1 Set [18:38]

Silverstone, gara
Dominio Toyota, Bruni nel GT

Michele Montesano

Il primo atto della Super Stagione 2019-20 del WEC, andato in scena sul circuito di Silverstone, è stato caratterizzato dal classico meteo inglese. Ma il team Toyota è stato più forte delle mutevoli condizioni atmosferiche andando a trionfare con una perentoria doppietta. A conquistare il primo posto la TS050 dell’equipaggio Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez, seguiti a meno di un secondo dalla gemella di Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley.

Dietro il team nipponico il vuoto: la prima delle LMP1 convenzionali è stata la solita Rebellion staccata di un giro. Successo in LMP2 per l’Oreca del Cool Racing di Nicolas Lapierre e Antonin Borga. Per quanto riguarda la classe LMGTE Pro doppietta Porsche con la vittoria di Gianmaria Bruni e Richard Lietz. Nella classe riservata ai gentleman il successo è andato alla Ferrari del team AF Corse di Francois Perrodo, Emmanuel Collard e Nicklas Nielsen.

Al pronti via le due Toyota non si sono fatte cogliere impreparate e hanno subito iniziato a dettare il ritmo con il leader Conway inseguito da Buemi. Ma, dopo solo venti minuti, un periodo di Full Course Yellow dovuto alla perdita dello pneumatico posteriore destro della Ginetta numero 5, ha ricompattato la gara. Ad approfittarne le due Rebellion che, complice una strategia azzeccata, sono passate al comando con Bruno Senna e Loic Duval. Alla ripresa delle ostilità le due Toyota nell’arco di poche tornate hanno ricucito il gap con Buemi che è diventato il nuovo leader dopo la seconda tornata di pit-stop.

Nell’arco della seconda ora una fitta pioggia ha fatto livellare le prestazioni in campo complice il ritardo della chiamata ai box da parte del muretto Toyota. Con la pista tornata asciutta le vetture nipponiche hanno ripreso a girare con tempi nettamente inferiori rispetto ai prototipi dotate di motore convenzionale. Un contatto, avvenuto alla Maggotts, fra la Ginetta di Oliver Jarvis e la Ferrari di Miguel Molina ha posto fine alla gara di quest’ultimo oltre a richiamare per la seconda volta la safety-car in pista (il primo intervento c’è stato nel corso del secondo giro per via del ritiro dell’Oreca dello United Autosports).

A ereditare la leadership è stato Pipo Derani che è stato facilmente sorpassato da Kobayashi prima e Hartley poco dopo. I due piloti del Gazoo Racing si sono dati battaglia per tutta la mezz’ora successiva prima di effettuare il cambio pilota. Lopez, nel suo turno di guida, ha poi controllato con relativa facilità il ritorno di Nakajima tagliando il traguardo con soli due secondi di vantaggio. La performance della Rebellion di Derani, Nathanael Berthon e Duval è calata drasticamente dopo metà gara giungendo terza a fine gara ma distanziata di un giro. Ancora più dura la gara dell’altra vettura svizzera che ha concluso al decimo posto distanziata di sei tornate. Debutto agrodolce per le Ginetta motorizzata AER rispettivamente quarta e ventottesima assoluta.

In LMP2 vittoria al debutto per il Cool Racing con Lapierre e Borga che hanno dovuto sopperire all’assenza del coequiper Alexandre Coigny infortunatosi nel corso del weekend della ELMS. La mossa vincente è avvenuta nel corso della terza ora quando Lapierre ha sferrato l’attacco decisivo a Job Van Uitert, sull’Oreca del Racing Team Nederland. A Borga non è rimasto altro che gestire la restante parte di gara regalando il successo alla compagine svizzera. Secondo posto per la Signatech Alpine Elf di Thomas Laurent che ha superato nell’ultimo giro Frits Van Eerd. Quarto posto per l’Oreca del Jackie Chan DC Racing e prima vettura a montare gli pneumatici Goodyear. Mentre all’undicesimo posto assoluto (e sesto di classe) si è classificata la Dallara del Cetilar Racing di Roberto Lacorte, Andrea Belicchi e Giorgio Sernagiotto.

