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        INDYCAR
      
      
        ANTEPRIMA ST.PETERSBURG
      
      
        
          Marco Cortesi
        
      
      
        La stagione più attesa della storia IndyCar è pronta a partire. Con una nuova
      
      
        vettura ed il ritorno della competizione tra motoristi, il 2012 della IndyCar
      
      
        Series porterà in pista uno degli schieramenti più competitivi di sempre a St.
      
      
        Petersburg. Il tracciato della Florida, che era di casa per Dan Wheldon, darà
      
      
        la possibilità a tutti di ripartire, di ricostruire una serie che la tragedia di Las
      
      
        Vegas era perfino arrivata a mettere in dubbio. Tra nuovi arrivi, a partire da
      
      
        quello di Rubens Barrichello, alle novità come Josef Newgarden, Simon Page-
      
      
        naud e, da Indy, Luca Filippi si affiancherà uno schieramento di "regular" più
      
      
        o meno esperti che si troveranno ad affrontare una serie di nuove variabili. Un
      
      
        modo per ridurre le distanze insomma, e fare in modo di agganciare i team di
      
      
        Roger Penske e Chip Ganassi. I motori saranno la grande incognita. Nonostan-
      
      
        te i test abbiano sancito una sostanziale parità Honda-Chevrolet, i dati sono
      
      
        da verificare alla prova del nove mentre per Lotus, in ritardo rispetto ai rivali,
      
      
        si attende una difficoltosa marcia di ricongiungimento. Garanzia, per i team
      
      
        motorizzati dal costruttore britannico, la presenza di John Judd come costrut-
      
      
        tore. Dei tre motoristi, due sono al debutto IndyCar, Lotus e Honda: la Ilmor,
      
      
        che fino al 2011 realizzava i propulsori per il colosso giapponese, ora lavora per
      
      
        la casa del cravattino. Certo, le unità montate dalla Honda sono derivate dal
      
      
        V6montato sulle HPD endurance, ed è proprio il fatto di avere un anno di espe-
      
      
        rienza con la stessa tipologia di motore che pesa sull'altro piatto della bilancia.
      
      
        Al via ci saranno ventisei vetture, con obiettivi, storie e prospettive estrema-
      
      
        mente variegate.
      
      
        La scheda della monoposto
      
      
        Dallara DW12
      
      
        Dimensioni: 501x201x113cm
      
      
        Passo: 305cm
      
      
        Peso minimo: 709.9 Kg (Speedway: da definire)
      
      
        Motore 2.2 Litri V6
      
      
        Sovralimentazione: turbo singolo (Honda) 
      
      
        biturbo (Chevrolet e Lotus)
      
      
        Turbocompressori: Borg Warner
      
      
        Potenza: 700cv (Speedway: 550)
      
      
        Freni: In carbonio, pinze Brembo 6 pompanti
      
      
        Sospensioni: push-rod anteriore e posteriore
      
      
        Elettronica dati: Cosworth
      
      
        Elettronica motore: libera
      
      
        Cambio: X-Trac, 6 marce al volante
      
      
        Ed Carpenter