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20 Gen [16:23]

La Ducati si presenta
Con Lorenzo per vincere

Massimo Costa

Il tempo delle mezze misure si è concluso. La Ducati lancia la sfida ai colossi giapponesi Honda e Yamaha e per riuscirci ha strappato a quest'ultima il cinque volte iridato Jorge Lorenzo per affiancarlo ad Andrea Dovizioso, "Per fare capire che la mentalità è cambiata e che abbiamo un unico obiettivo: vincere il mondiale". Così Gigi Dall'Igna, l'ingegnere che ha firmato la nuovissima Ducati Desmosedici GP17 seguito in scia dall'amministratore delegato Claudio Domenicali: "Il reparto corse ha tutte le risorse necessarie per puntare al mondiale, non abbiamo debiti, ma cassa, siamo in salute".

Che qualcosa è cambiato in casa Ducati lo si è già visto a Valencia quando ha subito debuttato, dopo la disputa dell'ultimo Gran Premio stagionale, la nuovo moto. Cosa mai vista nel team bolognese. Poi, il gran lavoro che aspetta i collaudatori Casey Stoner e Michele Pirro i quali affiancheranno Lorenzo e Dovizioso. Tutto è stato affinato, compresa l'aerodinamica e il motore che non sono mai stati i punti deboli della Ducati.

Lorenzo, abituati ai freddi rituali giapponesi, si è quasi commosso per l'accoglienza ricevuta in casa Ducati: "Non me l'aspettavo, ho trovato grande amore e passione, e capisco il senso della frase benvenuto in famiglia. Non mi aspettavo un affetto così dirompente dai dipendenti dell'azienda. Penso che abbiamo il talento e il metodo, oltre che la fantasia, per migliorarci e se tutto andrà bene lotteremo per il risultato che tutti sogniamo. La nuova Ducati che ho provato a Valencia mi ha sorpreso per stabilità e guidabilità, non è nervosa come temevo in quanto a potenza, che è tanta. Dopo nove anni di Yamaha, quando ho messo la quinta e la sesta l'accelerazione è stata uno shock, spettacolare. A Losail, Mugello e Spielberg avremo un potenziale tremendo, ma dovremo averlo anche sugli altri circuiti per puntare al mondiale".

Dovizioso non è da meno: "E' importante partire con ambizioni elevate sennò non si va da nessuna parte in uno sport così competitivo. Per arrivare costantemente al top bisogna non trascurare ogni minimo dettaglio, e questa è la cosa più difficile perché quello può fare la differenza. In questi anni siamo cresciuti tanto, all'inizio prendavamo 40 secondi in gara, da qualche tempo siamo spesso in lizza per podi e vittoria. Quest'anno speriamo di compiere quel passo in più".