12 Giu [16:26]

Quinta vittoria Toyota di fila
Primo trionfo con Porsche per Bruni

Mattia Tremolada

È toccato al poleman Brendon Hartley tagliare il traguardo in prima posizione alla 24 ore di Le Mans 2022 per consegnare la quinta vittoria consecutiva a Toyota. Rotta la maledizione che le aveva tolto almeno due vittorie ormai sicure, la casa giapponese dal 2018 al 2020 ha conquistato tre successi con la TS050 LMP1, a cui ha aggiunto altri due centri nel 2021 e 2022 con la nuova GR010, costruita secondo i dettami del nuovo regolamento Hypercar. Per Toyota in queste ultime stagioni la vita è stata relativamente facile, data la quasi totale assenza di case rivali, ma nel 2023 saranno chiamati alla prova del nove dovendo sfidare avversari temibili come Peugeot e Ferrari.

A trionfare è stato l’equipaggio composto da Hartley, Sebastien Buemi e Rio Hirakawa. Buemi aveva conservato la testa della corsa nelle prime fasi, difendendo la pole position messa a segno da Hartley giovedì nell'hyperpole, ma dopo il primo pit-stop la vettura gemella di Mike Conway aveva guadagnato la prima posizione. L’equipaggio composto da Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez, vincitore nel 2021, ha però patito alcuni problemi elettrici, che avevano portato al ritiro la vettura già nel precedente appuntamento di Spa. Dopo la nottata Buemi, Hartley e Hirakawa hanno mantenuto saldamente la vetta, tagliando vittoriosi il traguardo.

Buemi diventa il sesto pilota più vincente nella maratona della Sarthe, salendo a quattro successi (2018, 2019, 2020 e 2022) in compagnia di Olivier Gendebien, Henri Pescarolo e Yannick Dalmas. Meglio di lui solo Tom Kristensen (9), Jacky Ickx (6) e il trio composto da Derek Bell, Frank Biela ed Emanuele Pirro (5). Per Hartley si tratta della terza affermazione, la seconda con Toyota dopo quella ottenuta nel 2020. In precedenza aveva vinto con la Porsche 919 nel 2017. Hirakawa corona invece un percorso in endurance iniziato nel 2016 con il debutto nella European Le Mans Series, in cui ha ottenuto quattro vittorie in dieci gare. La carriera del pilota di Kure è legata a doppio filo con Toyota, che lo ha portato al successo nella Formula 3 giapponese nel 2012 e al titolo nel Super GT nel 2017 con Lexus.



Completano il podio assoluto Conway/Kobayashi/Lopez sulla seconda Toyota, distanti solamente due minuti dai vincitori, e la migliore delle Glickenhaus, affidata alle esperte mani di Ryan Briscoe, Richard Westbrook e Franck Mailleux. La SCG 007 gemella ha invece ben recuperato fino al quarto posto dopo un problema alla posteriore sinistra nelle prime ore di buio. Una bella soddisfazione per la squadra dell’imprenditore di New York, che alla seconda apparizione a Le Mans è riuscito ad arpionare il podio grazie anche allo splendido lavoro di Podium Advanced Technologies, realtà tricolore con sede a Pont Saint Martin (Valle d’Aosta), che si è occupata dello sviluppo delle vetture SCG, portate poi in pista dall’esperto team Joest. 23esima piazza per l’Alpine, mai realmente in lizza per il podio. Il quasi miracolo di Nicolas Lapierre, velocissimo in Hyperpole, aveva alimentato una falsa speranza.

Il quinto posto assoluto è così andato alla prima vettura di classe LMP2. Nella categoria cadetta si è consumata una bella lotta tra Jota, squadra inglese con esperienza quasi ventennale alla 24 ore di Le Mans, e Prema, che alla prima stagione in endurance ha subito dimostrato di poter competere per il successo. Jota ha conquistato la terza vittoria di classe con l’equipaggio composto da Antonio Felix Da Costa, Will Stevens e Roberto Gonzalez, che dopo aver preso il comando al termine della prima ora non lo hanno più ceduto, dettando il passo con autorità. Jota, che nel 2021 aveva sfiorato la vittoria di classe per soli 727 millesimi, ha completato il podio piazzando in terza posizione anche l’altra vettura del team, affidata ad un equipaggio più equilibrato composto da Oliver Rasmussen, Ed Jones e Jonathan Aberdein.



Splendida la prova del team Prema, che dopo aver guidato le prime fasi con Robert Kubica, ha cercato in tutti i modi di mantenere il passo dei rivali, reagendo anche ad una foratura che aveva costretto Louis Deletraz ad una sosta extra nelle prime ore di gara. La squadra italiana non ha commesso il minimo errore, con una performance perfetta da parte degli esperti Kubica e Deletraz, così come per il debuttante Lorenzo Colombo, che, non solo ha mostrato un'ottima velocità e costanza, ma anche una maturità che non ha niente da invidiare ai piloti professionisti con cui si è misurato alla pari.

