Page 27 - Dallara Magazine

L’
ESEMPIO DI
A
LESSANDRO
Z
ANARDI INSEGNA CHE OGNI DIFFICOLTÀ SI PUÒ TRASFORMARE
IN UNA RISORSA VINCENTE
,
MA IN
D
ALLARA L
IMPEGNO PER L
INTEGRAZIONE
NON SI LIMITA ALLA RICERCA TECNOLOGICA
.
E
CCO TRE STORIE CHE INSEGNANO A CAPIRE
COME PARTENDO DAL FATTORE UMANO E DAL LAVORO COMUNE ANCHE LE SFIDE PIÙ
DIFFICILI POSSONO RAPPRESENTARE UNA SPINTA ALL
INNOVAZIONE E AL PROGRESSO
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NON UN LIMITE
MA UNA RISORSA
L
e straordinarie imprese di
Alessandro Zanardi e in generale il
successo dei Giochi Paralimpici di
Londra della passata stagione hanno
riportato all’attenzione di tutto il mondo
il tema della disabilità. Forse per la
prima volta in maniera così globalizzata
la grande qualità atletica degli atleti
disabili è stata ammirata ed apprezzata
anche da chi è meno attento all’attualità
dello sport. Proprio per il suo ruolo a
fianco di Zanardi la Dallara Automobili è
stata in prima linea in quella
entusiasmante esperienza, e le immagini
della hand-bike realizzata a Varano per
il driver bolognese hanno fatto il giro del
mondo e suscitato grande interesse.
Ma la Dallara è sa sempre attenta ai
temi della disabilità in maniera
completa, a partire dall’aspetto sportivo
non solo di vertice, ma disponibile per
chiunque – per arrivare a quello legato
al mondo del lavoro, attraverso lo studio
e la realizzazione di progetti che
sappiano coniugare tecnologia raffinata,
ricerca dei materiali, sensibilità sociale e
attenzione alle dinamiche
dell’organizzazione aziendale. La
pluriennale esperienza a fianco di
Handimatica, la rassegna dedicata alle
tecnologie applicate alla disabilità
organizzata all’Istituto Tecnico
Professionale Aldini-Valeriani di
Bologna, dove lo scorso autunno è stata
illustrata ne dettagli l’avventura
londinese di Zanardi, è la testimonianza
di questo impegno, che a Varano è
costante e diffuso.
In questo speciale abbiamo quindi
pensato di offrirne una panoramica
attraverso tre storie, tre esempi di come
la disabilità oggi sia da considerare
soprattutto una risorsa, un progetto a
tutto campo su cui la società e il mondo
dell’industria e della produzione sono
chiamate ad investire.
La prima storia riguarda proprio la
vicenda di Zanardi, che dietro al fatto
puramente agonistico nasconde una
lunga ed intrigante collaborazione che
ha portato alla realizzazione della hand-
bike ad alte prestazioni che Dallara
mette da tempo a disposizione di tutti
gli atleti che intendano farne uso. Ed è
l’ingegner Dialma Zinelli, l’uomo che ha
coordinato il progetto hand-bike, a
rivelarcene le caratteristiche, i segreti, le
possibilità di utlizzo in una interessante
intervista.
Sulla scia dell’epopea di Zanardi c’è poi
un nuovo progetto intrapreso dalla
Dallara, e che prevede la realizzazione di
una sedia a rotelle appositamente
modificata per un altro atleta, anche lui
di nome Alessandro, ovvero lo specialista
del getto del peso Alessandro Straser,
atleta del Cus Parma tre volte medaglia
d’argento ai campionati Fispes di
Ancona del 2012. A lavorare al suo
fianco, per realizzare uno strumento
sempre più adatto alle sue esigenze è
Francesco Savi, ingegnere del reparto
Ricerca & Sviluppo della Dallara, a sua
volta impegnato come atleta nel getto
del peso e quindi in possesso di una
sensibilità particolare per le
problematiche tecniche connesse al
progetto. Ed è proprio interpellando
l’ingegner Savi che abbiamo scoperto
come si sta sviluppando questa
collaborazione.
Ma come si diceva il valore, non solo
umano ma anche produttivo della
disabilità si articola in campi ben diversi
da quello sportivo, e ancora una volta
Dallara può testimoniare l’efficacia di
ogni impegno rivolto ad agevolare,
esaltare, e integrare al meglio
nell’organismo sociale e produttivo della
factory le risorse dei dipendenti colpiti
da disabilità. A parlarci in prima persona
della sua esperienza è Gianluca Molardi,
ingegnere della Dallara per cui è stata
realizzata una postazione di telelavoro
completa di piedistallo e software per il
riconoscimento facciale che gli consente
di sfruttare al meglio i programmi di
scrittura e disegno CAD.
Insieme a lui Filippo Di Gregorio,
responsabile del personale, e Fabrizio
Arbucci, responsabile ICT, ci spiegano le
ricadute positive di questa esperienza,
sia in termini di dinamica dei rapporti
umani all’interno dell’azienda, sia sotto
il profilo dell’innovazione nel campo
della progettazione al computer di
questo tipo di tecnologie. Tre storie
diverse, ma che come proprio Zanardi ci
ricorda sempre ci aiutano a partire dai
sogni e dalla concretezza necessaria a
trasformarli in realtà per fare della
nostra vita, e del nostro lavoro, una
avventura ogni giorno più ricca ed
entusiasmante.