Page 41 - Italiaracing

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Com’è il tuo rapporto con Alex Fon-
tana? Com’è stata la convivenza tra
voi?
“Mi sono trovato molto bene con lui. Sia-
mo due ragazzi socievoli, c’è stato anche
un rapporto che è andato oltre all’attività
in pista, uscivamo la sera e viaggiavamo
insieme. Non ci sono mai stati litigi o pro-
blemi, abbiamo sempre collaborato aper-
tamente. Oltre ad un compagno di squa-
dra Alex è un amico, col quale è rimasto
un rapporto personale anche a stagione
finita”.
Hai avuto l’opportunità di lavorare
con un coach driver come Andrea
Caldarelli. Come ti sei trovato?
“È stato importante avere un personaggio
come Andrea al mio fianco. Era appena
sceso dalla F.3 e capiva il comportamen-
to della macchina, riuscendolo a spiegare
sia a noi sia alla squadra. Abbiamo impa-
rato molto. È importante avere una per-
sona di cui ti puoi fidare, Andrea ha fatto
per noi quasi da garante con la squadra.
Inoltre è un pilota di livello internaziona-
le di grande successo e professionalità
che ha aggiunto un valore importante alla
team”.
Dopo la Formula Abarth, sei emi-
grato in Spagna nell’Open. Che dif-
ferenze organizzative hai riscontra-
to?
“In Italia c’è sicuramente più professiona-
lità, ma manca il contatto diretto. All’este-
ro in generale, non solo nell’Open, è diver-
so il rapporto che c’è con gli organizzato-
ri, dove si è più coinvolti anche a livello
personale. Il pubblico è numeroso e con
tanta passione. A Brands Hatch, per
esempio, avevamo cinquecento cappelli-
ni, li abbiamo dati via tutti. Non a caso
l’Open è uno dei campionati più seguiti, e
già adesso a gennaio ha quasi venti mac-
chine confermate per la stagione”.
Che progetti ci sono per te nel futuro?
“Economicamente è un brutto periodo.
Abbiamo scelto di restare con Corbetta
per avere una continuità che non abbiamo
mai avuto sino ad ora. Spero di poter esse-
re in pista già la prossima settimana a
Franciacorta per uno shake-down, e poi
andare a Portimao in febbraio. Un mio
sogno più a lungo termine invece, sareb-
be quello di poter andare a correre in
America”.
Cosa fai nella tua vita oltre correre?
“Lavoro in una società, la Imeli, che oltre
a gestire la mia immagine organizza even-
ti. Inoltre, mi alleno a Formula Medicine,
dove vado una volta al mese dal Dottor
Ceccarelli a Viareggio. Ci sono tanti piloti
con cui passiamo insieme dei bei momen-
ti, come Kevin Ceccon, Gianmarco Rai-
mondo, Victor Guerin, Michael Lewis,
Vicky Piria, ed ogni tanto viene anche
Ryan Briscoe”.
L’APPETITO VIEN
MANGIANDO
Parente dell’indimenticabile Vittorio Brambilla,
il giovane pilota lombardo racconta la sua prima
esperienza nella serie cadetta disputata
con il team Corbetta e col quale sarà
al via anche nel 2012