Dopo l’incidente iniziale, il conseguente stop&go di un minuto e qualche problema al motore nella notte, la gara della vettura di punta del team WRT è finita contro le barriere, con un errore fatale commesso dal poleman Robin Frijns a Indianapolis. Ha invece reagito di forza il team TDS, autore di una grande rimonta dopo l’esclusione dalla gara del gentleman Philippe Cimadomo. La riserva di lusso Nyck De Vries ha ben supportato Mathias Beche e Tijmen van Der Helm verso un’inaspettata quarta posizione di classe, precedendo il team Penske e la migliore vettura di United Autosport, affidata a Lynn/Jarvis/Pierson. L’altra Oreca della squadra di Zak Brown non è andata oltre la decima piazza di classe dopo l’incidente al via. Bella prova da parte di Sebastien Ogier, 13esimo assoluto con la vettura di Richard Mille, così come per i deb di lusso Mirko Bortolotti, Dries Vanthoor e Rolf Ineichen, 15esimi.

Vittoria targata Porsche in GTE Pro, con l’equipaggio composto da Gianmaria Bruni, Richard Lietz e Frederick Makowiecki che l’ha spuntata a sorpresa grazie ad una prova regolare e priva di sbavature. L’altra 911 di Stoccarda è stata rallentata da una foratura occorsa a Michael Christensen nelle prime ore della mattinata, mentre le due Corvette, favorite dal bop e velocissime nelle prime ore, sono state messe fuori gioco rispettivamente da un problema alla sospensione (Garcia/Taylor/Catsburg) e da un contatto con l’Oreca LMP2 di Francois Perrodo (Milner/Tandy/Sims), poi punito con uno stop&go di tre minuti.



Anche le due Ferrari ufficiali sono emerse rimanendo lontane dai guai, ma non sono riuscite ad andare oltre il secondo e terzo posto di classe. Alessandro Pier Guidi è stato ancora una volta grande protagonista, lottando a lungo con Makowiecki prima che una foratura lenta lo togliesse dalla lotta per la vittoria. Bruni ha così conquistato il primo successo importante con Porsche, in cui era approdato nel 2017 dopo tre affermazioni di classe con Ferrari. Quarto successo di categoria anche per il veterano Lietz, che proprio del Bruni ferrarista fu grande avversario prima in classe GT2 e poi in GTE Pro. Makowiecki ha invece festeggiato per la prima volta sul gradino più alto, dopo aver visitato il podio in quattro occasioni.

Ben Keating si è invece ripreso la vittoria di classe GTE Am che gli venne tolta da una squalifica nel 2019, quando la sua e un’altra Ford GT ufficiale vennero pizzicate con un serbatoio più capiente del consentito. L’imprenditore texano, uno dei bronze driver più veloci in circolazione, ha conquistato il successo con l’Aston Martin del team TF Sport, divisa con il pilota ufficiale della casa di Gaydon Marco Sorensen e con il rookie portoghese Henrique Chaves, campione del GT Open nel 2020 e del Fanatec GT World Challenge Europe Sprint Cup (classe Pro-Am) nel 2021. Seconda posizione per il team WeatherTech (operato da Proton) con Cooper MacNeil al terzo podio di classe in otto partecipazioni. Curiosamente Sorensen ha ritrovato sul podio l’ex compagno di squadra Nicki Thiim, con cui ha vinto il FIA WEC nel 2016 e nel 2019-20 in GTE Pro. Al traguardo anche l’attore Michael Fassbender, 51esimo assoluto con la Porsche 911 RSR di Proton.



