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3 La Tatuus che verrà Nonostante gli ostacoli su scala globale, il marchio italiano archivia un 2021 ricco di significati: è stato un anno di ripartenze, di nuovi accordi e che getta le basi per una ulteriore crescita dell’azienda, come racconta l’amministratore delegato Giovanni Delfino L'intervista/Giovanni Delfino by Jacopo Rubino D evo ammetterlo: ogni volta rischio di dimenticare qualcosa, quando parlo dei nostri impegni e delle nostre forniture. Questo dà l'idea del mercato di cui godiamo oggi, e di quanto possiamo essere contenti". Nella consueta intervista di fine stagione con l'amministratore delegato Giovanni Delfino, questo passaggio è forse il più esplicativo della crescita di Tatuus. Nel 2021 il costruttore lombardo ha tenuto saldi i legami esistenti, ma ha anche avviato nuove partnership, viaggiando su due fronti: in pista, con il ritorno delle gare verso una maggiore normalità dopo la pandemia Covid‐19, e in sede per il varo della futura Formula 4, prodotto bandiera dell'azienda. Il tutto dovendo comunque superare altri ostacoli esterni e inaspettati, che ancora una volta hanno reso fondamentale l'abilità di operare anche al di fuori della routine, pur di raggiungere i traguardi prefissati.

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