Page 21 - Dallara Magazine

21
GUIDA
TOTALE
U
NA APPROFONDITA
SESSIONE
AL SIMULATORE
D
ALLARA CON L
INGEGNER
A
LESSANDRO
M
ORONI
,
PER CAPIRNE TUTTI I SEGRETI E LE POSSIBILI APPLICAZIONI
.
U
NO STRUMENTO
DALLE MOLTEPLICI CAPACITÀ
,
PERFETTO PER TESTARE VETTURE
,
PISTE
,
SETTAGGI E
PILOTI
CON UNA FEDELTÀ IMPRESSIONANTE AI RISULTATI REALI
,
E CHE CONSENTE DI RISPARMIARE
SIA TEMPO SIA DENARO
.
D
ALL
ESPERIENZA A
V
ARANO SI SONO DETTI ENTUSIASTI MOLTI DEI PIÙ
FORTI DRIVER MONDIALI
,
MA C
È ANCHE CHI È USCITO SCONFITTO DAI TECNICI
D
ALLARA
Ingegner Moroni, il simulatore Dallara è ormai un
cult” per team e piloti italiani. Ci vuole ricordare in
sintesi su che tipo di tecnologia è basato?
«
L’idea di base era di avere un banco prova che fosse in
grado di replicare la prestazione della macchina, o
meglio l’effetto sul pilota della prestazione della
macchina. Un banco prova realistico nell’indurre nel
pilota le sensazioni di guida. Il pilota deve essere
obbligato a guidarlo come guiderebbe la macchina, è lì
la chiave. In altre parole: a fronte di una sbandata
deve trovarsi a fare quello che farebbe in pista. Il
modello di calcolo della macchina fornirà così le
risposte che avrà la macchina vera in pista. Altrimenti,
se un pilota semplicemente “videogioca”, può a sua
volta fornire al modello della vettura un input che non
è rappresentativo della realtà. E’ tutto lì il valore
ingegneristico di un simulatore”.
Un tipo di effetto-realtà che si ottiene attraverso
modelli matematici?
«
Si ottiene con l’unione di due cose. Modelli matematici
altamente dettagliati e rappresentativi di come sono
fatte la macchina, la strada, le gomme, uniti a
sollecitazioni dinamiche che facciano in modo che il
pilota all’interno del simulatore percepisca questi
dettagli: se la macchina è sovrasterzante, se la strada è
liscia, se l’aerodinamica che hai modellato per due
configurazioni d’ala diversa si comporta in effetti in
maniera diversa. Se manca una di queste due
componenti il simulatore può essere comunque utile
per altri scopi - ad esempio per imparare come sono
fatte le piste, la sequenza di curve, quale è la marcia
da usare - ma non per allenarsi al pilotaggio a 360
gradi».
Che tipo di test si possono effettuare al simulatore?
«
Il pilota può sperimentare in anteprima quello che si
troverà a fare in pista, cosa utilissima specie per i
campionati che prevedono prove libere limitatissime.
Può testare tutta una serie di situazioni come la
partenza, il bagnato, le condizioni del vento, la
macchina usurata, situazioni che possono verificarsi.
Inoltre anche i tecnici posso ricavare utili indicazioni
dal comportamento della macchina. Insomma, è una
telemetria infinita che descrive il comportamento della
macchina. Con un piano di prove adeguatamente ricco
di test si ottengono risposte che permettono di arrivare
in pista con un 80% del lavoro già avviato».