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26 Apr [16:14]

Con Newey fuori dalla Red Bull,
Verstappen come si comporterà?

Massimo Costa - XPB Images

C'è una domanda che sorge spontanea davanti alla notizia dell'uscita dalla Red Bull di Adrian Newey. Che cosa farà Max Verstappen? Senza il progettista che gli ha messo in mano la monoposto più vincente dal 2022 a oggi, il pilota olandese, e il suo turbuloento staff, come si comporteranno? Quali garanzie possono ricevere per il futuro, tra l'altro nebuloso per quanto riguarda la power unit che dal 2026 dovrà equipaggiare le monoposto di Milton Keynes?

Newey è l'uomo faro della Red Bull da sempre, anche se nel lungo periodo trascorso a Milton Keynes si è lasciato distrarre da progetti paralleli come quello della Aston Martin Valkyrie stradale e quello rivolto alle gare Endurance, in realtà mai sbocciato veramente. Quando si chiuderà il capitolo Newey-Red Bull, chi prenderà in mano il dipartimento tecnico F1 del team diretto da Christian Horner?

Pierre Waché è il nome che appare in cima alla lista . Classe 1974, laureato in fluidodinamica e specializzato in ingegneria biomeccancia, l'ingegnere francese è in Red Bull dal 2013 dopo esperienze marturate in BMW Sauber F1 e prima ancora con la Michelin dal 2001 al 2006, nel periodo in cui il costruttore di pneumatici francese era in F1. Waché dal 2018 è il direttore tecnico della Red Bull e di fatto è il braccio destro di Newey.

Potrebbe quindi rappresentare una vera garanzia, una continuità per la Red Bull, avendo appreso in un decennio ogni aspetto del lavoro impostato da Newey . Basterà questo per convincere Verstappen a non cambiare aria cedendo alle lusinghe perpetue del team principal Mercedes, Toto Wolff?

Le acque in Red Bull sembrano essersi calmate dopo il maremoto innescato dal caso di molestie ad una dipendente che ha coinvolto il team principal Christian Horner. Assolto dalla Red Bull dopo una accurata indagine interna, si sono create però crepe notevoli all'interno della squadra, con i due famosi gruppi contrapposti che avrebbero dato vita ad una guerra di potere, accesa sotto traccia anche dalla scomparsa del fondatore Dieter Mateschitz ed esplosa con le accuse di molestie ad Horner.

Ricordiamo questo aspetto. Horner è sostenuto dalla proprietà thailandese che è in possesso del 51 per cento di quello che si può definire un vero e proprio impero: il marchio Red Bull. Responsabile, Chalerm Yoovidhya, figlio di Chaleo (scomparso nel 2012), colui che con Dieter Mateschitz fondò nel 1984 la bevanda energetica più famosa al mondo. I rivali, se così possiamo definirli, in possesso del 49 per cento annoverano Markus Mateschitz, figlio del compianto Dieter, l'amministratore delegato del team F1 Oliver Mintziaff ed Helmut Marko, consulente del team e da sempre a capo della Academy Junior.

Non sappiamo se Newey abbia deciso di lasciare la Red Bull proprio per questi conflitti interni che potrebbero aver reso l'aria irrespirabile nella sede del team a Milton Keynes. O se si tratta semplicemente di una scelta personale, dettata dalla ricerca di nuove motivazioni. Del resto, la squadra ha dimostrato grande compattezza in questo inizio di stagione e a cercare di terremotare la situazione ci ha pensato il solo Jos Verstappen, inquieto padre di Max, ben presto messo a tacere. Dunque, le voci dei dissidi interni, delle guerre di potere, potrebbero anche essere esagerazioni di una certa stampa a cui piace gettare fuoco sul team che domina la F1 cercando di destabilizzarlo. Senza successo visti i risultati in pista.

Rimangono da capire però, gli aspetti emotivi di Max Verstappen. A un pilota poco importa chi è al comando di una squadra, anche se in realtà il legame dell'olandese con Marko è fortissimo. Quello che gli interessa è la capacità del progettista di fornirgli un mezzo vincente. E se questa pedina fondamentale viene a mancare, ecco che la fiducia del pilota crolla ed inizierà a guardare il proprio sguardo altrove. Senza Newey e senza Verstappen che ne sarebbe della Red Bull?
 

26 Apr [12:32]

L'Audi sceglie Hulkenberg
Nel 2025 correrà per la Sauber

Massimo Costa

E' Nico Hulkenberg il primo pilota scelto dall'Audi per il suo ingresso in F1 a partire dal 2026. Hulkenberg lascerà la Haas alla fine di questa stagione e nel 2025 gareggerà per la Sauber . Un passaggio importante per la lunga carriera del 36enne pilota tedesco, uno dei più solidi tra coloro che sono presenti nel Mondiale F1, ma che non ha mai ricevuto la giusta possibilità di guidare una monoposto vincente.

L'Audi ha fretta nell'impostare la propria squadra piloti, il primo della lista è Carlos Sainz, ma lo spagnolo attualmente in Ferrari vuole aspettare e verificare se c'è la possibilità di poter guidare già dal prossimo anno una monoposto vincente come la Mercedes (sempre che ritrovi la competitività) o la Red Bull, anche se Sergio Perez pare avviato alla riconferma.

