25 Gen [14:57]

Verso l'IndyCar 2024
Andretti e McLaren, tutto per tutto

Marco Cortesi

Quando si parla di IndyCar, Andretti e McLaren sono su estremi diversi. La squadra diretta da Zak Brown è l'ultimo top-team arrivato, mentre Andretti è uno dei nomi più storici della serie. Tuttavia, la situazione che affrontano a inizio 2024 non è troppo diversa. Entrambe hanno fatto grandi investimenti, e sono sicure di avere in mano tutto quello che serve per puntare al vertice, ma nell'ultima stagione hanno faticato nel più classico dei "mettere tutto insieme". 

In McLaren non si sta badando a spese per portare a casa talenti anche dal punto di vista tecnico, tanto da creare qualche malumore nelle altre scuderie. Lato piloti, per il 2024 si è incassata la rinuncia di Alex Palou, rimasto in Ganassi, ma Pato O'Ward e Alexander Rossi sono visti come possibili contendenti al titolo. In più, in extremis è arrivato David Malukas, che potrebbe anche rappresentare una sorpresa. 

P‍er Indianapolis ci sarà poi il bel bonus di Kyle Larson, campione tra i più apprezzati della NASCAR, che arriverà da rookie ma con idee di conquista. Finora, dovunque è andato è stato estremamente competitivo, dall'asfalto allo sterrato...

Andretti riduce a tre
Anche in Andretti ci sono novità, in positivo e negativo. Con la perdita di un posto nella distribuzione dei guadagni dell'IndyCar, con la vettura di Devlin DeFrancesco, la squadra ha dovuto ridurre le proprie macchine da quattro a tre. Al volante ci sarà però il nuovo arrivato Marcus Ericsson, che finalmente sarà un vero professionista... senza budget. Lo svedese ha vinto almeno una gara in ciascuna delle ultime tre stagioni con Ganassi.

I suoi risultati potrebbero essere la cartina di tornasole di tutta la scuderia. Confermato Kyle Kirkwood, unico a riuscire a vincere delle gare nel 2023, così come Colton Herta. A 23 anni, Herta è ancora giovanissimo, ma dopo due decimi posti in campionato, e senza vittorie lo scorso anno, ha bisogno di un break positivo.

Con lo sbarco possibile di Andretti in Formula 1, sia Kirkwood che Herta sono poi tra i papabili per un sedile, ma entrambi hanno bisogno di tanti punti superlicenza perché non potranno più beneficiare della deroga per la pandemia. Non ci sono molte alternative alla vittoria del titolo. 
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