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della vettura in sé, sia la gestione a costare
meno. Inoltre l’anno prossimo con l’arrivo
dei nuovi propulsori il costo di gestione
sarà dimezzato. Con freni, carrozzeria e
cambio più semplici da gestire la gestione
della macchina nuova sarà decisamente
inferiore”.
La F.3 conserverà anche in futuro la sua
caratteristica di “regina” fra le categorie
addestrative?
“Noi crediamo fortemente nel futuro della
F.3. Perché la F.3, grazie al regolamento, è
superiore a tante altre. Ha un peso molto
contenuto, circa 550 kg compreso il pilota,
e un motore che dispone di tanta coppia a
basso regime. Da 0 a 100 km/h una F.3
accelera quasi come un a F.1, con pochi
decimi di differenza, e in curva - grazie al
tanto carico aerodinamico concesso dal
regolamento e alla competizione fra
gommisti che li spinge a fornire al meglio
la F.3 - può vantare prestazioni altissime.
Si parla di oltre 3G di accelerazione
laterale. La F.1 ha potenza e prestazioni
superiori, ma si pone sulla stessa linea
della F.3. La potenza, per chi ha il talento
necessario ad aspirare alla F.1, è qualcosa
che può impressionare per due giri: già al
quarto il pilota pensa fra di sé: “be’,
avrebbe potuto avere anche 100 cavalli in
più…”. Il pilota di talento, insomma, si
abitua in fretta alla potenza, se ha
imparato ad andare veloce in curva in F.3”.
Chi sono i piloti di F.3 che l’hanno
impressionata di più nella scorsa
stagione?
“Sicuramente Valtteri Bottas, il nuovo
campione di GP3, che in F.3 quest’anno ha
corso poco ma che ha sempre dato grande
dimostrazioni. E poi i campioni delle varie
categorie: Roberto Mehri, Felipe Nasr, Yuhi
Sekiguchi in Giappone. Sono ottimi piloti.
La tradizione continua: in F.3 nascono
sempre grandi campioni”.
Stefano Semeraro
Valtteri Bottas
pilota finlandese
emergente
Roberto Mehri