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26 Ott [21:44]

Intervista Esclusiva a Rosberg
"Nico spiega il team Rosberg nel GT"

Massimo Costa - Photo 4

Nico Rosberg di certo non si annoia. Anche se non è più al volante della Mercedes F.1, non fa a ruotate con Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, non è più un pilota, il campione del mondo 2016 è sempre impegnato tra presenze televisive, rappresentanze per la Mercedes, qualche presenza ai Gran Premi, e infine, ma non ultima, l’attività del team di famiglia. Squadra che quest’anno, con l’Audi, ha vinto il campionato DTM con René Rast all’ultimissima gara della stagione. I programmi del team Rosberg, che vede coinvolto anche papà Keke, si fanno sempre più importanti. Dal 2018 vi sarà una espansione nel mondo delle gare Gran Turismo con la partecipazione al campionato ADAC GT tedesco con due Lamborghini Huracan. Una grossa novità, un inizio in “sordina” che vuole essere il preludio di impegni più importanti in un prossimo futuro. A spiegarlo a Italiaracing è lo stesso Nico Rosberg:

Cosa ha portato il team Rosberg a decidere di entrare nel mondo delle vetture GT?
“A dire il vero il team aveva già fatto qualcosa nel Gran Turismo un paio di anni fa. Ma ora le cose sono diverse. Ha vinto il campionato DTM e si è pensato che è giunto il momento di svilupparsi, di intraprendere nuove strade alternative. Il team Rosberg è divenuto una vera Engineeering, per il quale lavorano ex ingegneri con esperienze in F.1 il ché rappresenta un valore aggiunto non indifferente. La qualità, la professionalità che questi uomini porteranno al team sarà elevatissima e per il mondo del Gran Turismo sarà certamente una novità. Porteranno il livello abituale della F.1 nel GT”.

Tu che ruolo avrai in seno alla squadra?
”Principalmente vi è coinvolto mio padre Keke, io lo appoggerò per tante cose, dalle pubbliche relazioni alla ricerca dei piloti. Vogliamo trovare il meglio che c’è sul mercato e al momento posso dire che ci sono tre posti liberi”.

Come mai è stata scelta la Lamborghini e non, per esempio, la Mercedes considerando i tuoi legami col marchio di Stoccarda?
“Perché il team Rosberg da tempo è legato all’Audi, ha vinto con loro, e quindi si é voluto continuare col Gruppo. La Lamborghini è parsa la soluzione ottimale, anche per il fascino che il marchio rappresenta”.

Avete già ricevuto le vetture?
”Per ora ne abbiamo una ed è già stato fatto un breve test a Hockenheim. Il team di Engineering farà un gran lavoro di sviluppo”.

Hai forse pensato di fare qualche giro con la Huracan, qualche test pre campionato?
“Perché no, un giorno magari lo faccio”.

Che tipo di piloti cerca il team Rosberg? Specialisti della categoria o nomi importanti anche extra GT?
“Certamente si punta a quelli che sono i più forti piloti della categoria, ma ci sarà bisogno anche di gentleman driver”.

Per ora è stato indicato il campionato tedesco ADAC GT come il principale punto di riferimento. Ma farete qualche gara in altri contesti, come il Blancpain o il GT Open o magari la 24 Ore di Spa?
“Si partirà come base con la serie ADAC, poi ci si guarderà attorno. Per la 24 Ore idi Spa no, è ancora troppo presto. Intanto, l’obiettivo è essere subito vincenti nel campionato ADAC, poi da cosa nasce cosa”.

Pensi che Kubica, se non dovesse andare bene con la F.1, potrebbe far parte del team?
“E’ ancora presto per parlare di questo”.

Come è venuta l’idea di diventare manager di Kubica?
”Guarda, Robert lo conosco molto bene da quando avevo 12 anni e correvamo insieme nel karting. Siamo sempre stati in ottimi rapporti, lui è una vera bestia, e mi è sembrato normale avvicinarci in questo momento delicato per lui”.

Questa nuova attività di management potrebbe estendersi anche ai giovani piloti?
”Perché no, mi potrebbe piacere guardare ai giovani talenti. sicuramento andrò a seguire qualche gara kart, vorrei fare qualcosa in quel mondo”.

Un’ultima domanda, su Hamilton. Secondo te quest’anno ha compiuto un ulteriore step in avanti. Sembra che non sbagli mai...
“Lui è sempre stato forte, molto forte e me lo aspettavo così. Nella prima parte della stagione non è sempre stato perfetto, ma dopo l’estate, in coincidenza con il calo Ferrari, è diventato imbattibile”