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FORMULA 1

Toto Wolff

«Alla

Mercedes

non esistono

favoritismi»

In una interessante intervista Toto Wolff rivela i

retroscena dell'incredibile errore del suo team a

Monaco. A tradire il muretto è stato un algoritmo

sbagliato, e la colpa è di tutti. E i retroscena legati alla

nazionalità di Rosberg sono da respingere

Un risultato sorprendente. Come è potuto succedere? Hamilton sembrava il si-

curo vincitore a Monte-Carlo, invece è finito solo terzo.

«Semplicemente abbiamo sbagliato i calcoli. Pensavamo di avere un vantaggio

maggiore – due secondi in più – ma non era così».

E' stata una decisione presa solo dagli ingegneri? Sono loro ad aver sbagliato?

«No, è stata una decisione del team. Le prendiamo tutti insieme, vinciamo e per-

diamo insieme».

Quanto ha contribuito a confondere le idee il fatto che una safety car virtuale si

sia trasformata in una safety car reale?

«A Monaco non c'è il gps, e questo rende tutto molto più difficile. Per questo ci

siamo ingannati quando la safety-car è passata da virtuale a reale».

A che punto dopo l'incidente di Verstappen è stato comunicato a Lewis che do-

veva rientrare?

«Alla Rascasse. La decisione finale è stata presa quando era a 50 metri dall'en-

trata della pit-lane».

Qualcuno sostiene che Hamilton sia stato trattenuto dalla safety-car prima della

Rascasse. Che cosa ne sapete?

«Dobbiamo ancora fare i calcoli, ma sì, era molto vicino alla safety e ha perso

tempo».