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dtm Zanardi completa i test a Vallelunga,<br />294 giri in due giorni sulla BMW M4
9 Ago [10:48]

Zanardi completa i test a Vallelunga,
294 giri in due giorni sulla BMW M4

Jacopo Rubino

294 giri in due giorni: tra martedì e mercoledì, Alex Zanardi ha effettuato a Vallelunga i test intensivi di preparazione alla sua attesissima presenza nel DTM a Misano, dove correrà da wild-card il 25-26 agosto. Il pilota bolognese ha macinato chilometri al volante della BMW M4 adattata alle sue esigenze fisiche, con un bilancio che si direbbe molto positivo: "È andato tutto bene, abbiamo preso la direzione giusta. Ci sono tante cose nuove, ma passo dopo passo le sto scoprendo", ha confermato.

In vista di questa sfida, la casa tedesca ha introdotto alcune novità tecniche per il due volte vincitore della Formula CART, rispetto alle sue precedenti esperienze agonistiche nel WTCC e nelle competizioni GT. Innanzitutto per quanto riguarda il sistema di frenata, che sarà adesso azionato dalla mano destra e non più attraverso il pedale collegato ad una protesi. "Il salto in avanti è enorme, perché a livello fisico questa macchina è molto impegnativa. Sarebbe decisamente più faticoso se dovessi continuare a frenare con la protesi".

Una modifica che inizialmente convinceva poco Zanardi, il quale si è però ricreduto in fretta: "Devo ammette che sembrava parecchio strano avere la zona della pedaliera totalmente vuota. Ma il sistema si è rivelato molto intuitivo, mi sono trovato benissimo". Ed evita ad Alex la perdita di sensibilità che in passato si verificava con la sudorazione. Sarà anche una verifica per la sua partecipazione alla 24 Ore di Daytona del 2019, già programmata da tempo. "Non mi rende più veloce, ma con la vecchia soluzione non avrei potuto completare quanto fatto in questi due giorni a Misano. Ho girato tantissimo con un'auto mai provata prima, fisicamente è come se fossi un altro pilota".



Gli ingegneri BMW hanno poi messo a punto una frizione automatica, di tipo centrifugo, che entra in azione a regimi preimpostati senza che Zanardi debba adoperarla per uscire dai box, per partire in griglia o dopo un pit-stop. La salita di marcia avviene utilizzando la classica leva destra sul volante, mentre sullo stesso lato è possibile utilizzare, in scalata, una paletta vicina a quella del freno.

L'acceleratore è ancora costituito da un anello comandato dalla pressione delle dita sul volante, collegato agli stessi sensori elettronici di un normale acceleratore a pedale. Più nel complesso, il volante deriva da quello delle vetture Gran Turismo utilizzate in passato da Zanardi, con le opportune modifiche per i pulsanti specifici della M4 DTM: ad esempio, quello che attiva il DRS.

"Sarà un evento incredibile per me, probabilmente una delle sfide più difficili mai affrontate nella mia carriera", ha sottolineato il 51enne che è anche oro olimpico. "A mio parere il DTM è oggi una delle serie più combattute al mondo e quella con lo schieramento migliore, persino della Formula 1. Cercherò di chiudere davanti ad almeno un avversario, vediamo se ne sarà capace. Sarà dura, ma interessante".