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(da coccodrillone? Chissà...) su una gara a cui per molti mo-

tivi molto diversi gli sta a cuore, ma il danno è fatto.

Auf wiedersen, Deutschland. Nel 2015 si correrà in Malesia,

in Cina, nel Bahrain reduce da una mezza guerra civile, a Sin-

gapore, in Cina, ad Abu Dhabi, si tornerà in Messico. Ma non

in Francia, né in Germania, senza contare che Monza da anni

è a rischio esclusione. Resistono Monaco, l'Austria – dove si

è tornati per volere e per i soldi della Red Bull... -, la Spagna

(che ha rischiato grosso), l'Ungheria, il Belgio (che era anche

sparito salvo poi tornare, ma con una situazione finanziaria

sempre difficile), la Russia che già si apre ad Oriente. Non

moltissimo se si considera che per decenni il cuore della Mas-

sima Serie ha pulsato in Europa.

Ripensare oggi ai circuiti europei esodati o desaparecidos

dalla F.1 fa impressione. Pare di tracciare una mappa cimite-

riale. O di stare in un film di David Lynch, “lost highways”,

autostrade perdute. A Magny-Cours il Circus ha fatto tappa

per l'ultima volta nel 2008, al Paul Ricard a inizio anni '90,

mentre agli albori della F.1 c'erano state gare anche Reims

(dove Baghetti vinse con la Ferrari nel 1961), e più tardi a Di-

gione.

Donington e Brands-Hatch sono indissolubilmente legate nel

ricordo ai nomi di Senna, Michael Schumacher, Damon Hill e

Nigel Mansell, ma almeno in Gran Bretagna resiste Silve-

stone. Di San Marino e Imola è superfluo parlare ad un pub-

blico italiano. Sull'Estoril, in Portogallo, è calato il sipario nel

'96 (lì Senna vinse il suo primo GP), a Zandvoort Alan Jones e

Gilles Villeneuve fecero vedere di che pasta erano fatti, An-

derstorp in Svezia è un ricordo sbiadito. Anche fuori dall'Eu-

ropa, va detto, ci sono croci piantate in luoghi cari alla

memoria, da Kyalami a Watkins Glen, da Adelaide a Long

Beach.

Il circuito di Istanbul, ideale porta fra Oriente e Occidente,

battezzato nel 2005, ma abbandonato nel 2011, sta invece lì

a ricordarci che l'idea di una continuità, di una familiarità, di

una tradizione da conservare o rifondare non fa parte degli in-

teressi di questa F.1. Chi non paga le cifre che decide il ma-

novratore semplicemente scompare dal paesaggio.