Page 18 - Dallara Magazine

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Trevor Carlin
T
itolare di un team che gareggia in
cinque campionati diversi (GP2,
F.Renault 3.5, GP3, F.3 Euroseries e
British), Trevor Carlin è uno dei più grossi
utilizzatori di vetture Dallara nel mondo del
motorsport. Un rapporto, quello del team
manager britannico con l'azienda di
Varano, che risale al 1993 e che Carlin ha
ripercorso con noi.
«
Dopo 20 anni
-
inizia
sorridendo Carlin -
il mio rapporto con
l'ingegner Dallara è come quello che si
potrebbe avere per un padre, nel senso di
una persona verso cui provi grandissima
stima e rispetto. Non è un caso che, nel corso
degli anni, noi si sia diventati probabilmente
il maggiore cliente tra quelli che Dallara ha
nel mondo delle corse. Dal 1996, anno in cui
ho fondato il mio team, abbiamo acquistato
dall'Ing. Giampaolo una quarantina di
vetture, e in questo momento nella nostra
factory ce ne sono circa venti
».
Qual è il suo primo ricordo legato alla
Dallara?
«
Era il 1992, a quei tempi lavoravo con la
Bowman Racing, e un amico di cui mi fidavo
mi consigliò di fare un viaggio in Italia per
andare a dare un'occhiata alla nuova
Dallara per la stagione '93. Mandai un fax
per prendere appuntamento con l'Ingegnere e
qualche giorno dopo partii alla volta di
Varano. Ho un bel ricordo di quella giornata,
principalmente perché Giampaolo mi dedicò
moltissimo tempo. Alla Bowman correvamo,
con discreti risultati, nella F.3 inglese con
una vettura progettata da noi e così a quella
riunione portai una grossa foto incorniciata,
per chiedere a Dallara cosa pensasse della
nostra monoposto. Discutemmo a lungo su
dove il team avrebbe dovuto intervenire e poi
mi portò a vedere la macchina che stava
preparando per il 1993. Come vidi la F393
capii immediatamente che era una vettura di
un livello superiore, non solo rispetto alla
nostra Bowman, ma anche rispetto a tutte le
altre vetture della categoria
».
Quindi quando la portaste in gara?
«
Giampaolo promise addirittura di aiutarci
con un prezzo d'acquisto scontato e un
accordo vantaggioso con la Fiat per i motori,
ma solo nel caso in cui avessimo avuto al
volante un pilota di alto livello. Volevo Steve
Robertson, ma non fu possibile e il progetto
sfumò. Per me, però, significò rimandare solo
di pochi mesi: nel 1993 infatti, passai alla
West Surrey Racing e dissi immediatamente a
Dick Bennets
(
il proprietario del team, ndr)
che dovevamo abbandonare le Reynard
perché era la Dallara la monoposto vincente.
Lui inizialmente non ne volle sapere, ma in
breve le F393 si dimostrarono assolutamente
superiori, e dalla sede del team partì l'ordine
di acquisto».
Da team manager inglese ha visto Dallara
battere i costruttori britannici e conquistare
il mercato. Quale spiegazione si è dato?
«
Credo sia stata una questione di
lungimiranza. Ai tempi in cui Dallara iniziò
a spingere forte sullo sviluppo della F.3, Lola
e Reynard stavano guadagnando grosse
somme con le vetture di serie maggiori,
principalmente IndyCar e poi F.3000. La F.3
per loro in quel momento era un business
senza grossi margini di guadagno e quindi
non curarono lo sviluppo come dovevano.
Questo, alla lunga, li ha indeboliti anche
negli altri campi, perché un albero non può
sopravvivere senza radici. Questo l'Ing.
Dallara lo ha capito benissimo: ha sempre
curato in modo straordinario le vetture di
F.3, che erano la radice della sua azienda, e
il successo in quel campo gli ha aperto le
porte per aggiudicarsi le forniture dei
monomarca e costruire vetture sempre più
competitive anche nelle categorie superiori.
Ha saputo vedere lontano".
In questo momento tutte le vetture con cui
il suo team gareggia sono costruite da
Dallara: questo facilita il lavoro dello staff
tecnico?
«
D
OPO
20
ANNI IL MIO RAPPORTO CON L
'
INGEGNER
D
ALLARA È COME QUELLO CHE SI
POTREBBE AVERE PER UN PADRE
,
NEL SENSO DI UNA PERSONA VERSO CUI PROVI
GRANDISSIMA STIMA E RISPETTO
.
N
ON È UN CASO CHE
,
NEL CORSO DEGLI ANNI
,
NOI
SI SIA DIVENTATI PROBABILMENTE IL MAGGIORE CLIENTE TRA QUELLI CHE
D
ALLARA HA
NEL MONDO DELLE CORSE
.
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AL
1996,
ANNO IN CUI HO FONDATO IL MIO TEAM
,
ABBIAMO ACQUISTATO DALL
'
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NG
.
G
IAMPAOLO UNA QUARANTINA DI VETTURE
,
E IN
QUESTO MOMENTO NELLA NOSTRA FACTORY CE NE SONO CIRCA VENTI
»