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FORMULA 1
Mondiale in difficoltà
Massimo Costa
Poteva mai la F.1 non seguire le mode in arrivo
dalla produzione delle vetture stradali?
L’ibrido, l’elettrico? C’è chi dice che non se ne
poteva fare a meno, noi pensiamo che par-
lando di corse, precisamente della massima
espressione del motorsport, se ne poteva
fare tranquillamente a meno. Per seguire la
via ecologica vi sono categorie apposite
dove fare ricerca, come l’Endurance ed ora
la Formula E, che appassionano una deter-
minata nicchia di persone. La F.1 doveva ri-
manere se stessa e di tutti. Il rumore più
potente e aggressivo mai sentito, come of-
frivano i V8 aspirati; una ricerca tecnologica
avvincente, ma non esasperata e costosa
come è divenuta ora, e che non andasse a
discapito dell’uomo. Perché la F.1, checché
ne dicano, è fatta di piloti in carne e ossa e
non di Ers, Kers, turbo e varie diavolerie che
esaltano soltanto un manipolo di ingegneri
lontano dalla realtà, ma che finiscono per de-
terminare i risultati deprimendo l’uomo.