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Prima di tutto, i fatti. Dopo un paio di giri a ritmo indiavolato sul tracciato franciacortino, la Fiesta Wrc dell’A-Style
usata da Alessandro Perico comincia a lasciare dietro di sé una scia di fuoco. Metro dopo metro, giro dopo giro, le
fiamme aumentano e quando il bergamasco finisce la quarta delle cinque tornate, il direttore di gara ferma lui e gli
altri con la bandiera rossa. La compatta dell’Ovale Blu si arresta davanti ai box e gli uomini del servizio anti-incendio
hanno buon gioco a controllare la situazione, a evitare che dell’auto restino solo lamiere e cenere.
Fosse successo lungo una prova speciale classica o anche solo se mi avessero lasciato continuare, l’auto sarebbe bru-
ciata completamente”, ammette il pilota. I suoi rincarano la dose e informano che, non l’avesse fatto il direttore di
gara, si sarebbero lanciati loro oltre il muretto per fermare il proprio pilota.
Un rapido controllo permette di scoprire che l’incendio non ha procurato grandi danni: basterebbe sostituire la cuffia
di un semiasse e tornerebbe pimpante come prima. Perico vorrebbe continuare, lo farebbe se anche a lui venisse
attribuito il tempo imposto. Insomma, se potesse ripartire con le stesse possibilità di vincere di Matteo Gamba, di
Felice Re e degli altri che hanno “subito” lo stop. Invece gli sportivi decidono di considerarlo ritirato e lo informano
che per continuare dovrebbe aggrapparsi al SuperRally e ripartire con quasi cinque minuti sul groppone. Troppi
anche per sognare di vincere.
Come sempre, non tutti sono d’accordo con la decisione adottata. Ma il pieno di consensi non ci sarebbe stato neppure
se la scelta fosse stata diversa.
ALBERTINI ANCORA A PODIO
Un altro piazzamento da mettere in cornice. Stefano Albertini (
sopra
),
non sbaglia niente
e chiude la sua prima incursione sull’asfalto bergamasco piazzandosi sul podio con la Peugeot
207
Super2000 della Twister. Non esagera, il bresciano. Non ulula né alla luna, né alle nuvo-
le, ma fa molto, molto bene la sua parte. Limitando i danni quando la pioggia lo sorprende
senza galoches e lasciando il segno ogni volta che è in condizione di farlo senza compromet-
tere il risultato. Chiudendo la giornata con gomme usate, a dimostrazione che il per limitare
i costi, il buon senso vale assai più di ogni regola pensata dagli inquilini del palazzo.
L'ORDINE DI ARRIVO
SABATO 8 GIUGNO 2013
1.
Gamba-Inglesi (Citroen Xsara Wrc) in
2.
Re-Bariani (Citroen C4 Wrc) a 1'11”6
3.
Albertini- Scattolin (Peugeot 207 Super2000) a 2'56”6
4.
Capelli-Bergonzi (Peugeot 207 Super2000) a 4'26”9
5.
Belli-Turati (Citroen Xsara Wrc) a 4'36”0
6.
Beltrami-Sala (Citroen Xsara Wrc) a 4'51”6
7.
Manzini-Lucchi (Peugeot 207 Super2000) a 6'09”0
8.
Michelini-Angilletta (Renault Clio R3C) a 6'29”7
9.
Dal Ponte-Angilletta (Renault Clio R3C) a 6'30”5
10.
Deila-Marchesini (Renault Clio R3C) a 6'34”2
Il campionato
1.
Fontana 85, 2. Re 70, 3. Sossella 62,5, 4. Albertini 56,5, 5. Capelli 52, 6. Ballinari
49, 7.
Tognozzi 44,5, 8. Asnaghi 41,5, 9. Santini 38,5, 10. Pighi 35,5.
DEILA SPAVENTA MICHELINI
E’ l’esperienza…”. Pigì Deila chiude in scia di Rudy
Michelini (
a sinistra
)
esaltandosi quando le condi-
zioni ambientali erano le più difficili e sta bene atten-
do a non tirarsela. Pecca, se così si può dire, di mode-
stia, il veterano piemontese. Come sempre. Certo,
l’esperienza aiuta, ma solo quando è accompagnata
da altre doti. Per dire, dalla classe. E lui di classe ne
ha sempre avuta tanta.