Domenica 12 giugno 2022, classifica finale di gara

1 - Buemi/Hartley/Hirakawa (Toyota Hypercar) - Toyota - 347 giri
2 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota Hypercar) - Toyota - 2’01”222
3 - Briscoe/Westbrook/Mailleux (Glickenhaus Hypercar) - Glickenhaus - 5 giri
4 - Pla/Dumas/Derani (Glickenhaus Hypercar) - Glickenhaus - 10 giri
5 - Gonzalez/Felix Da Costa/Stevens (Oreca-Gibson LMP2) - Jota - 11 giri
6 - Kubica/Deletraz/Colombo (Oreca-Gibson LMP2) - Prema - 11 giri
7 - Rasmussen/Jones/Aberdein (Oreca-Gibson LMP2) - Jota - 12 giri
8 - De Vries/Beche/Van Der Helm (Oreca-Gibson LMP2) - TDS - 12 giri
9 - Cameron/Collard/Nasr (Oreca-Gibson LMP2) - Penske - 12 giri
10 - Lynn/Jarvis/Pierson (Oreca-Gibson LMP2) - United - 12 giri
11 - Ye/Taylor/Kruetten (Oreca-Gibson LMP2) - Cool - 13 giro
12 - Lafargue/Chatin/Pilet (Oreca-Gibson LMP2) - Idec - 14 giri
13 - Wadoux/Ogier/Milesi (Oreca-Gibson LMP2) - Richard Mille - 14 giri
14 - Hanson/Albuquerque/Owen (Oreca-Gibson LMP2) - United AS - 14 giri
15 - Ineichen/Bortolotti/Vanthoor (Oreca-Gibson LMP2) - WRT - 14 giri
16 - Canal/Jamin/Van Uitert (Oreca-Gibson LMP2) - Panis - 14 giro
17 - Smiechowski/Brundle/Gutierrez (Oreca-Gibson LMP2) - Inter Europol - 15 giri
18 - Heinemeier-Hansson/Scherer/Fittipaldi (Oreca-Gibson LMP2) - Inter Europol - 16 giri
19 - Thomas/Allen/Binder (Oreca-Gibson LMP2) - Algarve - 17 giri
20 - Sales/Bell/Hanley (Oreca-Gibson LMP2) - Nielsen - 18 giri
21 - Andrade/Habsburg/Nato (Oreca-Gibson LMP2) - Realteam WRT - 18 giri
22 - Horr/Glorieux/Cougnaud (Oreca-Gibson LMP2) - DKR - 18 giri
23 - Negrao/Lapierre/Vaxiviere (Alpine Hypercar) - Alpine - 18 giri
24 - Perrodo/Nielsen/Rovera (Oreca-Gibson LMP2) - AF Corse - 19 giri
25 - Floersch/Falb/Aitken (Oreca-Gibson LMP2) - Algarve - 19 giri
26 - Konopka/Viscaal/Vautier (Oreca-Gibson LMP2) - ARC Bratislava - 20 giri
27 - Müller/Cullen/Bourdais (Oreca-Gibson LMP2) - Vector - 23 giri
28 - Bruni/Lietz/Makowiecki (Porsche GTE-Pro) - Porsche - 30 giri
29 - Pier Guidi/Calado/Serra (Ferrari GTE-Pro) - AF Corse - 30 giri
30 - Molina/Fuoco/Rigon (Ferrari GTE-Pro) - AF Corse - 31 giri
31 - Christensen/Estre/Vanthoor (Porsche GTE-Pro) - Porsche - 32 giri
32 - Fraga/Bird/Van Gisbergen (Ferrari GTE-Pro) - Riley - 33 giri
33 - Trouillet/Page/Droux (Oreca-Gibson LMP2) - Graff - 36 giri
34 - Keating/Chaves/Sørensen (Aston Martin GTE-Am) - TF Sport - 37 giri
35 - Macneil/Andlauer/Merrill (Porsche GTE-Am) - WeatherTech - 37 giri
36 - Dalla Lana/Pittard/Thiim (Aston Martin GTE-Am) - Northwest - 38 giri
37 - Wainwright/Pera/Barker (Porsche GTE-Am) - GR Racing - 40 giri
38 - Poordad/Root/Heylen (Porsche GTE-Am) - Dempsey Proton - 40 giri
39 - Flohr/Castellacci/Cassidy (Ferrari GTE-Am) - AF Corse - 40 giri
40 - Frey/Gatting/Bovy (Ferrari GTE-Am) - Iron Dames - 41 giri
41 - Mann/Ulrich/Vilander (Ferrari GTE-Am) - AF Corse - 41 giri
42 - Prette/Grunewald/Abril (Ferrari GTE-Am) - AF Corse - 41 giri
43 - Cameron/Griffin/Perel (Ferrari 488 GTE-Am) - Spirit of Race - 41 giri
44 - Haryanto/Picariello/Rump (Porsche GTE-Am) - Hardpoint - 42 giri
45 - Kimura/Schandorff/Jensen (Ferrari GTE-Am) - Kessel - 44 giri
46 - Cressoni/Fisichella/Heistand (Ferrari GTE-Am) - Iron Lynx - 44 giri
47 - Ried/Priaulx/Tincknell (Porsche GTE-Am) - Dempsey Proton - 44 giri
48 - Lahaye/Lahaye/Heriau (Oreca-Gibson LMP2) - Ultimate - 45 giri
49 - Cresp/Jensen/Palette (Ligier-Gibson LMP2) - CD Sport - 47 giri
50 - Van Der Zande/Kvamme/Hart (Ferrari GTE-Am) - JMW - 49 giri
51 - Fassbender/Campbell/Robichon (Porsche GTE-Am) - Proton - 51 giri
52 - Bradley/Rojas/De Gerus (Oreca-Gibson LMP2) - Duqueine - 54 giri
53 - Ehret/Hook/Varrone (Ferrari GTE-Am) - Iron Lynx - 56 giri

Ritirati
Gelael/Frijns/Rast (Oreca-Gibson LMP2) - WRT
Garcia/Taylor/Catsburg (Corvette GTE-Pro) - Corvette
Milner/Tandy/Sims (Corvette GTE-Pro) - Corvette
Schiavoni/Balzan/Giammaria (Ferrari GTE-Am) - Iron Lynx
Iribe/Millroy/Barnicoat (Porsche GTE-Am) - Project 1
West/Ledogar/Klein (Ferrari GTE-Am) - Inception
Dezoteux/Ragues/Aubry (Ferrari GTE-Am) - Spirit of Race
Cairoli/Pedersen/Leutwiler (Porsche GTE-Am) - Project 1
Hoshino/Fujii/Fagg (Aston Martin GTE-Am) - D'Station
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