Andrea Seidl, Ceo della Sauber: "Siamo molto lieti di dare il benvenuto a Nico qui a Hinwil dal 2025 e di competere con lui in Formula Uno. Con la sua velocità, la sua esperienza e il suo impegno per il lavoro di squadra, sarà una parte importante della trasformazione del nostro team e del progetto F1 di Audi. Fin dall’inizio c’è stato un grande interesse reciproco nel costruire insieme qualcosa a lungo termine. Nico è una personalità forte e il suo contributo, a livello professionale e personale, ci aiuterà a fare progressi sia nello sviluppo della vettura che nella costruzione della squadra”

Hulkenberg ha disputato 208 Gran Premi, la sua carriera è stata piena di alti e bassi rimanendo anche fuori dal Mondiale. Evento accaduto subito dopo il suo ingresso in F1 con la Williams nel 2010, squadra per la quale ottenne una incredibile pole a San Paolo . Campione della Formula BMW, della Formula 3, della GP2, della A1 Gran Prix, dopo l'esperienza con la Williams, Hulkenberg nel 2011 si è ritrovato ad essere fuori dalle gare, terzo pilota della Force India, che poi la ha inserito nel team nel 2012, piazzandosi 11esimo nella classifica finale del campionato.

Nel 2013, il passaggio in Sauber (decimo), per poi tornare in Force India l'anno seguente e fino al 2016. In quegli anni è risultato nono nel 2014, decimo nel 2015 e nono nel 2016, portando sempre punti pesanti alla fine di ogni stagione. E' porprio mentre corre per il team di Vijai Mallya, che Hulkenberg ha partecipato con la Porsche alla 24 Ore di Le Mans riuscendo a vincerla al primo colpo. Nel 2017 è stato chiamato da un grande costruttore, la Renault, che lo ha tenuto fino al 2019. Nel 2018 ha concluso settimo nel mondiale.

Dopo l'esperienza non felicissima con una Renault ben lontana dall'essere competitiva, Hulkenberg è rimasto senza volante in F1. E' stato chiamato dalla Racing Point, la ex Force India divenuta di proprietà di Lawrence Stroll, nella metà del 2019, per rimpiazzare in tre Gran Premi i suoi piloti colpiti dal Covid (Sergio Perez e Lance Stroll). Due si disputano a Sivlerstone, nel primo non è partito per problemi tecnici, nel secondo ha colto un inciredibile terzo tempo in qualifica, concludendo settimo, nel terzo è ottavo.

Hulkenberg è rimasto legato al team di Stroll che nel frattempo è divenuto Aston Martin. Nel 2021 non ha corso, nel 2022 è statorichiamato per disputare due gare , ma non ha marcato punti. Nel 2023, la chiamata che lo riportava in pianta stabile in F1 arriva dalla Haas, che vuole piloti di esperienza. Hulkenberg nonostante una vettura da terza fascia, ha firmato spesso risultati sorprendenti, soprattutto in qualifica. Ed ora, il prestigio di essere il primo pilota scelto dalla Audi.

In 208 Gran Premi disputati, Hulkenberg ha ottenuto come migliori risultati tre quarti posti non riuscendo mai a salire sul podio. Li ha conquistati a Spa 2012 con la Force India, in Corea 2013 con la Sauber, di nuovo a Spa con la Force India nel 2016. Poi, una marea di piazzamenti in top 10.
 

25 Apr [20:59]

Newey lascerà la Red Bull
Il futuro in Aston Martin o Ferrari

Massimo Costa

La notizia è arrivata come uno tsunami dal canale televisivo inglese BBC. Adrian Newey lascerà la Red Bull a fine stagione. Il progettista che ha permesso al team diretto da Christian Horner di vincere quattro mondiali con Sebastian Vettel e che ora si sta ripetendo porgendo a Max Verstappen una monoposto imbattibile, ha voglia di cambiare aria. Newey si è sempre legato per lunghi periodi alle squadre che ha portato al trionfo, vedi Williams (quattro titori iridati conquistati) e McLaren (due mondiali), ma a un certo punto il suo "genio" ha bisogno di nuove sfide .

In occasione del Gran Premio del Giappone, avevamo scritto che Newey aveva ricevuto una allettante offerta economica da Lawrence Stroll per gestire l'area tecnica del team Aston Martin. Ma dietro l'angolo, c'è sempre la Ferrari . Newey ha 65 anni, ha vinto tutto quel che si poteva vincere come mai nessun altro direttore tecnico, ma evidentemente non è stanco di raccogliere trionfi. Portare al vertice una squadra che non ha mai lottato per il mondiale può rappresentare una bella avventura da affrontare.

Newey in F1 ha sempre lavorato per team inglesi (giovanissimo, con la March si era trasferito in USA per seguire progetti Indycar), come Force, Leyton House, Williams, McLaren, Red Bull, tutto sommato non lontano da casa sua, poco intenzionato a lasciare la famiglia per settimane o mesi interi. Al termine delle innumerevoli trasferte affrontate nella sua interminabile carriera, cosa c'era di meglio che rientare a casa. Un aspetto che potrebbe indurre ad essere tentato a dare un seguito alla offerta di Lawrence Stroll. La sede della Aston Martin si trova a Silverstone, la Red Bull è a Milton Keynes, mezzora di auto.

