84
      
      
        LAMBORGHINI BLANCPAIN SUPER TROFEO
      
      
        GARE A SILVERSTONE
      
      
        ANDREA MAME
      
      
        MIRKO ZANARDINI
      
      
        Se il regolamento lo permettesse, al posto di stare ai box quando l’altro guida, starebbero a
      
      
        farsi compagnia anche durante la gara. Andrea Mamè e Mirko Zanardini condividono la
      
      
        passione per le corse e lo stesso seggiolino della macchina con cui corrono. E condividono
      
      
        anche una parte delle loro attività professionali nella lavorazione dei metalli. Amici per la
      
      
        pelle, Mame fa sempre il primo turno di guida, Zanardini il secondo “perché mi diverto con
      
      
        le gomme consumate…”. Per loro è la seconda stagione piena al SuperTrofeo e l’aspirazione
      
      
        è quella di vincere il Campionato nella loro categoria, che Zanardini vorrebbe dedicare ai
      
      
        suoi tifosi: la figlia Sara e il figlio Nicola.
      
      
        ADRIAN ZAUGG
      
      
        FEDERICO DE NORA
      
      
        Maschi alfa. Perché non hanno nulla da dimostrare. Corrono insieme da quest’anno. Il
      
      
        primo è veloce come pochi, il secondo è astuto come nessun’altro.
      
      
        Zaugg è irruente come deve essere un ventiseienne, De Nora ha la maturità di chi ha 45
      
      
        anni e non vuole perdere per una sciocchezza.
      
      
        Zaugg il SuperTrofeo lo conosce bene, De Nora è alla sua prima stagione. Zaugg è felice
      
      
        come un bambino quando parla della vettura 2013 perché “sta giù con la nuova cura aero-
      
      
        dinamica come fosse attaccata all’asfalto e da guidare è fantastica”; De Nora è impressio-
      
      
        nato “dalla potenza e dalla velocità. Sembra facile, ma fino a un certo punto, perché por-
      
      
        tarla al limite non è da tutti. Mi piace. Per quanto mi riguarda devo migliorare nei primi
      
      
        giri, devo cercare di entrare subito in confidenza con la vettura. E’ una bella sfida”. E se
      
      
        lo dice De Nora che per più di dieci anni ha corso con Porsche c’è da credergli.