74
      
      
        SUPERSTARS
      
      
        GIOVANNI BERTON
      
      
        
          Marco Cortesi
        
      
      
        Giovanni Berton è l'uomo del momento in
      
      
        Superstars. Dopo due anni di inattività, il
      
      
        trentunenne di Cavarzere è tornato in pista
      
      
        lasciando di stucco anche molti addetti ai
      
      
        lavori, riportando subito al successo una
      
      
        vettura, la BMW M3, che non vinceva da
      
      
        quasi due anni. Schierato dal teamDinamic
      
      
        di Maurizio Lusuardi, Berton occupa la
      
      
        seconda piazza in classifica alle spalle di
      
      
        Thomas Biagi e davanti a Vitantonio Liuzzi
      
      
        e Luigi Ferrara, con le velocissime Merce-
      
      
        des. Dopo lo shock - positivo - del ritorno,
      
      
        la determinazione a dar battaglia ai nomi
      
      
        di vertice del campionato.
      
      
        
          Sparito e ritornato dall'oblìo. Come
        
      
      
        
          ci si sente a rientrare in macchina e
        
      
      
        
          andare subito così forte?
        
      
      
        “
      
      
        La sensazione è strana e bella. Dopo aver
      
      
        ottenuto buoni risultati in monoposto, li
      
      
        stavo ripetendo anche in GT, ma dopo aver
      
      
        vinto il mio primo titolo, quello del GT Ita-
      
      
        liano nel 2007, anziché divenire più facile
      
      
        reperire i fondi per continuare a correre, si
      
      
        è verificato il contrario. Ho potuto fare
      
      
        sempre meno gare, fino ad essere costretto
      
      
        a fermarmi per due anni. Il 2011 ed il 2012,
      
      
        a parte qualche rally, sono passati in attesa
      
      
        fino a quando, stranamente visto il periodo
      
      
        economico negativo, ho trovato i finanzia-
      
      
        menti necessari  per quest'anno”.
      
      
        
          Hai scelto una serie molto competiti-
        
      
      
        
          va e una vettura che, sulla carta, non
        
      
      
        
          era favorita. Ciononostante, i risulta-
        
      
      
        
          ti sono arrivati.
        
      
      
        “
      
      
        Sono rientrato in uno dei campionati giu-
      
      
        sti in questo momento e sta andando molto
      
      
        bene. Sulla carta, le BMW non erano favo-
      
      
        rite, ma sono comunque ottime vetture,
      
      
        telaisticamente tra le migliori e che all'ini-
      
      
        zio erano state sviluppate inmodo ufficiale.
      
      
        Sapevo che a livello di motore si sarebbe
      
      
        pagato dazio, ma grazie al team, che è fan-
      
      
        tastico, quest'anno la M3 è progredita un
      
      
        po', la stagione è iniziata bene e speriamo
      
      
        che continui così”.
      
      
        
          Soprattutto, ti sei fatto notare per
        
      
      
        
          delle super-partenze. Come hai svi-
        
      
      
        
          luppato questo talento?
        
      
      
        “
      
      
        Mi era già capitato in monoposto e in GT
      
      
        di fare delle partenze del genere, passando
      
      
        un sacco di auto già alla prima curva. E' una
      
      
        sensazione che ti viene quando hai abba-
      
      
        stanza feeling con la macchina e sei parti-
      
      
        colarmente allenato. Alla fine, mi riesce
      
      
        bene e basta, non è facile da spiegare. Sem-
      
      
        plicemente, se vedo che posso farlo, lo fac-
      
      
        cio!”
      
      
        
          E' stato difficile rientrare in pista
        
      
      
        
          dopo due anni di inattività forzata?
        
      
      
        “
      
      
        All'inizio è stato durissimo riprendere
      
      
        tutti i meccanismi tipici del pilota, pen-
      
      
        sare all'assetto della macchina, essere
      
      
        pronto e andare forte da subito. Fisica-
      
      
        mente sono stato sempre allenato, ma
      
      
        una volta che sali in auto, è un tipo diver-
      
      
        so di allenamento. A Monza, ho anche
      
      
        avuto qualche problema a sfruttare le
      
      
        gomme nuove in qualifica, ma ora va tut-
      
      
        to molto meglio.
      
      
        
          Anche questa è una capacità che deri-
        
      
      
        
          va dalle poche occasioni di scendere
        
      
      
        
          in pista...
        
      
      
        “
      
      
        Ho sempre corso con pochi soldi, senza
      
      
        fare test e con poche gomme nuove. Ci sono