Prendere un aereo per trasferirsi in Italia a 65 anni? Di certo sarebbe una meravigliosa sfida per lui. L'arrivo di Frederic Vasseur ha cancellato le sciocche lotte interne che si erano sviluppate negli ultimi anni e soprattutto la presenza di Lewis Hamilton può essere la molla per Newey per vivere in Emilia le prossime stagioni. Del resto, c'è un precedente che potrebbe stimolarlo: con l'inglese Ross Brawn e con Jean Todt alla guida, con l'arrivo di Michael Schumacher, la Ferrari dopo pochi anni di rodaggio iniziò a raccogliere successi su successi. Vasseur è un capo alla Todt, sta svolgendo un gran lavoro per riformare la squadra e Newey potrebbe essere spinto a giocarsi la carta della "follia".

Del resto, se Hamilton ha deciso di chiudere la carriera in Ferrari, perché non potrebbe farlo anche Newey?

23 Apr [17:00]

Mercedes come una serie
televisiva horror senza fine

Massimo Costa - XPB Images

Ormai è un film di quelli che si possono definire drammatici, anzi, una serie televisiva horror che pare senza fine da tre anni a questa parte. La Mercedes non è capace di uscire da “quella casa”. E quando sembra che le cose stiano per migliorare, ecco che ricompaiono i soliti incubi. Quanto accaduto in Cina è lo specchio di questa situazione. Nella qualifica Sprint, Lewis Hamilton è stato semplicemente magico sotto la pioggia del Q3, sopperendo con la sua grande classe alle mancanze croniche della W15. Hamilton ha siglato il secondo tempo, battuto soltanto da Lando Norris, prendendosi anche la soddisfazione di mettersi dietro il suo grand nemico Max Verstappen, appena quarto.

Era raggiante Lewis e nella corsa Sprint, annusato che nell’aria c’era quel saporino che soltanto la vittoria ti può dare, si è esaltato nonostante l’assenza di pioggia e l’asfalto asciuttissimo. E’ partito meglio di Norris, lo ha costretto all’errore nella prima lunga piega a destra, poi se ne è andato via. Il sogno è durato 9 giri, finché quel missile della Red Bull guidato dal terribile Verstappen gli è arrivato alle spalle e in un attimo ha spento i suoi sogni di gloria. In soli 10 tornate, Verstappen ha rifilato ad Hamilton 13”, chiaro antipasto di quel che sarebbe accaduto la domenica se non avesse piovuto.

Lewis era comunque soddisfatto e prevedeva per la qualifica del Gran Premio di ripetersi nelle alte cime della classifica. E invece, quelle cime non le ha neanche adocchiate, è rimasto a valle, impantanato nel Q1, tristemente 18esimo manco avesse tra le mani una Sauber. Un crollo inimmaginabile, ancora più pesante da digerire nel vedere che George Russell, ampiamente sconfitto nella saga della Sprint, è salito fino in Q3 per poi realizzare un ottavo tempo comunque negativo per un team come la Mercedes.

Nel Gran Premio, Hamilton è stato un tormento per il suo ingegnere. Si è lamentato in continuazione per come reagivano le gomme ad ogni stint, alla fine non ha mollato l’osso e ne è uscito fuori un nono posto che gli fa onore. Russell ha compiuto una gran partenza, ha superato entrambe le Ferrari alla prima curva in quanto Charles Leclerc era intento a spingere fuori linea Carlos Sainz all’esterno. Ma per il volitivo inglese, più del sesto posto finale non si poteva. Almeno, la Mercedes ha messo dietro la Aston Martin e tra Sprint e GP ha intascato 18 punti contro i 7 totali del team di Lawrence Stroll, con Fernando Alonso che sabato ha gettato via punti per foratura dopo aver urtato Sainz e rovinandogli a sua volta la gara (a Melbourne aveva eliminato Russell…).

Per leggere il momento negativo della Mercedes, si nota come Russell non abbia ottenuto un piazzamento migliore del quinto, ottenuto nella gara di apertura di Sakhir, mentre Hamilton non ha mai fatto meglio del settimo posto, anche lui a Sakhir. Terribilmente troppo poco. Per Toto Wolff, con queste premesse, non sarà facile convincere qualche pilota top a prendere il posto di Hamilton per il 2025 e oltre. Il candidato principale è Sainz, ma si parla anche di buttare subito nella mischia Andrea Kimi Antonelli, che la settimana scorsa, per una giornata, ha guidato la W13 al Red Bull Ring di Spielberg. Una prima volta molto interessante per il bolognese.

22 Apr [17:18]

Zhou, le lacrime di un bambino
cinese diventato pilota di F1

Massimo Costa

Le lacrime di Guan Yu Zhou hanno commosso il mondo. Era un bambino come tanti quando una ventina di anni fa, accompagnato dagli appassionati genitori, aveva assistito al primo Gran Premio della Cina della storia. Il piccolo Zhou sventolava una bandiera che raffigurava la Renault di Fernando Alonso e se ne stava seduto in tribuna sognando un giorno di essere dall'altra parte, al volante di una di quelle monoposto che gli parevano impossibili da raggiungere. Del resto, nessun cinese ci era riuscito, perché mai poteva farcela lui in mezzo a quel miliardo e 400 milioni di connazionali.

