17 Set [20:09]

Intervista a Bouhet, Renault Sport:
"Nel 2020 più solidità e stabilità"

Mattia Tremolada

L’annuncio della candidatura dell’ART Grand Prix per partecipare all’edizione 2020 della Formula Renault Eurocup, ha destato grande interesse tra gli addetti ai lavori, riportando l’attenzione sul campionato organizzato dalla Casa francese, che nello scorso inverno ha saputo reinventarsi per adattarsi alle nuove direttive della FIA e rimanere appetibile per i piloti che tentano la scalata verso la Formula 1.

“Siamo ovviamente molto contenti di questa notizia", spiega Pierre-Alain Bouhet, Sporting Coordinator di Renault Sport, "perché ha puntato i riflettori sul campionato. Speriamo che attragga qualche altro team di grande fama. L’ART GP è la seconda squadra che ha deciso di scendere in pista in Formula Renault affiancando i propri impegni in Formula 2 e Formula 3, così come MP Motorsport”.

Qual è stata la risposta delle altre squadre dopo questa prima stagione di Eurocup con le FIA Formula 3 Regional?
“Sono tutti abbastanza contenti, direi che solo due squadre potrebbero non rimanere nel 2020, non perché non vogliano tornare, ma perché stanno faticando a trovare dei piloti all’altezza. La settimana scorsa abbiamo chiesto agli otto team presenti sulla griglia quest’anno di mandare una lettera di intenti per partecipare al campionato nel 2020. Ne abbiamo ricevute subito quattro e c’è ancora un mese di tempo prima della scadenza, quindi la situazione è ottima. Se tutto va secondo i piani manterremo tutte le squadre che abbiamo ora, perché un anno fa hanno comprato la nuova vettura, quindi dobbiamo essere leali e riconoscenti nei loro confronti e se vogliono proseguire sono i benvenuti. Ma se così non dovesse essere, abbiamo sufficienti prospettive per rimpiazzarli. Ci siamo prefissati un massimo di dieci squadre al via, dunque se tutti restano e accettiamo la ART GP, rimane un solo posto, che sono sicuro non faremo fatica a riempire. Non è un segreto che lo scorso inverno abbia parlato con Prema e Van Amersfoort. Non so se la candidatura dell’ART GP possa attrarli verso il nostro campionato, ma la porta è aperta. Ad oggi però, posso dire che non c’è nessuna discussione avviata”.

Quest’anno c’è stata poca stabilità nello schieramento: alcuni piloti hanno cambiato squadra a campionato in corso. La cosa l’ha preoccupata?
“A dire la verità non sono stati molti. Due team hanno perso dei piloti nel corso della stagione, è vero, ma probabilmente il motivo è che avevano poco budget, e appena hanno visto dei risultati scadenti, hanno cercato una scusa per cambiare. Sono cose che succedono, ma i team principali hanno mantenuto lo stesso schieramento da inizio anno. Speriamo di avere una base più solida il prossimo anno, in modo da creare maggiore stabilità”.

Nel paddock di Budapest ha iniziato a circolare una voce secondo la quale state pensando di aggiungere qualche cavallo ai propulsori.
“Stiamo valutando alcune possibilità, ma tutto deve essere fatto con l’approvazione della FIA. Sappiamo di poter aggiungere potenza al nostro motore senza grandi problemi e a noi piacerebbe guadagnare uno o due secondi al giro, ma dobbiamo ancora prendere la decisione definitiva con la FIA”.

Ad inizio anno la nuova vettura ha dato qualche problema di affidabilità, ma nel corso della stagione la situazione è migliorata. È soddisfatto?
“È vero che abbiamo avuto qualche problema di affidabilità nelle prime gare, ma siamo intervenuti tempestivamente sia sul telaio sia sul motore. Siamo contenti della nuova auto e credo che lo siano anche le squadre. Nel 2020 non avremo alcun problema”.
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