Page 10 - Dallara_ITA

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“La nuova F.3 nasce
da una grande
operazione in galleria
del vento, ma anche
da un ripensamento
profondo di alcune
parti della meccanica”
Jos Claes, il 2012 sarà un anno
importante e delicato per la F.3, con il
debutto della nuova vettura. Cosa si
aspetta dalla prossima stagione?
“E’ ancora presto per avere un quadro
completo dei campionati, non solo di
F.3 ma anche di Auto Gp, Gp3, World
Series. In questo periodo tutti i team
stanno contattando i piloti. La crisi
economica, non nascondiamocelo, sta
toccando anche il motorsport, persino
la F.1 dove almeno un terzo dei piloti
porta in dote degli sponsor. Ci
attendono 12 mesi non facili, ma questo
è un mondo che più di altri sa reagire
bene e in fretta alle nuove condizioni
del mercato, quindi resto fiducioso: la
passione per i motori sa trovare sempre
nuovi alimenti”.
Segnali positivi possono arrivare
anche dai nuovi mercati?
“Sicuramente. In Brasile la situazione è
molto migliorata, da anni le nostre
macchine lì corrono in un campionato
tipo F.3. La Russia sta proponendo
nuovi piloti, la Cina crea ricchezza.
Spazio per l’automobilismo ce ne sarà
anche in futuro. Dallara è da sempre
interessata ai nuovi mercati, come ci
interessa la tecnologia di domani ci
interessa anche il mercato di domani.
Già sei o sette anni fa compiemmo delle
ricerche in Cina, mentre in India e in
Medio Oriente siamo vicini a
raggiungere traguardi concreti.
Soprattutto un paese così grande come
l’India che entra in maniera così
importante nel motorsport trasmette
grande fiducia”.
Quello indiano è un mercato
importante che ha reagito bene anche
all’arrivo della F.1…
“Sì, e mentre in Cina per la F.1 faticano
ancora a riempire il circuito, in India è
andato tutto esaurito. E il pubblico ha
pagato il biglietto. Ciò è dovuto anche
alla storia del Paese. L’eredità
britannica ha favorito la diffusione e
l’uso corrente della lingua inglese, che
insieme al fuso orario non troppo
distante dal nostro rende più facile,
rispetto alla Cina, gli scambi con
l’Europa”.
Parliamo della nuova F.3 Dallara per il
2012: qual è il concetto che ha guidato
la sua realizzazione?
“La nuova F.3 nasce da una grande
operazione in galleria del vento, ma
anche da un ripensamento profondo di
alcune parti della meccanica: la
sospensione anteriore è completamente
nuova, quella posteriore è stata rivista
in tutti i dettagli per renderla più rigida
e adeguata alle prestazioni. Il nuovo
regolamento relativo alla carrozzeria ha
modificato molto anche il look della
vettura, che oggi è quello, potremmo
dire così, di una “piccola F.1”. Avrebbe
dovuto disporre anche di un motore più
potente, ma questa novità è stata
posticipata di un anno”.
Il grande utilizzo della galleria del
vento a cosa è dovuto?
“Dallara non voleva correre il rischio di
essere sorpassata dalla concorrenza. Per
il momento a quanto pare non ci sono
altre vetture pronte per la F.3, ma
questo non cambia la nostra
impostazione. La F.3 è un ambito in cui
può sempre accadere di dover affrontare
la concorrenza. La Lola, ad esempio, ha
annunciato una sua vettura per il
2013”.
Si parlava prima di congiuntura
economica. La nuova Dallara sarà
anche meno costosa da gestire?
“Sì, ed è un dato che deriva dal
regolamento. Noi abbiamo sostenuto
questa impostazione. La nuova
macchina costerà di meno soprattutto
in manutenzione. Consideriamo che il
budget complessivo per un anno in F.3 è
di circa 500 mila euro. Se calcoliamo
che una macchina possa correre per
tutti i quattro anni previsti, quindi con
un budget complessivo di 2 milioni di
euro, vediamo che la vettura, che costa
poco meno 100 mila euro, incide
appena per il 5 per cento. E alla fine
vale ancora almeno la metà di quando
era nuova, quindi il suo vero costo
incide per il 2,5 per cento del totale. E’
importante quindi che più che il costo
Jos Claes
Project Manager Dallara
per la F.3