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17 Set [16:37]

Singapore - Hamilton allunga
La Ferrari costretta a un miracolo

Massimo Costa - Photo 4

Come girano le cose da un giorno all'altro. Sabato, Lewis Hamilton era quasi affranto per la mancanza di competitività della sua Mercedes e quella terza fila che lo ingrugniva: "Non vengo a correre per partire dalla quinta posizione", diceva. Domenica, alla seconda curva del GP di Singapore, si è trovato al comando della gara che ha poi saputo mantenere per tutti i 58 giri disputati. E, soprattutto, con il suo rivale per il titolo Sebastian Vettel subito KO. Morale, con sei gare in calendario da disputare, Hamilton ha 28 punti di vantaggio sul tedesco della Ferrari, un margine notevole e che sarà molto complicato da colmare, a meno che Hamilton non sia costretto a un ritiro.

L'inglese della Mercedes sorride e ringrazia il fato oltre che se stesso per avere evitato il groviglio della prima curva e per essere stato impeccabile giro dopo giro, bravo anche a contenere quella Red Bull-Renault che pareva nettamente superiore alle W08 su questo tracciato cittadino. Daniel Ricciardo ha fatto il possibile per cercare di andare a prendere Hamilton, ma neanche l'aiuto della safety-car gli ha permesso di sorprendere il rivale. Poco male, per Ricciardo, l'ennesimo podio (il settimo) e la prima seconda posizione stagionale dopo la vittoria di Baku e ben cinque terzi posti.

E le Ferrari? Doveva essere una giornata trionfale per Sebastian Vettel, la grande occasione per ritornare in testa al mondiale dopo quella favolosa pole ottenuta sabato. E invece, dopo cento metri, tutto è finito. Vettel è partito a testa bassa e si è spostato verso sinistra per bloccare Max Verstappen. L'olandese non è partito benissimo e si è visto affiancare da sinistra, un Kimi Raikkonen scattato come una molla. A quel punto, si è verificato il patatrac. Verstappen non ha alzato il piede e quando si è spostato verso sinistra per la chiusura di Vettel, ha trovato Raikkonen. L'impatto ha coinvolto tutti e tre. Raikkonen, con la Ferrari senza controllo, ha ricolpito alla prima curva Verstappen il quale ha urtato Fernando Alonso che era partito benissimo. Dopo pochi metri, Vettel con il radiatore distrutto e con l'olio finito sulle gomme, si è girato colpendo il muro e perdendo il muso. Ha provato a raggiungere i box, ma si è fermato poco dopo.

Ora, si potrà discutere all'infinito sulle colpe da distribuire per l'incidente. Vettel, davanti, ha solo difeso la propria posizione di leader, Verstappen poteva alzare il piede, come sempre accade quando il poleman taglia la pista per piazzarsi davanti a chi parte secondo (lo abbiamo visto anche a Monza con Lewis Hamilton su Lance Stroll, il quale ha rallentato subito). L'olandese non lo ha fatto, pensava di spostarsi a sinistra per tirare la staccata, ma c'era Raikkonen, probabilmente l'unico incolpevole. Vettel forse ha esagerato nello spostamento e Verstappen non ha compreso la situazione, come spesso gli capita (vedi Budapest quando ha eliminato alla curva 2 Ricciardo o a Monza quando ha colpito Massa quando doveva fare una prima parte di gara conservativa). Questione di attimi, che però fanno la differenza. Risultato: tutti e tre KO.

Nonostante la frustrazione, Vettel e Raikkonen hanno dimostrato grande professionalità nelle dichiarazioni rilasciate, non Verstappen che come da costume ha fatto sfoggio della sua arroganza impartendo lezioni di guida a Vettel e Raikkonen, dicendosi contento che le due Ferrari si siano ritirate. Ennesima conferma di come il ragazzo sia mal gestito quando è fuori dall'abitacolo.

Il terzo posto di Valtteri Bottas permette alla Mercedes di acquisire altri punti pesanti per la classifica costruttori, ma la corsa del finlandese è parsa piuttosto scialba. Incredibile invece, il lavoro compiuto da Carlos Sainz che ha portato la Toro Rosso-Renault a un insperato quarto posto finale. Per lo spagnolo è il miglior risultato in carriera. Ancora una volta è lui a portare punti al team di Faenza: Daniil Kvyat ha sbattuto dopo appena 10 giri. Buon quinto Sergio Perez con la Force India-Mercedes che ha visto Esteban Ocon decimo. Non male considerando che non era un tracciato a loro favorevole.

Gran giornata per Jolyon Palmer. Nel Gran Premio in cui Nico Hulkenberg si è dovuto ritirare dopo essere stato quarto, l'inglese finalmente si è preso la Renault sulle spalle e ha preso i primi punti del 2017 chiudendo ottimo sesto. Curioso che Palmer proprio nel weekend in cui ha ricevuto il ben servito dalla Renault, ha offerto la sua miglior prova stagionale. Notevole anche Stoffel Vandoorne, settimo con la McLaren-Honda che rimpiange l'incidente in cui Alonso è rimasto vittima alla prima curva. Punti importanti per Lance Stroll, ottavo con la Williams-Mercedes, e per Romain Grosjean con la Haas-Ferrari. Peccato per Kevin Magnussen (ritirato) che col bagnato ha fatto spettacolo.

Domenica 17 settembre 2017, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 58 giri 2.03'23"543
2 - Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 4"507
3 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 8"800
4 - Carlos Sainz (Toro Rosso-Renault) - 22"822
5 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 25"359
6 - Jolyon Palmer (Renault) - 27"259
7 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Honda) - 30"388
8 - Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 41"696
9 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 43"282
10 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 44"795
11 - Felipe Massa (Williams-Mercedes) - 46"536
12 - Pascal Wehrlein (Sauber-Ferrari) - 2 giri

Ritirati
50° giro - Kevin Magnussen
48° giro - Nico Hulkenberg
35° giro - Marcus Ericsson
10° giro - Daniil Kvyat
8° giro - Fernando Alonso
0 giri - Sebastian Vettel
0 giri - Kimi Raikkonen
0 giri - Max Verstappen

Il campionato piloti
1.Hamilton 263; 2.Vettel 235; 3.Bottas 212; 4.Ricciardo 162; 5.Raikkonen 138; 6.Verstappen, Perez 68; 8.Ocon 56; 9.Sainz 48; 10.Hulkenberg 34; 11.Massa 31; 12.Stroll 28; 13.Grosjean 26; 14.Magnussen 11; 15.Alonso 10; 16.Palmer 8; 17.Vandoorne 7; 18.Wehrlein 5; 19.Kvyat 4.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 475; 2.Ferrari 373; 3.Red Bull-Renault 230; 4.Force India-Mercedes 124; 5.Williams-Mercedes 59; 6.Toro Rosso-Renault 52; 7.Renault 42;8.Haas-Ferrari 37; 9.McLaren-Honda 17; 10.Sauber-Ferrari 5.