimo 14 metri.

Il risultato del giapponese, pupillo Honda, può definirsi sorprendente. Non è un mistero che a Macao l'esperienza giochi un ruolo importante, e non è un caso che il campione della F4 francese sia l'unico all'interno dei primi dieci che, prima di adesso, non aveva mai guidato sul cittadino dell'ex colonia portoghese. Kato ha fermato il cronometro sul 2'16"412, e all'ultimo giro si stava ulteriormente migliorando. 



Poi, forse (le immagini non ci soccorrono), una toccatina alle barriere, e il ritorno ai box con la zona sospensiva posteriore che sarà oggetto di particolare attenzione da parte dei meccanici della squadra francese. Squadra francese, ART s'intende, che è partita subito con il piede giusto: oltre a Kato, Evan Giltaire è sesto, e Kanato Le insegue a ruota.

Non sorprende, invece, il "duo di lusso" del team Pinnacle, Mari Boya-Théophile Naël, in terza e quarta posizione. Loro che sono scesi di categoria dalla F3, perché al fascino di Macao è difficile rinunciare. E allo stesso modo, come da pronostico, Freddie Slater (Theodore Prema, in primo piano nella foto sopra) ha subito messo i cosiddetti puntini sulle i: secondo... questo era più facile da prevedere, alle spalle di Kato per 44 millesimi.

Si è ben districato anche Enzo Deligny (R-Ace), quinto. Su di lui, però, pende un'investigazione da parte della direzione gara perché, uscito di pista alla Lisboa quando sul cronometro mancavano dieci minuti, sarebbe riuscito a rientrare facendosi aiutare dai commissari presenti a bordo pista. 



Quanto agli italiani, Mattia Colnaghi e Matteo De Palo (R-Ace), entrambi con la livrea dell'academy alla quale appartengono (Red Bull per Colnaghi, McLaren per De Palo, foto sopra), hanno ottenuto piazzamenti poco al di là del decimo posto. Il campione dell Eurocup-3, in forza al team PHM, è risultato 11esimo; 13esimo, invece, il romano, reduce dal secondo posto nella regional europea alle spalle del solo Slater.

Sono stati tutti bravi, o quasi. Una sola interruzione, di otto minuti, è stata resa necessaria. La "colpa" è da ricercare in Hiyu Yamakoshi (Evans). Come nel caso di Kato, le immagini arrivano in ritardo, ma è facile ricostruire la dinamica: contatto con un rail e gomma posteriore destra che si stacca. 

Giovedì 13 novembre 2025, libere 1

1 - Taito Kato - ART - 2'16"412 - 13 giri
2 - Freddie Slater - Theodore Prema - 2'16"456 - 14
3 - Mari Boya - KCMG Pinnacle - 2'16"583 - 12
4 - Théophile Naël - KCMG Pinnacle - 2'16"671 - 12
5 - Enzo Deligny - R-Ace - 2'16"731 - 13
6 - Evan Giltaire - ART - 2'16"838 - 10
7 - Kanato Le - ART - 2'16"872 - 13
8 - Jin Nakamura - R-Ace - 2'17"125 - 15
9 - Rashid Al Dhaheri - Theodore Prema - 2'17"177 - 13
10 - Charlie Wurz - Evans - 2'17"567 - 14
11 - Mattia Colnaghi - PHM - 2'17"826 - 12
12 - Tymek Kucharczyk - Van Amersfoort - 2'18"187 - 12
13 - Matteo De Palo - R-Ace - 2'18"275 - 14
14 - Enzo Yeh - PHM - 2'18"296 - 11
15 - Noah Strømsted - Trident - 2'18"427 - 11
16 - Hon Chio Leong - Theodore Prema - 2'19"057 - 12
17 - James Egozi - Saintéloc - 2'19"195 - 13
18 - Yuki Sano - Tom's - 2'19"196 - 13
19 - Zhenrui Chi - Van Amersfoort - 2'19"784 - 12
20 - Reza Seewooruthun - Trident - 2'19"880 - 12
21 - Tokiya Suzuki - Tom's - 2'20"048 - 13
22 - Kiyoshi Umegaki - Van Amersfoort - 2'20"115 - 12
23 - José Garfias - PHM - 2'20"238 - 11 
24 - Oscar Wurz - Evans - 2'20"341 - 13
25 - Owen Tangavelou - Saintéloc - 2'20"588 - 13
26 - Tasanapol Inthraphuvasak - Trident - 2'22"954 - 7
27 - Hiyu Yamakoshi - Evans - 2'25"633 - 4