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22 Lug [17:14]

Hamilton torna leader
Vettel, un errore pesante

Massimo Costa - Photo 4

Una occasione d'oro buttata nella ghiaia. Sebastian Vettel ha letteralmente gettato via 25 punti finendo fuori alla curva del Motodrom mentre il GP di Germania stava vivendo uno dei suoi momenti più complicati, con la pioggia che negli ultimi giri andava e veniva. E proprio l'asfalto leggermente viscido ha tradito Vettel, che forse è arrivato un pelo più veloce del dovuto, ha perso l'aderenza abituale, e a una velocità bassissima si è "incamminato" verso un clamoroso ritiro. I sei pugni rifilati sul volante la dicono lunga sulla rabbia provata in quel momento da Vettel che poi via radio si è scusato quasi in lacrime.

Una botta pazzesca al suo morale e al campionato perché Vettel, che è arrivato a Hockenheim con otto punti di vantaggio su Lewis Hamilton, mercoledì prenderà l'aereo per Budapest con un distacco dal britannico di ben 17 lunghezze. Tutto da rifare dunque e i regali concessi dalla Mercedes in Austria, doppio ritiro, e proprio a Hockenheim con quella qualifica zoppa che aveva relegato Hamilton in settima fila, non sono stati sfruttati a dovere. E considerando che il campione del mondo in carica di errori non ne ha ancora commessi, Vettel che di punti ne ha già lasciati un bel pacchetto sul campo per valutazioni non corrette, dovrà essere semplicemente perfetto per tornare in vetta al campionato.

Vettel era stato un martello fino al giro 51, la strategia Ferrari non aveva sbagliato nulla fermando Kimi Raikkonen per il primo cambio gomme con l'intento riuscito di bloccare il rimontante Hamilton, con l'ordine al finlandese di far passare il tedesco quando erano primi e secondi. Poi, quel dritto di Vettel che ha fatto crollare il mondo addosso al box Ferrari.

Hamilton dal canto suo è stato spettacolare. Dalla settima fila ha recuperato posizioni su posizioni con sorpassi rischiosi, nei primi giri, e facili, successivamente, considerando la superiorità della sua Mercedes. Poi, nel momento cruciale della corsa, quando pioveva e lui aveva montato gomme ultrasoft, è stato bestiale girando velocissimo rispetto ai due piloti Ferrari. I successivi pit-stop del compagno Bottas e di Raikkonen, l'uscita di Vettel, lo hanno proiettato magicamente in testa alla corsa. Al restart della safety-car entrata per recuperare la Ferrari di Vettel, Bottas ha attaccato duramente Hamilton, che probabilmente non se l'aspettava. Ma subito è arrivato dal box Mercedes l'invito a mantenere le posizioni, Bottas si è pure scusato e così Hamilton ha potuto festeggiare la quarta vittoria 2018, certamente la meno atteso partendo dalla settima fila.

Se Vettel aveva vinto a casa di Hamilton, Lewis ha restituito la "cortesia" a casa di Sebastian. È un rimpallo bello e coinvolgente quello che sta caratterizzando il mondiale in corso, ma come detto sopra, gli errori di Vettel stanno penalizzando fin troppo il suo percorso stagionale. Vedremo già domenica prossima a Budapest cosa accadrà: nel 2017 la Ferrari ha raccolto una doppietta con la ormai famosa vittoria di Vettel pur con il volante storto e Raikkonen bravo a coprirgli le spalle. Sarà ancora il team italiano a dettare il ritmo?

Bella la corsa dei due finlandesi, con Bottas che al via non è riuscito a battere sul tempo Vettel e quindi ha poi gestito bene tutti i successivi giri. Raikkonen ha resistito bene agli attacchi di Max Verstappen al primo passaggio, poi si è fatto valere in pista ed è stato semplicemente galantuomo nel seguire passo dopo passo la strategia Ferrari pro Vettel. Verstappen e la Red Bull avevano tentato la carta delle gomme rain quando ha iniziato a piovere. Il colpaccio per cercare di puntare alla vittoria. Ma non ha funzionato, l'olandese è dovuto tornare ai box per rimontare le slick e il quarto posto è il massimo che poteva ottenere. Daniel Ricciardo invece, stava recuperando bene dall'ultima fila, ma è stato tradito da un problema tecnico e si è dovuto ritirare. Prosegue da ormai cinque gare il momento no dell'australiano che nella classifica del mondiale è stato raggiunto da Verstappen, 106 contro 105.

E veniamo agli "altri". La Renault ha avuto un Nico Hulkenberg in grande forma, capace di cogliere il quinto posto. Passo costante, sicuro, determinato. Fuori dai punti invece, Carlos Sainz per un pit-stop troppo lungo e per una penalità di 10" per aver superato in regime di safety-car. Per la Renault, che come altri aveva rischiato con le rain, è un risultato importante perché le permette di mantenere la quarta posizione nella classifica costruttori con 21 punti sulla Force India e sulla Haas. Il team di Silverstone ha ricevuto un bel regalo da Sergio Perez ed Esteban Ocon, rispettivamente settimo e ottavo al traguardo. Perez si era anche girato, ma alla fine è riuscito a chiudere in una buona posizione.

Romain Grosjean è tornato a farsi perdonare dalla Haas e la sesta posizione è anche fortunata. Perché il suo compagno Kevin Magnussen gli è stato praticamente sempre davanti, ma dopo aver tentato entrambi la carta delle gomme rain, il danese nel ritorno alle slick ha perso tempo prezioso tanto che è finito fuori dai punti. Bella prestazione per Marcus Ericsson, nono con la Sauber-Ferrari. Questa volta è stato lo svedese a portare i punti al team svizzero e non Charles Leclerc, che nel finale è finito in testacoda e fuori pista dopo aver provato a montare le rain. L'ultimo punticino lo ha meritato Brendon Hartley con la Toro Rosso-Honda. Male le McLaren-Renault, con Fernando Alonso fermo a 2 giri dalla fine per il cambio, e le Williams-Mercedes, entrambe ritirate.

Domenica 22 luglio 2018, gara

1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 67 giri
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 4"535
3 - Kimi Raikkonen (Ferrari) - 6"732
4 - Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 7"654
5 - Nico Hulkenberg (Renault) - 26"609
6 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 28"871
7 - Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 30"556
8 - Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 31"750
9 - Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 32"362
10 - Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 34"197
11 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 34"919
12 - Carlos Sainz (Renault) - 43"069 *
13 - Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 46"617
14 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
15 - Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 1 giro

* penalizzato di 10" per sorpasso in SC

Ritirati
Fernando Alonso
Lance Stroll
Sebastian Vettel
Sergey Sirotkin
Daniel Ricciardo

Il campionato piloti
1.Hamilton 188; 2.Vettel 171; 3.Raikkonen 131; 4.Bottas 122; 5.Ricciardo 106; 6.Verstappen 105; 7.Hulkenberg 52; 8.Alonso 40; 9.Magnussen 39; 10.Perez 30; 11.Ocon 29; 12.Sainz 28; 13.Grosjean 20; 14.Gasly 18; 15.Leclerc 13; 16.Vandoorne 8; 17.Ericsson 5; 18.Stroll 4; 19.Hartley 2.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 310; 2.Ferrari 302; 3.Red Bull-Renault 211; 4.Renault 80; 5.Force India-Mercedes, Haas-Ferrari 59; 7.McLaren-Renault 48; 8.Toro Rosso-Honda 20; 9.Sauber-Ferrari 18; 10.Williams-Mercedes 4.