Page 3 - Dallara Magazine

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Sam Garrett qual è la sua posizione e il
suo ruolo alla Dallara?
«
Per quattordici anni, dal 1997 al 2011,
sono stato un collaboratore esterno della
Dallara, agendo come rappresentante
tecnico negli States dell’azienda e
mantenendo quotidianamente i contatti
con la IndyCar e i team. All’inizio dello
scorso anno sono diventato il primo
dipendente della nuova azienda
americana, la Dallara LLC. La mia
qualifica attuale è di responsable della
qualità e dei rapporti tecnici (Quality
Control Leader and Technical Liaison
Leader). Ho mantenuto il mio ruolo di
responsabile dei rapporti con i team,
aggiungendo quello di supervisore del
reparto Controllo Qualità per le operazioni
negli Stati Uniti».
Qual è la parte più difficile nel suo lavoro?
Ci può raccontare un caso difficile che ha
dovuto affrontare?
«
La parte più difficile per me è quella
politica, inerente al fatto di essere il solo
fornitore di telai. Da ingegnere, per me non
è difficile identificare un problema con
qualche componente tecnico e risolverlo,
ma avere a che fare con gli interessi
contrapposti dei team è veramente
impegnativo. Quando fornisci telai
in una serie dove hai dei
concorrenti l’obiettivo è semplice: ottenere
la macchina più veloce possibile. Ma
quando sei l’unico fornitore le cose si
complicano. L’essenziale, dal punto di vista
della serie, è che forniamo gli stessi telai,
ricambi e servizi di qualità a tutti i team.
In realtà, però, ciò che i team davvero
vogliono è una vettura che sia tagliata sulle
loro esigenze particolari, e la possibilità di
modificarla a piacimento. Consideriamo ad
esempio ciò che avviene con la nuova
Indycar. La IndyCar, raccogliendo
suggerimenti da parte dei team e dei fan,
ha individuato l’idea base del telaio e le
opzioni per il kit di sviluppo. Dallara ha
recepito il tipo di design e ha consegnato in
tempo le macchine, al prezzo convenuto.
La vettura, fin dal primo giorno, ha girato
senza nessun rilevante problema
meccanico. E tutti hanno riconosciuto che
le gare sono fra le più interessanti degli
ultimi anni. Eppure ci sono team che
sostengono come mai in precedenza di
essere stati svantaggiati senza motivo dai
nuovi regolamenti... Tentare di
bilanciare queste
diverse e
contrastanti
richieste è di gran lunga l’aspetto più
stressante del lavoro».
Guardando all’Italia dagli States: qual è
secondo lei il punto forte della Dallara
come produttore di telai da corsa a livello
mondiale?
«
La vasta gamma di progetti della Dallara,
in così tante categorie in tutto il mondo, e
una forte partnership con i più grandi
costruttori nella progettazione e nello
sviluppo di vetture stradali ad altissime
prestazioni garantiscono all’azienda
l’esperienza e il bagaglio di conoscenze
necessario ad
affrontare qualsiasi
sfida.