1 Giu [6:03]

Detroit – Gara
Yelloly-van der Zande vittoria in volata

Michele Montesano

Finale tutto in crescendo quello di Detroit, quinto appuntamento stagionale dell’IMSA SportsCar Championship. Tra i muretti della capitale dell’automobile americana Nick Yelloly e Renger van der Zande hanno regalato il primo successo stagionale alla Acura ARX-06 LMDh del team Meyer Shank Racing. Esattamente a distanza di un anno, il marchio nipponico è tornato sul primo gradino del podio con una vittoria decisa solamente negli ultimi minuti, in grado di spezzare il dominio Porsche di questo primo scorcio di stagione.

Yelloly, partito dalla pole, ha gestito le fasi iniziali seguito dal compagno di squadra Tom Blomqvist. Vista la natura del circuito cittadino di Detroit, e la difficoltà di creare manovre di sorpasso, molte squadre hanno deciso di diversificare le strategie. Tra queste la Porsche del Penske Motorsport che ha provato ad allungare lo stint di Nick Tandy, risalito fino al terzo posto, per poi effettuare una rapida sosta e rispedire Felipe Nasr al comando proprio davanti alla Acura di van der Zande, subentrato a Yelloly.

Strategia simile anche da parte della Cadillac del Wayne Taylor Racing. La squadra americana ha tenuto in pista Felipe Albuquerque fino a 53 minuti dalla fine consentendo, così, a Ricky Taylor di balzare al secondo posto con la sua Cadillac V-Series.R LMDh (nella foto sotto). Il momento chiave della gara è avvenuto a 40 minuti dalla bandiera a scacchi, a seguito della collisione tra una Ford Mustang e una BMW M4 GT3. I numerosi detriti disseminati lungo il tracciato hanno costretto la direzione gara a chiamare la Full Course Yellow neutralizzando il vantaggio di circa sei secondi che Nasr aveva costruito sugli avversari.



Alla ripartenza, Nasr sembrava poter controllare il vantaggio. Ma Taylor, a 15 minuti dal termine, ha sferrato l’attacco decisivo. Nasr, nel giro di pochi metri, ha perso ben tre posizioni. Dapprima la leadership a favore della Cadillac di Taylor poi, scomponendosi, è stato superato sia da van der Zande che dal compagno di squadra Mathieu Jaminet. Taylor, preso il comando, ha però ben presto dovuto fare i conti con uno scatenato van der Zande. L’olandese, a cinque minuti dalla bandiera a scacchi, ha approfittato di una traiettoria migliore in uscita dall’ultima curva per portare l’attacco decisivo piazzando la sua Acura in prima posizione. Nulla da fare per Taylor e Albuquerque che si sono dovuti accontentare del secondo posto.

Il podio è stato completato dalla Porsche 963 LMDh di Jaminet e Matt Campbell, mentre Nasr e Tandy hanno chiuso quarti mantenendo comunque la testa del campionato. Quinta piazza per la BMW M Hybrid V8 LMDh del Team RLL con Dries Vanthoor e Philipp Eng, seguita dalla seconda Acura del Meyer Shank Racing di Colin Braun e Blomqvist. Pur tagliando il traguardo in quinta posizione, la BMW di Marco Wittmann e Sheldon van der Linde è stata penalizzata per un sorpasso in regime di bandiere gialle e ha chiuso settima. La Aston Martin Valkyrie ha eguagliato il suo miglior risultato in IMSA ottenendo l’ottavo posto.



In classe GTD Pro si è assistito a un trionfo a Stelle e Strisce. La Ford Mustang GT3 di Multimatic Motorsports (nella foto sopra) ha vinto dopo aver comandato la gara dal primo all’ultimo giro. Partita dalla pole con Sebastien Priaulx, l’auto è passata nelle mani di Mike Rockenfeller al ventiduesimo giro. Il tedesco ha poi resistito all’assalto finale della Corvette Z06 GT3 guidata da Alexander Sims, in coppia con Antonio Garcia. La lotta tutta americana tra Ford e Corvette ha infiammato il pubblico. Ma Rockenfeller è riuscito a tenere a bada Sims vincendo per appena un secondo e mezzo di vantaggio.

Il podio di categoria è stato completato dalla Lamborghini Huracan GT3 Evo2 del team Pfaff Motorsports, che ha finalmente ottenuto il suo primo piazzamento stagionale grazie all’attimo lavoro di Marco Mapelli e Andrea Caldarelli. Subito dietro, al quarto posto, la Lexus RC F GT3 del team Vasser Sullivan che ha vissuto una gara a dir poco movimentata. Dopo due drive-through, per infrazioni in pit-lane, e un contatto nelle fasi finali, Aaron Telitz e Jack Hawksworth sono riusciti ad approfittare dello scontro tra la Corvette di Nicky Catsburg e la Porsche di Laurin Heinrich per salire al quarto posto.

Sabato 31 maggio 2025, gara

1 - Yelloly-van der Zande (Acura ARX-06) - Meyer Shank - 84 giri
2 - Albuquerque-R.Taylor (Cadillac V-Series.R) - WTR - 0"947
3 - Campbell-Jaminet (Porsche 963) - Penske - 3"436
4 - Tandy-Nasr (Porsche 963) - Penske - 4"117
5 - Vanthoor-Eng (BMW M Hybrid V8) - RLL - 7"075
6 - Braun-Blomqvist (Acura ARX-06) - Meyer Shank - 10"032
7 - S.van der Linde-Wittmann (BMW M Hybrid V8) - RLL - 26"285
8 - De Angelis-Gunn (Aston Martin Valkyrie) - THOR - 29"661
9 - Deletraz-J.Taylor (Cadillac V-Series.R) - WTR - 49"610
10 - Bamber-Aitken (Cadillac V-Series.R) - Whelen - 1 giro
11 - Bruni-van der Helm (Porsche 963) - JDC Miller - 1 giro
12 - Priaulx-Rockenfeller (Ford Mustang GT3) - Multimatic - 3 giri
13 - Sims-Garcia (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 3 giri
14 - Mapelli-Caldarelli (Lamborghini Huracan GT3) - Pfaff - 3 giri
15 - Hawksworth-Telitz (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 3 giri
16 - Bachler-Heinrich (Porsche 911 GT3) - AO Racing - 3 giri
17 - Catsburg-Milner (Corvette Z06 GT3) - Corvette - 3 giri
18 - Harper-Hesse (BMW M4 GT3 EVO) - Paul Miller - 4 giri
19 - Lindh-Costa (Ferrari 296 GT3) - DragonSpeed - 4 giri
20 - Montecalvo-Thompson (Lexus RC F GT3) - Vasser Sullivan - 4 giri
21 - Verhagen-Snow (BMW M4 GT3 EVO) - Paul Miller - 9 giri

Giro più veloce: Nick Tandy 1'06"641

Ritirati
Vervisch-Mies (Ford Mustang GT3) - Multimatic
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