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          INDYCAR
        
        
          GARE A HOUSTON
        
        
          
            Marco Cortesi
          
        
        
          Carlos Huertas e Simon Pagenaud. Ovvero
        
        
          la sorpresa e la conferma per l’IndyCar ad
        
        
          Houston. In gara 1, il giovane colombiano
        
        
          ha evitato insidie ed errori e, pur non stu-
        
        
          pendo mai per velocità, ha conservato il
        
        
          comando conquistato grazie ad una strate-
        
        
          gia fortunata. E pur lasciando ad altri i giri
        
        
          record, tenendo collegata la testa si è mes-
        
        
          so tutti alle spalle. A partire dai due conna-
        
        
          zionali Juan Pablo Montoya e Carlos
        
        
          Munoz. Una tripletta storica per un movi-
        
        
          mento che sta puntando moltissimo sulle
        
        
          ruote scoperte americane. Peccato per il
        
        
          ritiro all’inizio di una gara 2 dominata da
        
        
          Pagenaud. Il francese, out al sabato per un
        
        
          problema ai freni, si è rifatto con gli inte-
        
        
          ressi ed indipendentemente da cambi gom-
        
        
          me e rifornimenti è sempre stato il più velo-
        
        
          ce, e mentre Power continua a comandare
        
        
          la Indycar con quasi 40 punti su Helio
        
        
          Castroneves e Ryan Hunter-Reay, lui non è
        
        
          molto più lontano anche se ormai alla fine
        
        
          mancano solo tre appuntamenti. Tra i
        
        
          “buoni” va elencatoMikhail Aleshin. Nono-
        
        
          stante si sia sentito dare dell’idiota da AJ
        
        
          Foyt per aver tentato di sdoppiarsi su Taku-
        
        
          ma Sato ed essere stato stretto nel muro dal
        
        
          giapponese (chissà che avrebbe fatto Foyt
        
        
          al volante), il russo ha terminato gara 2 die-
        
        
          tro a Pagenaud, dando al Sam Schmidt
        
        
          Motorsport una bella doppietta.
        
        
          IL FLOP
        
        
          DEI BIG
        
        
          Per i top-driver della categoria è continua-
        
        
          to il solito gioco, ovvero quello a chi si com-
        
        
          plica di più la vita da solo. Will Power è par-
        
        
          tito dal fondo in gara 1 prima di finire in
        
        
          testacoda, mentre Scott Dixon è andato a
        
        
          muro all’ultima curva prima di fermarsi per
        
        
          un guaio ai freni. Stesso discorso per
        
        
          Castroneves: penalizzato dalla strategia, si
        
        
          è cacciato da solo nelle protezioni, mentre
        
        
          Power ha sofferto la rottura di una sospen-
        
        
          sione nelle fasi conclusive. Di tutto questo
        
        
          avrebbe potuto e dovuto approfittare Ryan
        
        
          Hunter-Reay che invece, con due anonimi
        
        
          piazzamenti, non è veramente riuscito a
        
        
          recuperare anche a causa dei tanti ritiri che
        
        
          hanno comunque dato qualche punto ai
        
        
          rivali “incidentati”.
        
        
          Luca Filippi