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EUROPEAN F.3 OPEN
MATTEO TORTA
Antonio Caruccio
Partiamo da una particolarità. Che
cosa rappresenta il tuo casco?
“Il disegno del mio casco riprende quello di
Vittorio Brambilla, che è lo zio di miamam-
ma. Oltre a questo rapporto di parentela,
mio nonno è sempre andato in pista con lui
ed è da sempre stato presente nel motor-
sport, trasmettendomi questa passione per
i Gran Premi. Mio padre invece era, e tut-
tora lo è, appassionato di calcio, ma da
quando ha conosciuto mia madre si è avvi-
cinato a questo mondo e mi ha aiutato nel
trasmettermi questa passione. Da piccolo
ho iniziato col kart a 10 anni con Birel, dato
che abito a Lissone, a pochi metri dalla loro
sede”.
Poi come hai iniziato a correre?
“Il primo approccio avvenne al Brianza
Karting, dove poi ho poi iniziato a gareggia-
re a livello regionale con piloti come Mat-
teo Davenia e Luca Defendi. Nel 2004 sono
arrivato secondo nel campionato italiano
EasyKart ed anche a livello regionale. Dopo
sette anni di kart con buoni risultati ho ini-
ziato a correre in Formula Junior conARM,
tra la fine del 2007 ed il 2008, disputando
anche il campionato. Poi ho debuttato in
Formula Azzurra nel 2009 nelle ultime tre
gare stagionali, a Varano, Vallelunga e
Monza, senza conoscere la macchina. Suc-
cessivamente ho preso parte al Winter Tro-
phy del Formula 2000 Light. Nel 2010, il
passaggio in Formula Abarth, prima con
Alan Racing, dove però non ho potuto com-
pletare la stagione per problemi della squa-
dra, quindi alla Emmebi Motorsport con
cui ho chiuso la stagione. Nel 2011, vista
anche l’età, raggiunti i 18 anni, ho deciso di
passare in Formula 3 e dopo aver fatto i test
invernali ho disputato l’Open con Corbet-
ta”.
Come giudichi la tua stagione 2011?
“Siamo partiti senza avere particolari
aspettative. Si trattava di un anno di
apprendistato e qualsiasi risultato andava
bene. Poi durante l’anno ho capito che si
poteva fare qualcosa di buono. Ad esempio,
a Spa mentre ero trai primi, sono uscito
perché avevo le gomme troppo fredde,
chiaramente un errore di inesperienza. A
Jerez, nei test, ero andato persino più for-
te del mio compagno e nelle prove libere
ero molto vicino a lui. A Portimao, in qua-
lifica avevo lo stesso passo di Fontana,
mentre a Monza tra gara-1 e gara-2 le cose
sono completamente cambiate, passando
da una gara anonima ad una di rimonta”.
Che piani ci sono per il 2012?
“L’intenzione è quella di ripetere la F.3
Open. Stiamo cercando di capire quale
sarà il nostro budget, per dare continuità
ad un progetto nato con Corbetta e trova-
re la stabilità necessaria per investire sul
futuro”.