Di famiglia assai benestante, Zhou ha lasciato la Cina 13enne per approdare in Europa e correre in kart divenendo pilota del Ferrari Driver Academy. Nel 2015 ha debuttato nelle formule, nella F4 Italia è subito risultato vice campione (battuto solo da Ralf Aron), poi è salito nella F3 europea per tre stagioni, miglior risultato finale un ottavo posto. Nel 2019, il passaggio in Formula 2 dove ha vissuto per altri tre anni, terzo nel 2021. Intanto aveva lasciato la FDA per entrare nella Academy Alpine.

Infine, nel 2022 il grande sogno si è avverato trovando sistemazione in F1 nel team Sauber, primo cinese a disputare Gran Premi dopo il tentativo fallito di Ho Pin Tung e Ma Qinghua. Il Covid, gli ha impedito per due anni di visitare da pilota di F1 quel circuito che aveva visitato da bambino. Finalmente ce l'ha fatta lo scorso fine settimana. Il pubblico cinese lo ha acclamato per tre giorni come un eroe nazionale, l'impatto per lui è stato emotivamente sconvolgente. Gli spettatori si sono esaltati per i suoi sorpassi, anche se erano per conquistare un 14esimo posto o poco più su o poco più giù.

E quando a fine gara, conclusa in 13esima posizione, gli è stato permesso di parcheggiare la sua Sauber sul rettilineo di arrivo, poco dietro i primi tre classificati, è stata l'apoteosi. Zhou ha rivissuto come un fiume in piena quei 20 anni di sogni, sacrifici, emozioni, timori di non farcela, infine la realizzazione di un obiettivo inseguito per tutta la vita. Ed ora era lì, nudo, davanti a quella tribuna strapiena di suoi connazionali che lo idolatravano più di Max Verstappen. Lui c'è riuscito, lui è emerso in mezzo a quel miliardo e quattrocento milioni di cinesi.



22 Apr [12:10]

Ricciardo furioso con Stroll
"Che si fotta... e sono gentile"

Massimo Costa 

E' accaduto, nel corso del Gran Premio di Shanghai, che durante una fase di safety-car , dovuta al contatto tra Kevin Magnussen e Yuki Tsunoda, le monoposto abbiano rallentato piuttosto bruscamente. Fernando Alonso, ha evitato per un soffio Carlos Sainz che stava impostando la curva a destra al termine del lungo rettifilo del tracciato cinese. Lo spagnolo della Aston Martin ha dunque frenato bruscamente, bloccando le gomme anteriori. Dietro di lui hanno fatto altrettanto George Russell, Oscar Piastri e Daniel Ricciardo, uno dietro l'altro.

Poi, è arrivato Lance Stroll. Il canadese della Aston Martin, rivolge il proprio sguardo non davanti a sè, bensì a destra per impostare la curva oppure per guardare negli specchietti. Stroll non capisce quel che si sta verificando e quando vede Ricciardo praticamente fermo, lo tampona sollevando la Racing Bulls. Un errore grossolano quello di Stroll, ma via radio non perde tempo per dare dell'idiota a Ricciardo accusandolo di aver fatto un brake-test.

Ricciardo, in quel momento nono, stava disputando senza dubbio la sua miglior corsa della stagione. Arrabbiato per essersi dovuto ritirare, si è poi innervosito ancora di più. Ecco perché: "Mi stavo lentamente calmando quando mi hanno riferito le parole di Lance. Dunque, sono un idiota a quanto pare ed è colpa mia, secondo lui. Questo mi ha fatto veramente incazzare, è chiaro come il sole quel che è successo, eravamo dietro la safety-car e l'unica cosa che lui doveva fare era quella di guardare davanti a sè. Che si fotta, e sono gentile. Queste cose non dovrebbero accadere quando si è in regime di safety-car. Mi fa arrabbiare che lui non guarda neanche davanti, mentre freniamo osserva il punto di corda della curva 14, non mi ha neppure visto, non so dove fosse con la testa".

Stroll è poi stato penalizzato di 10" e quando ai box li ha scontati, ancora non si era reso conto dell'errore fatto ritenendo una ingiustiza tale penalità. A sua volta, Ricciardo è stato penalizzato di 3 posizioni sulla griglia di partenza del prossimo GP di Miami per avere superato Nico Hulkenberg durante un'altra fase di safety-car.

21 Apr [11:37]

Verstappen sempre senza rivali
McLaren al top, Ferrari che fatica

Massimo Costa - XPB Images

Vittoria nella gara Sprint, pole nella qualifica, dominio nel Gran Premio. Il fine settimana di Shanghai per Max Verstappen è assai luccicante. Se proprio vogliamo essere pignoli, rimane quella nota negativa della Q3 nella qualifica Sprint svoltasi sotto la pioggia, che lo ha visto soltanto quarto. Per il resto, tutto perfetto per Verstappen e per il team Red Bull abile nel trovare in ogni situazione (a parte con la pioggia) il giusto assetto per la RB20. Come già scritto in occasione del GP del Giappone, la Red Bull tutta ha rapidamente cancellato il passo falso di Melbourne (oltre alle polemiche interne che paiono sopite) portando a quattro le vittorie su cinque Gran Premi disputati. Se non è dominio questo...

