Page 13 - Dallara Magazine

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Avete trovato collaborazione nelle
amministrazioni locali?
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Il Comune di Varano De’ Melegari, ha
dimostrato un grande spirito di
collaborazione, in particolare nella figura del
Sindaco Luigi Bassi, nonché dei Consiglieri
Claudio Filippini (Pubblica Istruzione),
Pierantonio Tanzi (Sport/Politiche Giovanili) e
dell’Assessore Alfonso Merosini (Servizi sociali),
che fino dalla fase progettuale hanno
supportato ed agevolato tale iniziativa».
Crede sia un progetto che può servire da
modello per altre aziende?
«
Al momento ci sono tante aziende che si
stanno impegnando sul tema della
conciliazione. Sono convinto che ciò sia
importante, in particolare se si vuole agire nei
confronti del lavoratore in un'ottica di global
compensation, con la finalità di aggiungere
componenti intangibili, non materiali, a
quelli tradizionali materiali, sia di natura
monetaria, sia fisica. Questo consente di
utilizzare più leve per la gestione e lo sviluppo
del personale (Ambiente di lavoro,
Compensation, Conciliazione vita-lavoro,
Responsabilità Sociale di Impresa)».
Oggi in Italia si parla molto di mercato del
lavoro, azienda, produttività. Perché
un’azienda deve investire su questo tipo di
tematiche?
«
Sono temi strettamente interconnessi,
che hanno un impatto diretto sui sistemi
territoriali e sul tenore di vita delle persone.
In un mondo globalizzato, realtà come quella
italiana, o quella europea, non potendo
competere con altri Paesi emergenti su un
basso costo del lavoro, o su economie di scala,
per essere competitive devono offrire prodotti
e/o servizi ad alto valore aggiunto e
migliorare costantemente la propria
produttività per avere aziende sane che
possano continuare ad operare nei mercati.
Questo presuppone una costante innovazione
di prodotto e di processo. Chi è il soggetto di
tale innovazione? La risorsa uomo!
L'uomo, però, per essere una risorsa "chiave",
deve essere un protagonista "specializzato",
in un mercato del lavoro che sia al passo
con l'attuale contesto, che valorizzi posti
di lavoro caratterizzati da un alto livello di
competenza, che a loro volta generano
occupazione nelle fasce retributive più elevate
e creano prosperità nel territorio.
La politica di creare "posti di lavoro"
(
generici), con personale poco qualificato,
per aziende caratterizzate da un basso
livello di produttività, crea un benessere
economico effimero e placa le tensioni
sociali solo nel breve termine.
Pertanto, sono convinto che i governi, le
realtà imprenditoriali e le parti sociali
dovrebbero ragionare su questi temi,
pensando a politiche di lungo termine
cercando di trovare un superamento, o
quantomeno una sintesi, tra la necessità
presente di ottenere consenso ed il valore
superiore della prosperità futura. Ed in questo
senso, mi pare che il nostro attuale esecutivo
stia togliendo a molti l'imbarazzo di porsi
tali interrogativi».