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        SERVE UN TIMONIERE
      
      
        CHE ORA NON C’È
      
      
        Per decidere su queste faccende però, serve un timo-
      
      
        niere autorevole che sappia, se nonmettere d’accordo
      
      
        tutti – impresa impossibile… – almeno avere l’auto-
      
      
        revolezza necessaria a far digerire a tutti un program-
      
      
        ma comune. Ecclestone ormai è troppo anziano per
      
      
        svolgerequesto ruolo, i teamtroppo capricciosi, laFIA
      
      
        è assenteo connivente. E i risultati si vedono: laPirelli,
      
      
        che ha sbagliato a svolgere il test dello scandalo, ha
      
      
        però ragione a chiedere più garanzie (considerato
      
      
        anche che la Hankook ha declinato l’offerta di sosti-
      
      
        tuirla), altrimarchi si interrogano su che garanzie può
      
      
        offrire una categoria che da un lato predica l’austerity
      
      
        e dall’altro gonfia i costi con continui cambi di rego-
      
      
        lamenti, senza peraltro rispettarli. Servirebbe un (gio-
      
      
        vane)  commissioner, sullo stile delle leghe professio-
      
      
        nistiche americane, un modello che può piacere o
      
      
        meno, ma che è un esempio di come si possono far
      
      
        convivere business e spettacolo. Le polemiche e i
      
      
        bisticci possonodivertire abreve termine,ma alla lun-
      
      
        ga stancano. E spengono la passione dei fan.