Rispetto a quanto accaduto in Bahrain, in Arabia Saudita e in Giappone, la Red Bull non è riuscita a completare la doppietta. Sergio Perez è stato subito superato al via da un brillante Fernando Alonso, poi quando lo ha ripassato, è stato sfortunato nel momento del secondo pit-stop, arrivato in una situazione di virtual safety-car che ha finito per penalizzarlo. Terzo nella fase finale del Gran Premio, Perez non è riuscito a raggiungere Lando Norris accontentandosi così della terza posizione, portando comunque punti pesanti per se stesso e per la squadra nella classifica costruttori. E' un Perez sempre più concreto e uomo squadra quello del 2024, un pilota che ha dimenticato le velleità del passato di voler contrastare Verstappen per andare a caccia del titolo iridato, cosa che mentalmente lo prosciugava come accaduto nel 2022 e 2023 portandolo lontano dal podio e mettendolo in una posizione a rischio all'interno della Red Bull.



Poleman nella pioggia nella qualifica Sprint, protagonista di un errore alla curva 1-2 nella stessa corsa Sprint che lo ha portato in settima posizione, Lando Norris si è confermato al vertice nella qualifica col quarto posto. La sua gara è stata di altissima qualità, ha effettuato un solo pit-stop imboccando la corsia box quando era in azione la virtual safety car. La chiamata è arrivata con un giro di ritardo, Norris si è arrabbiato col team, ma tutto ha funzionato magicamente ritrovandosi secondo. Al contrario di quanto accaduto in altre occasioni, la McLaren-Mercedes ha mantenuto il giusto ritmo, non c'è stato bisogno di altri cambi gomme e Norris è riuscito a tenere a distanza Perez. Per lui è il secondo podio 2024 dopo quello di Melbourne dove si era piazzato terzo. In totale, Norris ha collezionato in carriera 15 podi. E' andata peggio ad Oscar Piastri, quinto in partenza, che ha rimediato un danno alla sua MCL38 che lo ha penalizzato non poco.

Non era felice Frederic Vasseur, team principal Ferrari, per quanto offerto dalle sue SF-24. La qualifica incerta, sesta e settima posizione, sembrava non essere un problema in quanto si puntava sulla lunga distanza. La McLaren non era ritenuta un problema per raggiungere il podio, e invece le cose sono andate diversamente. Charles Leclerc ha corso generosamente, ma al via ha perso subito due posizioni su George Russell e Nico Hulkenberg, per proteggersi alla prima curva da Carlos Sainz. Questo ha fatto perdere tempo ad entrambi e in molti è stato visto come una restituzione della manovra dello spagnolo nella gara Sprint. Non una "magata" da parte di Leclerc direbbe qualcuno. Con le hard la Ferrari ha tardato a trovare il giusto ritmo e così è arrivato il quarto posto finale per Leclerc e il quinto per Sainz, che ha fatto il suo.



Sesta posizione per la Mercedes di George Russell, bravo in partenza a superare le due Ferrari intente ad ostacolarsi. Lewis Hamilton si è lamentato dal primo all'ultimo giro, da 18esimo è risalito nono. Altra gara estremamente negativa per il team di Toto Wolff che già era reduce da un settimo (Russell) e un nono (Hamilton) posto a Suzuka. Va detto che il nove volte campione del mondo ha ottenuto come miglior risultato nelle prime cinque gare una misera settima posizione, Russell un quinto. Il podio è molto lontano. E dire che nella Sprint, proprio Hamilton aveva disputato una grande qualifica con la pioggia (secondo) e una consistente corsa sull'asciutto, nuovamente secondo. Ma nella qualifica e nel GP tutto è cambiato.

Fernando Alonso era balzato in seconda posizione nei primi giri grazfie ad una bella partenza, ma alla bandiera a scacchi è transitato da settimo. Non disponendo di gomme dure, Alonso ha dovuto montare nel secondo pit-stop le soft, non riuscendo a sfruttarle per la seconda safety-car in pista. Il terzo inevitabile pit-stop lo ha buttato fuori dalla zona punti, ma con grinta è riuscito a risalire fino alla settima piazza finale. Disastroso, come oramai ci ha abituato, Lance Stroll, capace di tamponare in safety-car Daniel Ricciardo causa distrazione. Proprio Alonso, davanti a loro di due vetture, ha frenato bruscamente costringendo chi seguiva ad una repentina inchiodata.



Preziosissimo punto per la Haas-Ferrari guadagnato da un fantastico Nico Hulkenberg. Non solo ha centrato la Q3 in qualifica, ma ha saputo viaggiare sempre nei pressi della top 10. Una gara di grande qualità per il tedesco, non invece per Kevin Magnussen, sempre più preoccupato a dare sportellate a destra e manca. Questa volta la vittima è stato l'incolpevole Yuki Tsunoda. Un po' di luce per il team Alpine, a 2" dalla zona punti con Esteban Ocon. Per loro è il miglior piazzamento della stagione. Infine, è stato bello vedere il pubblico (numerosissimo) tutto per il connazionale Guan Yu Zhou. Ad ogni sorpasso, seppur nelle retrovie, massima esaltazione.

