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6 Ott [19:53]

Monza, gara 1
Successo per Baruch-Drudi

Bar Baruch e Mattia Drudi, al volante dell’Audi R8 LMS, si sono aggiudicati gara 1 del sesto appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo disputata al Monza. I portacolori di Audi Sport Italia hanno preceduto di 5”843 la Lamborghini Huracan di Postiglione-Basz (Imperiale Racing) e la BMW M6 GT3 di Comandini-Koebolt (BMW Team Italia). A sole tre gare dalla conclusione del campionato, la classifica della classe GT3 è ancora più corta, con Gai primo a quota 130 davanti a Baruch (125) e Zampieri-Altoè (123).

Nelle altre classi la vittoria è andata a Magnoni-Marchetti (Audi R8 LMS Ultra-Nova Race), primi nella classe GT3 Light, Pietro Perolini (Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport), sul gradino più alto del podio nella Super GT Cup e Davide Di Benedetto (Porsche 991-Island Motorsport), assoluto dominatore della GT Cup.

Gara-1
Bella vittoria e secondo posto in campionato per Bar Baruch, il giovane pilota israeliano a cui Audi Sport Italia ha affidato la sua R8 LMS in questa edizione del tricolore GT. Magistralmente coadiuvato da Mattia Drudi, già al suo fianco nelle due gare di Vallelunga, Baruch ha disputato un eccellente primo stint, difficile con pista bagnata che via via andava asciugandosi e gomme rain sin dai primi metri. Il 22enne israeliano ha subito recuperato dalla settima posizione di partenza risalendo secondo già al quarto giro e permettendo al suo coequipier Drudi, grazie all’assenza di handicap tempo al cambio pilota, di portarsi al comando della gara. Per il giovane fuoriclasse romagnolo, però, non è stata un’impresa facile.

Pressato da Postiglione, subentrato al polacco Basz, Drudi non senza difficoltà a causa dei pneumatici slick montati al rientro ai box e successiva ripresa della pioggia, è riuscito a portare la sua vettura al comando sotto alla bandiera a scacchi, ottenendo il primo successo nel GT italiano, il terzo per i colori Audi in questa stagione, davanti a Postiglione-Basz. Il giovane polacco è stato bravo nel primo stint a mantenersi a ridosso dei primi, permettendo così a Postiglione di uscire al secondo posto dopo i cambi pilota e chiudere davanti a Comandini-Koebolt. L’equipaggio di BMW Team Italia ha beneficiato anche di una penalizzazione di Veglia-Spinelli (Lamborghini Huracan-Antonelli Motorsport), terzi sotto alla bandiera a scacchi, ma retrocessi al sesto posto per irregolarità in regime di safety car.

Ai piedi del podio hanno concluso Gai-Fisichella (Ferrari 488), ma in gara 2 i portacolori della Scuderia Baldini 27 non avranno penalizzazioni da scontare. Nel primo stint Gai, partito dalla pole, ha lasciato subito il comando a Raffaele Giammaria, ma il pilota dell’Imperiale Racing è stato poi costretto al ritiro per il dechappamento di un pneumatico. Fisichella, invece, dopo aver scontato l’handicap tempo al cambio pilota, ha controllato la gara, chiudendo davanti a Zampieri-Altoè. L’equipaggio dell’Antonelli Motorsport è stato tra i primi a rientrare ai box per montare le gomme slick, ma l’handicap tempo di 25 secondi ha vanificato l’ottima strategia della squadra.

Settimi assoluti e primi della classe GT3 Light hanno concluso Magnoni-Marchetti, davanti a Matteo Davenia (Ferrari 458 Italia), scattato al comando nelle prime battute di gara. Il giovane pilota dell’Easy Race nulla ha potuto contro lo strapotere di Magnoni e la regolarità di Marchetti, quest’ultimo alla sua prima gara con l’Audi R8 LMS Ultra della Nova Race. Sul terzo gradino del podio della GT3 Light sono saliti Mann-Cressoni con la Ferrari 458 Italia dell’AF Corse.

Nella Super GT Cup riservata alle Lamborghini Huracan, bella vittoria di Pietro Perolini, sempre al comando sin dalle prime battute. Nella sua classe il pilota cremasco ha preceduto Xu-Pavlovic (Bonaldi Motorsport) e i compagni di squadra Cenedese-Galbiati, a lungo penalizzati da problemi all’impianto elettrico.

Nella GT Cup è arrivata l’ennesima vittoria di Davide Di Benedetto, questa volta davanti a la Mazza-Linos (Porsche 991-Ebimotors). Fuori Pisani-Sauto (Porsche 997-Siliprandi Racing) nella prima parte di gara, è stato Linos, subentrato a La Mazza, a cercare invano di contrastare il pilota siciliano, ormai favorito per la vittoria di classe.

Ancora sfortuna, invece, Mancinelli-Fontana (Ferrari 488-Easy Race), ritiratisi per un incolpevole incidente e per i britannici Froggatt-Sawbridge (Ferrari 488-AF Corse), fuori all’inizio del secondo stint per una spettacolare quanto incruenta collisione contro le barriere di protezione.