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26 Mag [16:06]

MonteCarlo - Qualifica
Ricciardo vola, Vettel secondo

Massimo Costa - Photo 4

Una battaglia tra titani. La qualifica del GP di Monaco ha esaltato i piloti e in particolare Daniel Ricciardo che ha infranto il muro dell'1'11" arrivando a siglare un fantascientifico 1'10"810. La Red Bull-Renault puntava tutto su questo appuntamento ed ha rispettato il pronostico, anche se con una sola vettura in quanto Max Verstappen è rimasto fermo ai box dopo l'incidente nel terzo turno libero. I meccanici non sono riusciti infatti a "medicare" la sua RB14 in tempo e per di più è stato riscontrato un danno al cambio, che hanno dovuto sostituire.

Ricciardo ha ottenuto il tempo da pole, la seconda in carriera (la prima sempre a Monaco nel 2016), nel suo primo tentativo, ma anche nella successiva uscita in pista ha comunque fatto meglio dei rivali con 1'10"846. L'australiano, che ha ricevuto subito i complimenti (via telefono) dal gran boss Red Bull Dietrich Mateschitz, è stato al comando in tutte le sessioni. Questa la sequenza dei tempi: 1'12"126 nel 1° turno, 1'11"841 nel 2° turno, 1'11"786 nel 3° turno, 1'10"810 in qualifica.

Con Ricciardo imprendibile, la lotta vera è stata per il secondo posto, la prima fila. Lewis Hamilton con la Mercedes ha subito sconfitto le difficoltà apparenti della W09 portandosi sul tempo di 1'11"261 mentre Sebastian Vettel ha piazzato il terzo crono con 1'11"263. Una differenza di due millesimi. Nel duello finale, Vettel ha tolto poco più di due decimi scendendo a 1'11"039 mentre Hamilton ha incontrato qualche difficoltà nel terzo settore ed ha tirato via soltanto tre centesimi siglando 1'11"232. Vettel ha così conquistato la prima fila mentre Hamilton dividerà la seconda fila con Kimi Raikkonen. Il finlandese è a tre centesimi da Hamilton con 1'11"266 ed è apparso arrabbiato. Come non capirlo, 12 mesi fa la pole l'aveva firmata lui.

Solo quinto Valtteri Bottas con 1'11"441; ci si aspettava qualcosina in più da lui, la terza fila rappresenta una sconfitta. Il finlandese ha sofferto la mancanza di aderenza della sua W09 ed è stato guardingo per non finire contro un rail. Terza fila anche per un brillante Esteban Ocon con la Force India-Mercedes. Non c'erano dubbi sul fatto che il francese, su un circuito che esalta il talento, firmasse una prestazione così entusiasmante. Ora, però, dovrà essere ben attento in gara per non ripetere l'errore di Baku.

Bella quarta fila per Fernando Alonso con la McLaren-Renault. Lo scorso anno aveva preferito correre a Indianapolis saltando MonteCarlo (sostituito da Jenson Button), ma tornato nelle stradine del Principato ha subito fatto la differenza ottenendo il miglior piazzamento in qualifica del 2018. Con lui in quarta fila l'amico e connazionale Carlos Sainz con la Renault, bravo nel centrare la Q3, sfuggita al suo compagno Nico Hulkenberg (undicesimo), così come a Stoffel Vandoorne, compagno di Alonso (dodicesimo).

Quinta fila per Sergio Perez con la seconda Force India-Mercedes, che di certo non avrà ben digerito il sesto crono del suo compagno Ocon. Notevole la prova di forza di Pierre Gasly, entrato nel Q3 con la Toro Rosso-Honda (la seconda volta dopo Sakhir) e decimo in graduatoria. Da applausi la tredicesima prestazione di Sergey Sirotkin con una Williams-Mercedes che arranca. Il debuttante russo ha sonoramente sconfitto, fin dalle libere, il compagno di squadra Lance Stroll, fuori nel Q1.

Molto bene anche il rookie Charles Leclerc, quattordicesimo con la Sauber-Ferrari, anche se non nascondiamo che ci saremmo aspettati un "colpo" alla Gasly. Che non c'è stato per una cronica mancanza di aderenza. Di sicuro deve essere stato decisamente particolare per un pilota disputare la qualifica in F1 sul tracciato di casa, sulle strade percorse col triciclo fin da bimbo. In crisi la Haas-Ferrari che ha fatto ben poco per meritarsi il ruolo di quarta forza del mondiale alla quale ambisce. Romain Grosjean è quindicesimo mentre Kevin Magnussen partirà dall'ultima fila. Delusione per Brendon Hartley, veloce in tutte le sessioni di prove libere e davanti al compagno Gasly, ma nel momento clou ha fallito il superamento del Q1 mentre il francese è volato nel Q3. A dimostrazione che l'emotività ha sempre un peso specifico quando si è al volante.

Lo schieramento di partenza

1. fila
Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 1'10"810 - Q3
Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'11"039 - Q3
2. fila
Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'11"232 - Q3
Kimi Raikkonen (Ferrari) - 1'11"266 - Q3
3. fila
Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'11"441 - Q3
Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1'12"061 - Q3
4. fila
Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1'12"110 - Q3
Carlos Sainz (Renault) - 1'12"130 - Q3
5. fila
Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1'12"154 - Q3
Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'12"221 - Q3
6. fila
Nico Hulkenberg (Renault) - 1'12"411 - Q2
Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1'12"440 - Q2
7. fila
Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 1'12"521 - Q2
Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 1'12"714 - Q2
8. fila
Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1'13"179 - Q1
Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 1'13"265 - Q1
9. fila
Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1'13"323 - Q1
Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1'12"728 - Q2 *
10. fila
Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'13"393 - Q1
Max Verstappen (Red Bull-Renault) - no time - Q1

* Penalità di 3 posizioni