Autotecnica Motori Magazine

23 nuti e i progettisti devono limitarsi nella scelta dei materiali impiegati per non superare il limite di spesa imposto dalle federazioni o dagli organizzato- ri dei campionati. Negli ultimi anni però, la nostra clientela è cambiata, abbracciando anche il settore hypercar, e i materiali utilizzati hanno avuto una naturale evoluzione”. Anche dal punto di vista della produzione ci sono stati grossi cambiamenti? “Recentemente abbiamo iniziato a sentire l’esigenza di acquistare una stampante 3D, il cui investimento è in corso di valutazione, così come lo è l’amplia- mento del reparto nei prossimi anni. Io ed alcuni colleghi abbiamo partecipato ad una fiera di settore nel febbraio di quest’anno, con l’intento di indivi- duare quale tipologia di stampante potesse essere più affine al nostro utilizzo”. In quale direzione potrebbe espandersi il repar­ to nei prossimi anni? “Come detto, l’espansione è in corso di valutazione. Non nascondo che siamo in fase di trattativa per alcune importanti commesse e, se dovessimo vince- re l’appalto di queste, sicuramente dovrà seguire un ampliamento del reparto. Gli investimenti potreb- bero riguardare ancora tecnologie di fresatura e tornitura a cinque assi continui, i cui prodotti sono molto richiesti sul mercato. Anche da questo punto di vista c’è stata un’evoluzione nel corso degli anni. I progettisti iniziano a concepire i particolari creati in cinque assi, mentre prima la mentalità era differen- te, legata alle macchine tradizionali a due assi e mezzo o tre. Un altro aspetto su cui si può investire è quello di centri di lavoro pallettizzati, che andreb- bero ad aumentare i volumi di produzione in modo esponenziale. Una macchina pallettizzata, infatti, potrebbe sfruttare quelle ore di lavoro non presi- diate dall’utente che è presente in officina per otto ore al giorno. Sfruttando la notte aumenterebbero notevolmente i volumi di lavoro. Infine, credo che in un futuro prossimo continuerà a crescere la colla- borazione tra i tre reparti di produzione del gruppo composto da Tatuus, Autotecnica Motori e Breda Racing. Quello che sta accadendo tra le tre aziende è un importante scambio di informazioni e compe- tenze, che sta portando reciprocamente enormi benefici”.

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