Doppietta in LMGTE Pro al debutto per la nuova Porsche 911 con l’equipaggio Bruni-Lietz che ha preceduto i campioni in carica Kevin Estre e Michael Christensen. Bruni è stato abilissimo ad approfittarne della pioggia passando subito agli pneumatici da bagnato e guadagnando la prima posizione. In seguito ha subito il sorpasso dell’alfiere Ferrari Alessandro Pier Guidi chiamato poi a scontare un drive-through per un sorpasso avvenuto in regime di safety-car. Gli ultimi minuti di gara sono stati relativamente tranquilli con l’italiano di casa Porsche che ha gestito il distacco su Christensen e l’Aston Martin di Maxime Martin.

Vittoria di consolazione per il team AF Corse in classe LMGTE Am con l’equipaggio composto da Perrodo, Collard e Nielsen. Il team del cavallino, dopo una lotta intensa, ha preceduto l’Aston Martin Vantage di Paul Dalla Lana, Darren Turner e Ross Gunn. Terzo posto per la Ferrari del MR Racing dell’italo/giapponese Kei Cozzolino, Olivier Beretta e Motoaki Ishikawa.

Domenica 1 settembre 2019, gara

1 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota TS050) – Toyota - 129 giri
2 - Buemi/Nakajima/Hartley (Toyota TS050) – Toyota - 1"901
3 - Berthon/Derani/Duval (Rebellion R13-Gibson) – Rebellion - 1 giro
4 - Robertson/Hanley/Orudzhev (Ginetta G60–AER) - LNT - 5 giri
5 - Lapierre/Borga/Coigny (Oreca 07-Gibson) - Cool - 5 giri
6 - Laurent/Negrão/Ragues (Alpine A470 - Gibson) – Signatech - 5 giri
7 - Van Eerd/Van Der Garde/Van Uitert (Oreca 07-Gibson) – Nederland - 5 giri
8 - Tung/Stevens/Aubry (Oreca 07-Gibson) - DC Racing - 5 giri
9 - Gonzalez/Da Costa/Davidson (Oreca 07-Gibson) - Jota - 5 giri
10 - Nato/Menezes/Senna (Rebellion R13-Gibson) – Rebellion - 6 giri
11 - Lacorte/Sernagiotto/Belicchi (Dallara P217-Gibson) – Cetilar - 7 giri
12 - Fjordbach/Patterson/Yamashita (Oreca 07-Gibson) - High Class - 7 giri
13 - Lietz/Bruni (Porsche 911) – Porsche - 14 giri
14 - Christensen/Estre (Porsche 911) – Porsche - 14 giri
15 - Martin/Lynn (Aston Martin Vantage) – AMR - 14 giri
16 - Pier Guidi/Calado (Ferrari 488 EVO) - AF Corse - 14 giri
17 - Thiim/Sørensen (Aston Martin Vantage) – AMR - 15 giri
18 - Perrodo/Collard/Nielsen (Ferrari 488) - AF Corse - 15 giri
19 - Dalla Lana/Turner/Gunn (Aston Martin Vantage) – AMR - 16 giri
20 - Ishikawa/Beretta/Cozzolino (Ferrari 488) - MR Racing - 16 giri
21 - Wainwright/Watson/Barker (Porsche 911) – Gulf - 16 giri
22 - Ried/Campbell/Pera (Porsche 911) – Dempsey/Proton - 16 giri
23 - Cairoli/Hansson/Perfetti (Porsche 911 RSR) - Project1 - 16 giri
24 - Yoluc/Eastwood/Adam (Aston Martin Vantage) - TF Sport - 16 giri
25 - Grimes/Mowlem/Hollings (Ferrari 488) - Red River - 16 giri
26 - Flohr/Castellacci/Fisichella (Ferrari 488) - AF Corse - 16 giri
27 - Keating/Fraga/Bleekemolen (Porsche 911 RSR) - Project1 - 17 giri
28 - Simpson/Jarvis/Smith (Ginetta G60–AER) - LNT - 17 giri
29 - Preining/Giraudi/Sanchez (Porsche 911) – Dempsey/Proton - 18 giri

Giro veloce: Kamui Kobayashi 1'35"992

Ritirati
Rigon/Molina
Hanson/Albuquerque/Di Resta
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