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5 Lug [22:02]

Partenze in F2, Whiting ammette:
"Fortunati a non avere incidenti"

Jacopo Rubino

Charlie Whiting è stato onesto. Secondo il direttore di gara della F1, solo la buona sorte ha evitato incidenti in partenza durante questa stagione di Formula 2. Il motivo è chiaro: la nuova vettura Dallara-Mecachrome ha sofferto di moltissimi guai tecnici, in particolare nelle fasi di start. Ne hanno sofferto un po' tutti i piloti, ma al di là degli aspetti sportivi, bisogna davvero essere sollevati che non sia accaduto mai nulla di serio.

Durante lo scorso weekend in Austria, non a caso, è stata presa una decisione provvidenziale, quasi obbligata: imporre la partenza lanciata (dopo un giro alle spalle della safety-car) sia per le gare a Spielberg che per quelle, adesso alle porte, sul circuito di Silverstone. "Non volevo esaurire la fortuna avuta, perché sì, penso che siamo stati fortunati. Se ci fosse stato un incidente, potreste dire che sarebbe stato difficile difendersi. Sappiamo che c'è un problema, i piloti non erano fiduciosi che potesse essere risolto prima della pausa estiva", ha spiegato il delegato FIA ad Autosport.

Del resto, era fresco nella memoria quanto accaduto nel FIA F3 al Norisring, giusto pochi giorni prima: al via di gara 2 Dan Ticktum è rimasto bloccato in griglia ed è stato centrato in pieno da Ameya Vaidyanathan che arrivava da dietro. L'indiano è stato considerato il colpevole del botto, violentissimo, in Formula 2 si poteva temere qualcosa di simile o persino di peggiore. Ma il provvedimento è stata frutto di ragioni puramente tecniche. "Non aveva niente a che fare con l'incidente del Norisring, la causa è stata quanto visto al Paul Ricard con tre macchine ferme all'inizio di ogni corsa (quattro in realtà nella Sprint Race di domenica, ndr)", ha precisato Whiting.

Fra i fattori più nel mirino per questa emergenza, la difficoltà abbastanza condivisa dai piloti nel gestire lo stacco della frizione. Anche se non tutti i protagonisti della serie cadetta hanno approvato le partenze lanciate. Fra questi ad esempio Louis Deletraz del team Charouz, che a caldo si era sfogato su Twitter: "La frizione non è più impegnativa dello scorso anno. C'è chi fa errori o cose stupide, stalla e poi si lamenta. Comprendo le ragioni di sicurezza, ma non è questa la risposta".

Per Whiting, comunque, il punto focale è arrivare ad una soluzione definitiva: "Dovremo rivedere il modo in cui sistemare le cose". Non senza una frecciata ai progettisti: "È una nuova macchina e un nuovo motore, lo capisco, ci sono stati pochi test, ma il tutto si sta trascinando più di quanto avremmo voluto". La speranza è che da Budapest, con il ritorno alle classiche partenze da fermo, torni la normalità.