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          - L’annuncio che l’impegno della
        
      
      
        
          Peugeot Italia sarebbe continuato è
        
      
      
        
          tardato ad arrivare. Davvero il cam-
        
      
      
        
          pionato italiano ha rischiato di per-
        
      
      
        
          dere il Leone Rampante?
        
      
      
        “Sì, a un certo punto ho pensato al peggio:
      
      
        a fine ottobre tutto pareva fatto, ma i gior-
      
      
        ni passavano e l’annuncio ufficiale non
      
      
        arrivava… Di scontato, in momenti come
      
      
        questi non c’è niente e lo conferma la deci-
      
      
        sione della casa-madre di sospendere il
      
      
        programma endurance quando i piloti sta-
      
      
        vano per volare a Daytona”.
      
      
        
          - Archiviati i dubbi e le paure, adesso
        
      
      
        
          ti aspetta un altro campionato da vin-
        
      
      
        
          cere a mani basse.
        
      
      
        “A parte che resto sempre dell’idea che nel-
      
      
        le corse non c’è mai niente di scontato,
      
      
        qualcosa si sta muovendo. Intanto, è certa
      
      
        la presenza di Umberto Scandola con una
      
      
        Fabia e non ho dubbi che sarà un avversa-
      
      
        rio molto pericoloso: la vettura è molto
      
      
        buona, lui è molto bravo e alle sue doti
      
      
        naturali ora può aggiungere una certa espe-
      
      
        rienza nell’italiano. Per quel che mi riguar-
      
      
        da, posso comunque dire che ho tutto per
      
      
        far bene: la squadra è collaudatissima, gli
      
      
        pneumatici Pirelli sono una garanzia e la
      
      
        207 è ancora migliorata. Certo, resta da
      
      
        verificare quanto sia progredita la concor-
      
      
        renza, ma il nostro “pacchetto” èmolto vali-
      
      
        do”.
      
      
        
          - In cosa èmigliorata la 207 dopo l’ul-
        
      
      
        
          tima cura?
        
      
      
        “Ora, da quel che ho potuto vedere, è più
      
      
        “piatta” e di conseguenza ha guadagnato
      
      
        stabilità nel veloce. Per il resto, i nuovi
      
      
        ammortizzatori per la terra garantiranno,
      
      
        forse, un aumento delle prestazioni e una
      
      
        maggior resistenza all’affaticamento. In
      
      
        sostanza, si può affermare che a Velizy han-
      
      
        no una volta ancora lavorato bene, interve-
      
      
        nendo anche sui freni che peraltro non ci
      
      
        avevano mai dato problemi: poteva capita-
      
      
        re, ma solo alla fine di prove particolarmen-
      
      
        te lunghe e impegnative che verso la fine il
      
      
        pedale si allungasse un po’ e ora non suc-
      
      
        cederà più”.
      
      
        
          - Rispetto al recente passato, il pro-
        
      
      
        
          gramma prevede una gara su terra in
        
      
      
        
          più. Un bene o un male?
        
      
      
        “Un bene! La terra garantisce un supple-
      
      
        mento di spettacolo agli appassionati e una
      
      
        gara in più può fare solo bene alla speciali-
      
      
        tà”. 
      
      
        
          - Dopo le sette vittorie della passata
        
      
      
        
          stagione, davvero non pensi al gran-
        
      
      
        
          de slam?
        
      
      
        “No, non ci penso.  Il 2010 è stato un anno
      
      
        particolare nel corso del quale, per noi, ha
      
      
        girato tutto bene e non solo per una que-
      
      
        stione di fortuna: tutti abbiamo lavorato
      
      
        bene e l’esperienza mia e di Anna ha con-
      
      
        tribuito al risultato. Per questa nuova sfida,
      
      
        il primo e unico nostro obiettivo è conser-
      
      
        vare il titolo e per farlo, occhio e croce,
      
      
        quattro o cinque primi posti dovrebbero
      
      
        bastare. E se riuscirò a ottenerli, sarò con-
      
      
        tentissimo”.