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6 Mag [11:11]

Dal 2017 il Mondiale
a numero chiuso

Più di un pilota lo ha già fatto intendere in più di un’intervista: “Le vetture WRC di nuova generazione non sono per tutti…”. E se qualcuno era arrivato a ipotizzare una specie di superlicenza scimmiottando la Formula 1, Jarmo Mahonen, il responsabile rally della FIA, dalle colonne di Autosport ha cercato di puntualizzare la direzione che la Federazione intende perseguire.
“Innanzitutto non vogliamo avere delle regole dalle quali è sempre possibile sfuggire grazie a delle deroghe, e non pensiamo a una superlicenza. Noi vogliamo tenere la situazione sotto controllo, ma io preferisco una soluzione diversa. Queste vetture saranno utilizzate solamente dai piloti che gareggeranno per i costruttori impegnati nel Mondiale ed approvati da noi…. Vogliamo assolutamente evitare di trovarci un pilota di diciotto anni che disputi la sua prima gara iridata con una vettura di questo tipo…”.
Qualcuno storcerà il naso, ma crediamo che la linea intrapresa sia quella giusta, con i piloti privati e i giovani che avranno tutte le possibilità di sfogarsi con le tante (e belle…) vetture R5 disponibili sul mercato e con le attuali WRC con vista pensione. Più difficile capire cosa ne sarà, invece, delle nuove WRC a fine carriera, se davvero prenderanno la strada del museo o se si troverà una maniera intelligente per donare loro una vecchiaia dorata, magari con limitazioni alla potenza e alla elettronica utilizzata.