Domenica 21 aprile 2024, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 56 giri
2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 13"773
3 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 19"160
4 - Charles Leclerc (Ferrari) - 23"623
5 - Carlos Sainz (Ferrari) - 33"983
6 - George Russell (Mercedes) - 38"724
7 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 43"414
8 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 56"198
9 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 57"986
10 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'00"476
11 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'02"812
12 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'05"506
13 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'09"223
14 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'11"689
15 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'22"786
16 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'27"533
17 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'35"110

Ritirati
Daniel Ricciardo
Yuki Tsunoda
Valtteri Bottas

Il campionato piloti
1.Verstappen 110; 2.Perez 85; 3.Leclerc 76; 4.Sainz 69; 5.Norris 58; 6.Piastri 38; 7.Russell 33; 8.Alonso 31; 9.Hamilton 19; 10.Stroll 9; 11.Tsunoda 7; 12.Bearman 6; 13.Hulkenberg 4; 14.Magnussen 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 195; 2.Ferrari 151; 3.McLaren-Mercedes 96; 4.Mercedes 52; 5.Aston Martin-Mercedes 40; 6.Racing Bulls-Honda 7; 7.Haas-Ferrari 5.

21 Apr [10:53]

Shanghai - La cronaca
Verstappen batte un grande Norris

Finale - Dominio di Verstappen e della Red Bull che vincono il quarto GP stagionale su cinque disputati. Gran secondo posto di Norris con la McLaren che ha tenuto a distanza la seconda Red Bull di Perez. Quarta posizione per la Ferrari di Charles Leclerc che precede il compagno di squadra Carlos Sainz. A seguire la Mercedes di George Russell, la Aston Martin di Fernando Alonso poi Oscar Piastri, Lewis Hamilton e un grande Nico Hulkenberg.

54° giro di 56 - Le prime posizioni sembrano ormai congelate, il tentativo di recupero di Perez su Norris non è riuscito

51° giro - Verstappen Norris Perez Leclerc Sainz Russell Alonso Piastri Hamilton Hulkenberg Ocon Albon Magnussen Gasly Zhou Sargeant Stroll

Superato uno spavento in uscita dall'ultima curva, in cui ha rischiato di fare come Sainz nella Q2, Alonso prosegue imperterrito e passa anche Piastri. Zhou con le soft supera Sargeant per il 15esimo posto

Alonso supera anche Hamilton e vede Piastri, in difficoltà con la sua McLaren

49° giro di 56 - E' di 10" il vantaggio che Verstappen vanta su Norris che non molla niente nei confronti di Perez che proprio non riesce ad avvicinarsi

Alonso supera Hulkenberg per il nono posto, ora mette nel mirino Hamilton, davanti a lui di 2"

47° giro - Alonso che ha le gomme medie, e quelle più fresche tra tutti, va alla caccia di Hulkenberg, che ha disputato una gara gigantesca con la Haas

Alonso supera Albon e si getta su Ocon per entrare in top 10 riuscendo a passare anche il francese

45° giro di 56 - Verstappen ha 8"6 su Norris il quale tiene un buon passo tanto che Perez rimane a 4"2 e fatica ad avvicinarsi. Perez ha 2" su Leclerc che a sua volta ha 9"8 su Sainz

Alonso precipita in 12esima posizione, Sainz sale quinto

44° giro - Alonso ai box per montare le medie, la mossa delle soft non ha pagato per niente

42° giro - Verstappen +6" Norris +11"3 Perez +11"9 Leclerc +17" Alonso +20"6 Sainz +22"2 Russell poi Piastri Hamilton Hulkenberg Ocon Albon Sargeant Magnussen Gasly Zhou Stroll

41° giro - Zhou ai box per montare le gomme soft, Hamilton risupera Hulkenberg

Mentre Russell si avvicina a Sainz, Hamilton subisce il sorpasso della Haas di Hulkenberg

Piastri comunica di avere qualche danno alla sua McLaren, il box conferma. Infatti il suo passo è decisamente più lento, quasi 2", rispetto al compagno Norris

Il numeroso pubblico cinese si esalta per il connazionale Zhou che supera Sargeant per il 13esimo posto

39° giro - Perez riesce a superare Leclerc per il terzo posto

Davanti, Verstappen conduce con 3"6 su Norris e 9" su Leclerc

38° giro - Perez sempre più vicino a Leclerc

Stroll sconta le penalità nel quarto pit-stop e si lamenta ancora per la decisione della direzione gara

37° giro di 56 - Perez punta Leclerc, in gioco il terzo posto

E intanto fioccano le penalità: 10" a Sargeant per non avere rispettato una situazione di safety-car, 10" a Stroll per la tamponata a Ricciardo, 10" a Magnussen per avere speronato Tsunoda

Ricciardo deve fermarsi ai box, il problema non era tanto dovuto alle gomme, ma al posteriore della sua Racing Bulls danneggiato dalla tamponata ricevuta da Stroll

Ocon e Albon superano Ricciardo che viaggia con le medie da ben 18 giri e un solo pit-stop effettuato

32° giro - Si riparte con Alonso (soft) che prova a dar fastidio a Perez

Curioso notare come Stroll, che ha tamponato Ricciardo in precedenza, abbia dato dell'idiota al pilota australiano, che non poteva fare altro che frenare essendo parte di un trenino di monoposto. Stroll dovrebbe sapere leggere le situazioni...

