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Simulatore
In questo modo è possibile anche
analizzare lo stile di guida di un pilota?
Decisamente sì. In pista quando confronti
due piloti diversi non hai mai una
fotografia chiara, perché la macchina può
essere diversa, le condizioni della pista
possono variare di momento in momento:
al simulatore tutto questo è possibile
isolarlo, variando un parametro solo alla
volta. Si ha la certezza di avere sempre la
stessa macchina, la stessa pista. E’ lo
strumento perfetto per confrontare due
piloti diversi».
Esistono valutazioni oggettive della fedeltà
dei risultati ottenuti al simulatore rispetto
all’esperienza in pista?
«
Più che un numero indicativo della
vicinanza del dato simulato a quello reale,
è più indicativo capire che tipi di test
conduciamo noi tecnici Dallara o
l’ingegnere che accompagna il pilota a una
sessione. Si arriva a fare delle prove in cui
viene variato un angolo ruota di un decimo
di grado, o un altro parametro di assetto
magari di un millimetro: ciò dà un’idea di
quanto sia accurata la simulazione. In un
video gioco non si ha certo la pretesa di
cambiare un millimetro di convergenza e
osservare una differenza nei risultati».
Sarà mai possibile sostituire il lavoro in
pista con quello al simulatore?
«
No, la sostituzione al 100% non sarà
possibile. Perché al simulatore è possibile
sostenere tutti i test che si vogliono, ma
non si riuscirà mai a coprire la variabilità a
cui ti obbliga il meteo di quel preciso giorno
dell’anno, di quella particolare condizione
della pista. Il simulatore permette di
verificare una serie di combinazioni che
possono portare a un 80-85% di messa a
punto dell’insieme macchina-pilota. E il
vantaggio di simulatore come quello
Dallara è che non si tratta di calcoli e
basta, ma di calcoli verificati in tempo reale
insieme con il pilota. Ma non sarà mai
possibile sostituire la percentuale di
incertezza dovuta dalla singolarità del
giorno».
Computer, galleria del vento, simulatore:
come si articolano questi tre momenti?
«
Il simulatore, in un’azienda come la
Dallara, rappresenta in effetti il collettore
delle informazioni di tutti gli altri reparti.
Obbliga e favorisce le interazioni tra reparti
diversi. Dato che occorre comporre un
modello che sia rappresentativo della
macchina intera, tutte i settori che si
occupano di fornire una certa caratteristica
alla macchina - la progettazione delle
sospensioni, il calcolo al computer della
prestazione aerodinamica, la misura di
galleria del vento… – devono alimentare il
modello veicolo che fa muovere il
simulatore. Il simulatore è speculare alla
macchina reale: tutti i diversi settori
lavorano per il simulatore, così come
lavorano per la macchina finale, e così
come il simulatore, a sua volta, lavora per
tutti i diversi settori perché è in grado di
valutare, insieme alla prestazione del
pilota, quanto è buona una soluzione
aerodinamica o quanto affidabile una
sospensione progettata in un certo modo».
Quante ore viene utilizzato al mese?
Quante persone sono necessarie per farlo
funzionare?
«
Dallara divide l’uso del simulatore tra l’uso
interno per il miglioramento dei nostri
progetti, delle nostre macchine presenti e
future, e quello per clienti esterni. Adesso ad
esempio lo stiamo utilizzando per impostare
e sviluppare, prima ancora che esista il
prototipo reale, la Super Formula per il