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          QUEL SALTO
        
        
          NEL BUIO...
        
        
          Il motto scelto per questa edizione del Rally Italia Sardegna è suggesti-
        
        
          vo: jumping in the dust, saltando nella polvere. E tanto dev'essere basta-
        
        
          to a convincere l'incaricato di disegnare la prova-spettacolo sul porto di
        
        
          Cagliari – un giochino corto ed esasperatamente lento, cinquantanove
        
        
          e due la media di Mikko Hirvonen – a inserire un dosso. Ma alla buo-
        
        
          na, piazzando sulla carreggiata uno di quei dissuasori usati di solito per
        
        
          rallentare il traffico nei centri urbani. Solo più alto e “spigoloso”. Inevi-
        
        
          tabilmente, il risultato è stato quello che è stato: penoso. Non si sono
        
        
          divertiti gli spettatori con appena un po' di familiarità con i rally e non
        
        
          si sono divertiti i protagonisti. Di certo non Kris Meeke, uscito dalla ker-
        
        
          messe in notturna con il radiatore danneggiato...
        
        
          ...DELLA PROVA
        
        
          SPETTACOLO
        
        
          C'è gente, sul porto di Cagliari. Non i quarantacinquemila trionfalisti-
        
        
          camente ipotizzati dai responsabili (si fa per dire...) della comunicazio-
        
        
          ne del Rally d'Italia e nemmeno i trentamila valutati dalla questura del
        
        
          capoluogo sardo, ma qualche migliaio di persone ci sono. Assiepate alla
        
        
          meno peggio nel poco spazio a disposizione. Umberto Scandola e gli
        
        
          altri interpreti delle due serie tricolori scaldano gli spettatori, i preten-
        
        
          denti al Wrc-2 pure. Parte del pubblico comincia a scavalcare le tran-
        
        
          senne, qualcuno si posiziona a ridosso delle barriere che delimitano la
        
        
          pistina. La situazione sfugge di mano ai responsabili della gara: l'auto-
        
        
          rità costituita prende atto che le condizioni di sicurezza sono saltate e
        
        
          in direzione gara arriva il “consiglio” di sospendere la prova. E così è:
        
        
          ai ventuno in attesa di affrontare la kermesse viene detto di tornare ad
        
        
          Alghero. Sarà per un'altra volta...