formula 1

Szafnauer smentisce Famin
L'Alpine sempre più nella bufera

Nel più classico degli stili della politica, Bruno Famin, attuale team principal del team Alpine, per giustificare la peggior...

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Barber - Gara
McLaughlin vince, 1-2 Penske

Marco CortesiDoppietta per il team Penske al Barber Motorsports Park, dove Scott McLaughlin ha raddoppiato il successo dello ...

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dtm

Oschersleben - Gara 2
Engstler vince, Bortolotti sfortunato

Prima vittoria nel DTM e, soprattutto, primo successo al volante di una vettura Gran Turismo per Luca Engstler con la Lamborg...

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formula 1

Due giorni di test a Imola
per Antonelli con la Mercedes

Come annunciato da Italiaracing lo scorso 28 marzo, Andrea Kimi Antonelli sarà a Imola il 29 e 30 aprile per proseguire il su...

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Oschersleben - Qualifica 2
Bortolotti e Lamborghini in pole

Uno a uno. Se nella qualifica 1 la pole è andata alla Ferrari di Jack Aitken, poi vincitore della prima gara stagionale del D...

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Formula E

Montecarlo – Gara
Evans-Cassidy doppietta Jaguar

Michele Montesano Una vittoria di squadra quella messa a segno da Jaguar nell’E-Prix di Montecarlo, ottavo appuntamento stagi...

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Fabrizio Tabaton

Ci ha pensato, ma non più di tanto. Fabrizio Tabaton conferma di non essersi lasciato macerare dagli inevitabili dubbi: “Sono convinto – taglia corto – che una volta imboccata una strada, la si debba seguire senza lasciar spazio ai ripensamenti”. Ha le idee molto chiare, il padre-padrone della Grifone. E con chiarezza spiega come e perché ha scelto di arricchire il parco-macchine della sua azienda con una Mini Countryman World Rally Car che presto, molto presto, finirà nelle mani di Andrea Perego: “Volevamo essere i primi ad avere un’auto dell’ultima generazione per toglierci dalla mischia degli sgomitanti. La Mini era l’unica disponibile sul mercato e di conseguenza abbiamo scelto di puntare su di essa, convinti dalla bontà del progetto e dall’impegno diretto della Bmw nello sviluppo del motore”.

- L’aspetto e le dimensioni dell’ultima auto da rally concepita dai tecnici della Prodrive suscitano qualche perplessità…
“È vero, ma bisogna tenere conto che ancora non s’è vista la versione definitiva che sarà decisamente più attraente di quanto non lo sia adesso con una livrea, quella comune a tutti i prototipi della casa-madre tedesca, che poco o tanto la penalizza. Comunque, quando si parla di vetture da corsa, al primo posto va messa la competitività e quella c’è: a confermarlo ci ha pensato il test che ho effettuato a metà gennaio a una quarantina di chilometri da Banbury”.

- Cosa, in particolare, ti ha impressionato?
“Il motore mi è parso decisamente buono: la risposta del turbo è adeguata e la coppia è molto buona. A colpirmi favorevolmente, poi, è stato l’abitacolo, confortevole e con tutti i comandi a portata di mano. In generale, pur se l’ho provata con l’assetto da terra sull’asfalto, la Mini s’è rivelata assai equilibrata e docile. Insomma, l’ho trovata piuttosto facile da pilotare”.

- Magari anche grazie alla tua enorme esperienza…
“È vero che ho pilotato ogni tipo di auto da corsa ed è altrettanto vero che quando correvo a tempo pieno non avevo particolari difficoltà ad adattarmi in fretta, ma anche Luca, mio figlio, e Corrado Fontana, che non hanno la mia esperienza, hanno avuto le mie stesse sensazioni e la cosa è confortante. Certo, ancora manca il confronto con le altre vuerrecì dell’ultima generazione e soprattutto della Citroen DS3 se ne sa poco, però sono convinto che la Mini sia già in grado di reggere il confronto con la Ford Fiesta”.

- E per quel che riguarda l’affidabilità?
“Il fatto che nel corso delle tante prove effettuate in questi mesi non siano emersi veri problemi è più che rassicurante: le capacità dei motoristi della Bmw sono ben note e anche gli uomini della Prodrive hanno fatto bene la loro parte per cui sono molto tranquillo”.

In collaborazione con il mensile RS