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            Alfredo Filippone
          
        
        
          Lo storico successo di Michela Cerruti, il recente test
        
        
          di Susie Stoddard-Wolff con la Williams F.1 a Bar-
        
        
          cellona, dove ha girato con tempi di rilievo, e le con-
        
        
          tinue voci su un possibile debutto di Simona De Sil-
        
        
          vestro in F.1, sembrano rilanciare le pilotesse e
        
        
          l’eterno tormentone su una presenza femminile sta-
        
        
          bile nella massima categoria. Oggi le ragazze nelle
        
        
          corse non sono più una rarità, ma sono in poche ad
        
        
          aver raggiunto i livelli più elevati. Eppure, la loro
        
        
          competitività  è potenzialmente maggiore da quan-
        
        
          do la tecnologia e l’elettronica hanno annullato
        
        
          l’unico presunto handicap che potevano avere
        
        
          rispetto agli uomini: la minor forza fisica per doma-
        
        
          re bolidi fisicamente impegnativi.  Uno sguardo al
        
        
          passato s’impone e ci permette di capire tante cose.
        
        
          TRE QUALIFICHE
        
        
          PER LA DE FILIPPIS
        
        
          In Formula 1, le donne sono state sinora mosche
        
        
          bianche: ci hanno provato in cinque e hanno effet-
        
        
          tivamente corso almeno un GP soltanto due,
        
        
          entrambe italiane. Maria Teresa De Filippis (napo-
        
        
          letana, nata nel 1926) partecipò a mezza dozzina di
        
        
          GP (qualificandosi 3 volte) fra il 1958 e il 1959, su
        
        
          Maserati e Porsche della Scuderia Centro-Sud.
        
        
          Miglior risultato: un 10° posto al GP de Belgio a Spa
        
        
          nel 1958. La chiamavano ‘Pilotino’ per il fisicominu-
        
        
          to, eppure non ebbe problemi a guidare gli autocar-
        
        
          ri che erano le F.1 di allora, guadagnandosi il rispet-
        
        
          to di tutti.
        
        
          LA LOMBARDI
        
        
          SIGLÒ MEZZO PUNTO
        
        
          Lella Lombardi (all’anagrafe Maria Grazia, alessan-
        
        
          drina, nata nel 1941 e morta prematuramente di
        
        
          cancro nel 1992) è la donna che ha corso più GP (12
        
        
          su 17 tentativi) fra il 1974 (Brabham), il 1975
        
        
          (March) e 1976 (Brabham). Nel 1975 disputò prati-
        
        
          camente l’intera stagione con un March ufficiale, al
        
        
          fianco di Vittorio Brambilla, conseguendo il 6° posto
        
        
          al GP di Spagna al Montjuich e dunque un punto,
        
        
          anzi un mezzo punto visto che la gara fu interrotta
        
        
          prima della metà per l’incidente di Stommelen
        
        
          costato la vita a quattro persone. Forse più proban-
        
        
          te ancora è il 7° posto ottenuto al GP di Germania
        
        
          sul Nürburgring ‘grande’ ma a quel tempo andava-
        
        
          no a punti i primi sei. Agli inizi, Lella si era distinta
        
        
          in F.3 italiana e aveva vinto il Trofeo Ford Mexico.
        
        
          Era poi emigrata in Inghilterra, dove ottenne un
        
        
          validissimo 4° posto (ma senza vittorie di gara) nel
        
        
          campionato inglese di F.5000 (che erano in pratica
        
        
          telai di F.1 con motori 5 litri, macchinoni più pesan-
        
        
          ti e potenti delle F.1, e che ebbero grande seguito in
        
        
          UK, America e Australia). Dopo la F.1, Lella ha vin-
        
        
          to parecchio con le Sport (3 vittorie nel Mondiale) e
        
        
          nell’Europeo Turismo.