29° giro - safety-car in pista con Verstappen Norris Leclerc Perez Alonso Sainz Russell Piastri Ricciardo (che nonostante la tamponata subìta riesce a proseguire) Hulkenberg Hamilton Ocon Albon Sargeant Zhou Gasly Magnussen Stroll

Stroll ai box per cambiare il musetto, Tsunoda si deve ritirare

Ripresa la corsa, Magnussen ha speronato Tsunoda. Non un bel momento per la Racing Bulls...

Durante la safety car Stroll ha tamponato clamorosamente Ricciardo

La gara riprende, Leclerc perde la scia di Norris e una bella occasione per passarlo subito

I giochi si riaprono, alla fine a Norris è andata bene nonostante il ritardo nel secondo pit-stop e occupa la seconda posizione dietro a Verstappen. Terzo Leclerc, poi Perez Sainz Alonso Russell Piastri Ricciardo (medie) Stroll Hulkenberg Ocon Hamilton Magnussen Tsunoda Albon Sargeant Zhou Gasly

Dalla virtual safety car (una delle più lunghe mai viste) si passa alla safety-car

Nel secondo cambio gomme, Alonso ha montato le soft, unico a farlo. Ai box ora Piastri e Sargeant. Tutti sono con le hard, a parte lo spagnolo

24° giro - Verstappen Perez Alonso Russell Hulkenberg Ocon Tsunoda Albon Zhou approfittano della VSC per fare il secondo pit-stop

Con grande lentezza si prova a togliere la Sauber di Bottas dalla pista

23° giro - Norris finalmente ai box per montare gomme hard

Ai box vanno invece Stroll (hard) e Hamilton (hard) per un secondo pit-stop

Stranamente non rientra ai box Norris che perde l'opportunità del cambio gomme in regime di VSC

Con un discreto ritardo la direzione gara chiama la virtual safety car, Leclerc va subito ai box, gomme hard per lui

Sainz lotta con Stroll per l'ottava posizione

21° giro - Bottas si ferma in un punto pericoloso del tracciato con il motore rotto

20° giro - Norris e Leclerc sono gli unici a non avere cambiato le gomme medie con le quali sono partiti

Girando 2"5 più veloce, Verstappen supera facile Norris e torna in testa al Gran Premio

19° giro - Norris vede Verstappen negli specchietti e non può fare molto per resistergli

Leclerc come sempre appare polemico nei confronti del box Ferrari per quanto riguarda il momento in cui cambiare le gomme

Bel duello tra Sainz e Perez, il ferrarista prende poi la corsia box per montare gomme hard

Perez raggiunge Sainz che però resiste al sorpasso

17° giro - Piastri ai box monta gomme medie

16° giro - Norris (senza pit-stop) conduce la gara davanti a Verstappen che supera Leclerc (senza pit-stop) poi Piastri e Sainz

14° giro - Ai box Verstappen (hard) e Perez (hard)

12° giro - Pit stop per Alonso (hard) Russell (medie) Gasly (hard)

12° giro - Leclerc mette a segno un bel sorpasso su Piastri

Liberatosi di Russell, Leclerc spinge forte e sta per raggiungere Piastri mentre Sainz battaglia con Russell

10° giro di 56 - Ai box vanno anche Stroll (medie) Bottas (hard) Ocon (hard) Albon (medie) e Hamilton (medie)

Primi pit-stop per Hulkenberg (hard) Tsunoda (medie) e Zhou (hard)

9° giro - Leclerc alla prima curva affianca all'esterno Russell e lo passa

Leclerc sta battagliando con Russell per la sesta piazza

8° giro - Norris prende la scia di Alonso e lo scavalca per il quarto posto

Come previsto Norris ha avvicinato Alonso sensibilmente

Dalla McLaren comunicano a Norris che lo sforzo fatto da Alonso nei primi giri inciderà sul rendimento delle gomme e per loro è una buona notizia

5° giro - Perez riesce a superare Alonso e va in seconda posizione

5° giro - Verstappen porta il vantaggio su Alonso a 4"

Da notare che otlre a Hulkenberg, al via anche Russell ha superato le due Ferrari

Hamilton fatica a risalire e infatti rimane in fondo al gruppo nonostante le gomme soft

Verstappen comanda su Alonso Perez Norris Piastri Russell Leclerc Sainz Stroll Hulkenberg Bottas Ocon Albon Gasly Ricciardo Tsunoda Magnussen Hamilton Zhou e Sargeant

2° giro - Verstappen mette già 2"3 tra sé e Alonso, Hulkenberg dopo la gran partenza da settimo scivola nono

Parte bene Verstappen, ma ancora meglio scatta Alonso che sale secondo davanti a Perez Norris Piastri Russell Hulkenberg che frega le due Ferrari di Leclerc e Sainz

In prima fila sono pronte le due Red Bull, si attende Tsunoda, l'ultimo a schierarsi in quanto Sargeant parte dai box

