Page 10 - Dallara Magazine

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USA
Quali sono gli aspetti della proposta
Dallara che hanno riscosso maggior
successo presso gli americani?
«
Sì è ulteriormente accorciata la catena dei
contatti fra team e azienda, e questo
sicuramente è stato apprezzato. Dallara
Usa è ormai una realtà consolidata, con un
ufficio tecnico e uno commerciale, in
questo modo i team possono avere risposte
immediate. E’ stato molto gradito il
miglioramento del customer-service, fra
l’altro è stata intensificata la produzione
dei pezzi di ricambio. E’ un aspetto
importante, perché Dallara in Europa
lavora sempre tramite distributori con le
categorie cui fornisce telai e assistenza, qui
invece siamo a contatto diretto con tutti i
team che vengono a comprare i pezzi da
noi o a chiedere informazioni tecniche.
Siamo molto esposti sul campo, insomma,
ed è una fattore molto importante e
apprezzato negli States. La macchina
inoltre si è rivelata un successo non solo
come spettacolarità in pista, ma anche
come affidabilità. E una monoposto molto
robusta: già dall’inizio del progetto
avevamo previsto che avrebbe fatto
risparmiare i team, perché ci sarebbe stata
meno manutenzione da fare, meno pezzi
da cambiare, e siamo stati di parola. In
questo senso per noi c’è stato un calo del
business dei pezzi di ricambio, ma questo è
un vantaggio per i team e una
dimostrazione di quanto sia reale la nostra
politica di contenimento dei costi».
Il museo è stato inaugurato con successo.
Qual è stato il gradimento dei visitatori?
«
Siamo ancora abbastanza lontani dai
numeri di presenze che avevamo previsto,
ma anche per via di fattori tecnici, che non
erano stati presi in considerazioni, che
hanno giocato in maniera sfavorevole. Il
museo infatti sorge in un quartiere soggetto
ad una intensa opera di riconversione
urbana, e i continui lavori in corso, le strade
chiuse, ci hanno un po’ penalizzati
limitando il flusso del traffico, anche se ora
le cose stanno tornando alla normalità.
L’idea di aprire una zona interattiva si è
comunque dimostrata molto azzeccata. E’
Qui a fianco una
immagine del
Museo Dallara
a Indianapolis.
Sotto, l’ingresso
del complesso.
Nella pagina
a fianco una vista
della zona
di produzione