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        MALDONADO
      
      
        fuoco
      
      
        e fiamme
      
      
        
          Stefano Semeraro
        
      
      
        
          «Pastor è veloce e non commette
        
      
      
        
          errori». Il sigillo sulla vittoria ha
        
      
      
        
          l’impronta solo apparentemente
        
      
      
        
          gracile di sir Frank Williams. Il
        
      
      
        
          monumento filiforme, ma solidis-
        
      
      
        
          simo del paddock, l’uomo che alla
        
      
      
        
          resurrezione della scuderia ci ha
        
      
      
        
          sempre creduto, anche quando nei
        
      
      
        
          mesi scorsi il vecchio blasone di
        
      
      
        
          Grove veniva guardato con un
        
      
      
        
          misto di ironia e distacco. Prima la
        
      
      
        
          rottura con la BMW, poi la crisi
        
      
      
        
          economica che aveva picchiato
        
      
      
        
          duro sulle casse, infine l’addio a
        
      
      
        
          Rubens Barrichello e l’ingaggio di
        
      
      
        
          Bruno Senna e Pastor Maldonado,
        
      
      
        
          due piloti – si è detto anche a ragio-
        
      
      
        
          ne - assunti più per il loro valore di
        
      
      
        
          marketing che per il talento. La
        
      
      
        
          Williams pareva ormai una grande
        
      
      
        
          decaduta, destinata a consumarsi
        
      
      
        
          sempre più in un Circus dominato
        
      
      
        
          dalle grandi Case. Un destino che
        
      
      
        
          non è ancora scongiurato, ma che
        
      
      
        
          sir Frank ha saputo perlomeno
        
      
      
        
          scacciare, allontanare, ristruttu-
        
      
      
        
          rando con il polso fermo che lo ha
        
      
      
        
          sempre contraddistinto. Via
        
      
      
        
          Patrick Head, il socio di sempre,
        
      
      
        
          via Adam Parr, l’uomo che era sta-
        
      
      
        
          to scelto per rilanciare finanziaria-
        
      
      
        
          mente il gruppo, anche lui si è
        
      
      
        
          ridotto le mansioni lasciando il
        
      
      
        
          posto in consiglio di amministra-
        
      
      
        
          zione alla figlia. Razionalizzazio-
        
      
      
        
          ne, ristrutturazione, nuova linfa
        
      
      
        
          nel reparto progettazione . Al
        
      
      
        
          posto di SamMichael, in carica dal
        
      
      
        
          2004 (e che ha pagato anche colpe
        
      
      
        
          non sue) è arrivato Mike Cou-
        
      
      
        
          ghlan, il discusso artefice della
        
      
      
        
          spy-story Ferrari-McLaren. La
        
      
      
        
          ritrovata partnership con la
        
      
      
        
          Renault ha dato nuova spinta al
        
      
      
        
          progetto. La vittoria di Barcellona,
        
      
      
        
          la prima dal 2004 della Williams,
        
      
      
        
          è figlia sia della visione del fonda-
        
      
      
        
          tore sia di coincidenze favorevoli,
        
      
      
        
          di un mondiale sempre più balza-
        
      
      
        
          no, ma non può non far piacere a
        
      
      
        
          chi ama e segue da tempo la
        
      
      
        
          F.1.non si nasconda un bluff.