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22 Lug [20:32]

Nessuna penalità ad Hamilton
Reprimenda con vittoria confermata

Alessandro Bucci - Photo4

La vittoria di Lewis Hamilton ad Hockenheim, ghermita partendo dalla 14esima posizione iniziale, è stata a lungo sotto investigazione da parte dei commissari, per via di un taglio operato dal numero 44 nel corso del 54° giro in regime di safety car. Il leader Mercedes ha infatti cambiato idea all'ultimo momento non entrando regolarmente in pit lane, tagliando 'per prati' pochi metri prima dell'ingresso prendendosi un rischio non indifferente rientrando in pista proseguendo la sua corsa. A generare confusione, oltre alle imprevedibili e incerte condizioni climatiche, l'improvviso ritiro del rivale Sebastian Vettel. Episodio che ha comportato l'uscita della safety car, con l'anglocaraibico e il team Mercedes indecisi sul da farsi mentre erano in marcatura su Kimi Raikkonen, ritrovatosi in testa alla corsa.

Il successo di Lewis Hamilton è stato infine confermato dai commissari, i quali hanno inflitto a 'Hammertime' una reprimenda per la suddetta pericolosa e repentina manovra. Non si comprende appieno, tuttavia, la decisione presa dei commissari dal momento che, il codice sportivo internazionale della FIA (come riportato da Autosport), nell'appendice L, capitolo 4, articolo 4, lettera d), recita: "Tranne nei casi di forza maggiore (accertati come tali dagli steward), l'attraversamento, in qualsiasi direzione, della linea che separa l'ingresso e la pista da un'auto che entra nella corsia dei box è proibito". Viene lecitamente da domandarsi, in questo caso, quali siano le cause di forza maggiore che avrebbero obbligato Hamilton a tagliare prima dell'ingresso box recuperando la pista.

Il quattro volte Campione del Mondo, apparso molto appagato sul podio per il successo conquistato nella pista casalinga del team Mercedes (per "the black pearl" si tratta della quarta vittoria in Germania al pari di Michael Schumacher), prima di raggiungere i commissari ha dichiarato che, la decisione tardiva di tagliare passando dall'ingresso della corsia box tornando in pista, è avvenuta in risposta alla strategia di Kimi Raikkonen, rientrato ai box nel corso del 53° giro. "Sono stati attimi molto confusi" ha dichiarato Hamilton, scendendo maggiormente nei particolari: "Venivamo dalla curva 16 e Kimi stava percorrendo quel tratto, il team mi ha chiesto di rientrare e io li ho avvisati prontamente che Raikkonen stava proseguendo".

"Ricevuto il mio messaggio, mi hanno detto di non rientrare. Tuttavia ero già entrato in corsia e quindi ho deciso di tagliare sull'erba recuperando la pista evitando il pit stop. Pochi attimi dopo mi hanno detto nuovamente di rientrare, ma ormai era troppo tardi. Un chaos pazzesco. Al muretto erano tutti agitati mentre io forse ero l'unico abbastanza tranquillo. A volte hai la sensazione che, fare il contrario della macchina che ti precede, sia la mossa giusta e oggi è stato proprio uno di quei casi. Fortunatamente si è rivelata la mossa giusta e sono riuscito a guadagnare effettivamente terreno su Kimi".

Non poteva mancare, negli attimi successivi alla corsa, la dedica di Lewis alla squadra ed al pubblico (giunto numeroso all'autodromo per supportare l'intero Circus): "Ci siamo ripresi alla grande dopo la batosta in Q1 a causa del problema idraulico. Questa doppietta manifesta l'ottimo momento della squadra, i ragazzi hanno svolto tutti un lavoro magnifico". Il team Mercedes ha operato tuttavia una strategia abbastanza penalizzante su Valtteri Bottas, richiamato al 52° giro ai box ma senza che i meccanici fossero pronti, generando una scena tragicomica che ha visto alcuni uomini Mercedes fissare le gomme pronte ad essere montate ancora avvolte dalle termocoperte. Alla ripresa delle ostilità dopo il rientro della safety car, Bottas ha attaccato Hamilton in pista, ma l'anglocaraibico ha mantenuto la prima posizione con i due alfieri del team teutonico involatisi poi verso la doppietta conquistata dinanzi al rivale ferrarista Raikkonen.