Quasi completato il giro di ricognizione

Magnussen è l'unico ad avere gomme hard, tutti gli altri partono con le medie

Stroll Hamilton Tsunoda Sargeant (che parte dalla corsia box) sono su gomme soft

Tutti hanno comunque le gomme slick essendo la pista asciutta

Verstappen in griglia di partenza comunica che sente qualche goccia cadere

Non manca il rischio pioggia che potrebbe stravolgere il risultato finale del Gran Premio

Pochi minuti al via del Gran Premio di Cina sul circuito di Shanghai, evento che è tornato in calendario dooo una lunga pausa, dal 2019, per via delle dure restrizioni del Covid

20 Apr [10:18]

Shanghai - Qualifica
Dominio Red Bull, Verstappen in pole

Massimo Costa - XPB Images

La gara Sprint aveva lasciato intuire che la qualifica per il Gran Premio sarebbe stata a senso unico, quello della Red Bull-Honda. Max Verstappen non ha avuto problemi nel firmare la quinta pole consecutiva stagionale, cinque su cinque appuntamenti, e per la seconda volta consecutiva avrà al suo fianco il compagno di squadra Sergio Perez. Tutto facile per loro. Verstappen ha segnato il tempo di 1'33"660, Perez 1'33"982, e sono stati gli unici a scendere sotto l'1'34".

Fernando Alonso non si è lasciato infastidire dalla penalità (inutile considerando il ritiro) ricevuta nella gara Sprint per il contatto con Carlos Sainz. Lo spagnolo ha portato l'Aston Martin-Mercedes in una brillante terza posizione, sua migliore qualifica 2024. Confortante passo avanti per la AMR24 che, però, non ha trovato Lance Stroll in Q3, 11esimo.

Alonso ha realizzato il crono di 1'34"148 e in un decimo e mezzo si ritrovano le due McLaren-Mercedes e le due Ferrari. Lando Norris ha colto il quarto tempo in 1'34"165, ottenendo la seconda fila come a Melbourne e Suzuka, anche se in quelle due occasioni si era piazzato terzo. Quinto, come a Jeddah e Melbourne, Oscar Piastri in 1'34"273, che completa la bella qualifica del team di Zak Brown e si riscatta dopo la non positiva qualifica Sprint.

Superata dalla Aston Martin e dalla McLaren, la Ferrari non può dirsi allegra per quanto ottenuto in qualifica. Charles Leclerc è sesto in 1'34"289, Carlos Sainz gli è in scia, settimo in 1'34"297. Entrambi hanno dichiarato che si è preferito sacrificare un po' la qualifica, il divario da Alonso è infatti minimo, per un assetto più rivolto al Gran Premio tanto che Leclerc non si è nascosto dichiarando che punta al podio. Nel Q2 Sainz ha rischiato grosso girandosi all'ultima curva e urtando le barriere. E' riuscito a ripartire raggiungendo i box, dove ha cambiato il musetto riprendendo poi la pista come niente fosse.



Disastro Mercedes. George Russell ha visto la bandiera a scacchi del Q3 in ottava posizione, Lewis Hamilton che tanto aveva esaltato nella pioggia della qualifica Sprint e nella stessa gara Sprint cogliendo il secondo posto, nel giro finale del Q1 ha commesso un errore e clamorosamente si è ritrovato 18esimo. Incredibile come sia passato dalle stelle alle stalle in poche ore.

Notevole la prestazione di Nico Hulkenberg che ha portato la Haas-Ferrari in Q3 e nella nona posizione finale. E un bel voto lo merita Valtteri Bottas che ha conquistato la prima Q3 stagionale con la Sauber-Ferrari concludendo poi decimo. Al contrario, i loro compagni Kevin Magnussen e Guan Yu Zhou hanno fallito l'accesso in Q2. Buon fine settimana per Daniel Ricciardo, che ha confermato il buon lavoro svolto nella Sprint. Ancora in difficoltà invece, Yuki Tsunoda che proprio non riesce a digerire il circuito di Shanghai.

Piccola soddisfazione per la Alpine-Renault che ha superato il Q1 con entrambi i piloti: Pierre Gasly è 13esimo, Esteban Ocon 15esimo. Tra di loro, la Williams-Mercedes di Alexander Albon che proprio non riesce a centrare la Q3 in questa prima parte di campionato. Ancora deludente Logan Sargeant che non si è fatto mancare l'errore, un testacoda durante la fase decisiva del Q1.

Sabato 20 aprile 2024, qualifica

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'33"660 - Q3
2 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'33"982 - Q3
3 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"148 - Q3
4 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'34"165 - Q3
5 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'34"273 - Q3
6 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'34"289 - Q3
7 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'34"297 - Q3
8 - George Russell (Mercedes) - 1'34"433 - Q3
9 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'34"604 - Q3
10 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'34"665 - Q3
11 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"838 - Q2
12 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1'34"934 - Q2
13 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'35"223 - Q2
14 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'35"241 - Q2
15 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'35"463 - Q2
16 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'35"505 - Q1
17 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'35"516 - Q1
18 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'35"573 - Q1
19 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'35"746 - Q1
20 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1'36"358 - Q1

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