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Stefano Semeraro

«Se Hamilton perderà il Mondiale per tre punti, sarà stato

come spararmi ad un piede...». Toto Wolff la mette mezza

sul tragico e mezza sull'ironico, ma usare il fair-play e man-

tenere sempre la parola ha i suoi costi. E i suoi rischi. Così

quando il muretto e Lewis Hamilton stesso hanno deciso

di rendere a Valtteri Bottas la posizione che il finlandese

aveva ceduto per dare al compagno di squadra una chance

di acchiappare le Ferrari, ci sono stati insieme rabbia e sol-

lievo. Dopo la fuga iniziale delle Rosse, al momento del se-

condo pit-stop era apparso chiaro che con le soft le due

monoposto di Maranello non erano più imprendibili, in più

il problema allo sterzo di Sebastian Vettel aveva reso l'im-

presa Mercedes apparentemente alla portata. A Lewis

sono stati concessi 5 giri per tentare di completare la ri-

monta, così al 45esimo giro Valtteri si è fatto platealmente

da parte; in realtà lui se ne è presi di più, ma quando è di-

ventato chiaro che – grazie alla grande marcatura a uomo

di Raikkonen – l'inglese non avrebbe mai superato né Kimi

né Seb, a Bottas è stato restituito il podio. Una decisione

elegante, sicuramente vincente sul piano dell'immagine,

che a quanto pare solo Niki Lauda in casa Mercedes non

ha ha condiviso. L’austriaco, ex pilota e tre volte iridato ha

vinto un mondiale per 0,5 punti nel 1984 battendo Alain

Prost e ne ha perso uno per 1 punto nel 1976 su James

Hunt. Quindi un pochino se intende… Rimane il fatto che

Hamilton, così facendo, non solo ha visto aumentare il suo

distacco da Vettel, ma anche ridursi quello del compagno

di squadra.

L’ottimismo

di Toto Wolff

«Che la Ferrari andasse bene in Ungheria non è una sor-

presa, anche se con i nuovi regolamenti non sapevamo

come sarebbe finita sui vari circuiti», ha spiegato Wolff. “A

Silverstone siamo stati più veloci noi, qui è toccato a loro,

a Spa speriamo sia di nuovo il nostro turno, ma anche

Monza sarà importante. Arrivare terzi e quarti non può es-

sere soddisfacente. Restituire il terzo posto a Bottas in-

vece, fa parte del nostro spirito, abbiamo deciso di farlo

dopo una lunga discussione. Certo, se Hamilton dovesse

perdere il Mondiale per questi tre punti sarà come essermi

sparato in un piede, ma è grazie ai nostri valori che ab-

biamo vinto tre Mondiali, quindi va bene così». Ma in quelle

tre occasioni, non c’erano avversari…