20 Set [21:22]

La Formula E andrà a Jakarta,
gara prevista il 6 giugno 2020

Jacopo Rubino

La Formula E aggiunge un'altra meta al calendario della prossima stagione: si tratta di Jakarta, capitale dell'Indonesia, dove si correrà il 6 giugno 2020. Il tracciato è ancora da definire nei dettagli, ma si snoderà attorno all'immensa Merdeka Square, terza piazza del mondo per superficie con i suoi 100 ettari.

"Questo paese ha già un'affinità con il motorsport: ha ospitato gare in passato e ha dato i natali a piloti che hanno fatto la loro ascesa, oltre ad avere una base di pubblico molto partecipe. Inoltre, l'Indonesia è un mercato in crescita per i veicoli elettrici", ha commentato il direttore generale del campionato, Alberto Longo.

Quarto stato del pianeta per numero di abitanti, l'Indonesia ha accolto il Motomondiale per due anni (1996 e 1997), sul circuito di Sentul. Dal 2021 il Circus delle due ruote andrà invece sul nuovo impianto in fase di costruzione a Mandalika. A livello automobilistico si ricordano gli appuntamenti della vecchia A1 Grand Prix e della GP2 Asia, oltre ovviamente a Rio Haryanto (arrivato a correre in F1 nel 2016), Sean Gelael (ormai veterano in F2) e Philo Paz Armand, meteora nella categoria cadetta.

L'inserimento di Jakarta comporterà alcune modifiche al resto del calendario. L'ePrix di Berlino, inizialmente programmato il 30 maggio, slitterà più avanti, così come la tappa di New York che dal 20 giugno passerà all'11 luglio. Confermato invece per il 25-26 luglio il finale su doppia manche a Londra, città che in Formula E fa invece il suo ritorno.

In contemporanea, viene cancellata la data del prossimo 21 dicembre, che avrebbe dovuto essere la seconda della lista 2019-2020 dopo l'apertura in Arabia Saudita. Per il 21 marzo (ancora TBC, "da confermare") si parla di un ritorno nella location cinese di Sanya, ma questa trasferta potrebbe essere anticipata di una settimana per evitare la sovrapposizione con il WEC a Sebring.
© 2015 Inpagina s.r.l. / P.Iva 02235071202 - Registrazione n. 7323 del 30 aprile 2003 presso il Tribunale di Bologna