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21 Nov [10:08]

Al Sakhir, gara 2
Bella vittoria per Evans

Jacopo Rubino - Photo Pellegrini

È un finale di stagione da grande protagonista quello di Mitch Evans: per la quinta volta nelle ultime sette manche, in gara 2 a Sakhir il neozelandese è salito sul podio. Questa volta sul gradino più alto, come era già accaduto a Monza. Subito incisivo, il portacolori del Russian Time ha effettuato i due sorpassi decisivi su Stoffel Vandoorne, al giro 7, e su Alex Lynn al giro 14. Da quel momento, Evans ha avuto strada libera verso la bandiera a scacchi, andando a vincere proprio sotto gli occhi del suo mentore Mark Webber, presente in Bahrain per la tappa del Mondiale Endurance.

Alle sue spalle, alla fine, ha concluso il campione Vandoorne. Il belga si è ritrovato secondo già alla prima curva, approfittando dello scompiglio creato dal testacoda del compagno Nobuharu Matsushita (toccato da Rio Haryanto, poi ai box per cambiare l'ala anteriore). Incassato l'attacco di Evans, l'alfiere della ART si è poi rifatto su Lynn alla 18esima tornata, conquistando la piazza d'onore dopo il netto successo nella Feature Race. L'inglese, scattato dal palo, ha cercato inizialmente di andare in fuga, chiedendo troppo alle proprie gomme, e crollando perciò nelle ultime fasi. Ancora un giro e, forse, il podio sarebbe sfuggito di mano.

Nella volata per il quarto posto, invece, Sergey Sirotkin è riuscito ad avere ragione del nostro Raffaele Marciello a poche curve dal termine. Complice la giornata-no di Haryanto, il russo della Rapax si è così preso la terza piazza in classifica generale con 139 lunghezze, mentre l'indonesiano è rimasto fermo a 132. Per l'italiano della Trident, in ogni caso, si chiude uno dei weekend più fruttuosi dell'anno. A seguire, Jordan King è giunto sesto davanti a Pierre Gasly e Artem Markelov. Alexander Rossi, nono, dalle retrovie non è quindi riuscito per pochi decimi ad agganciare la zona punti.

In apertura è stato necessario il breve intervento della safety-car per l'incidente fra Oliver Rowland e Rene Binder, in cui il britannico ha tamponato l'austriaco decollando in aria. Soffrendo la forte usura dei pneumatici, alcuni piloti di centro gruppo nel finale hanno effettuato un pit-stop per montare un nuovo treno di Pirelli. Una scena inusuale per una Sprint Race, comunque poco influente nelle dinamiche della corsa.

Sabato 21 novembre, 2015, gara 2

1 - Mitch Evans - Russian Time - 23 giri 42'51"663
2 - Stoffel Vandoorne - ART - 1"863
3 - Alex Lynn - DAMS - 17"489
4 - Sergey Sirotkin - Rapax - 20"154
5 - Raffaele Marciello - Trident - 21"026
6 - Jordan King - Racing Engineering - 21"661
7 - Pierre Gasly - DAMS - 22"857
8 - Artem Markelov - Russian Time - 26"686
9 - Alexander Rossi - Racing Engineering - 27"295
10 - Norman Nato - Arden - 34"387
11 - Nicholas Latifi - MP - 37"588
12 - Dean Stoneman - Carlin - 42"637
13 - Gustav Malja - Rapax - 45"771
14 - Daniel De Jong - Trident - 47"088
15 - Sean Gelael - Carlin - 48"410
16 - Arthur Pic - Campos - 48"602
17 - Sergio Canamasas - Lazarus - 59"866
18 - Rio Haryanto - Campos - 59"942
19 - Marlon Stockinger - Status - 1'00"931
20 - Andre Negrao - Arden - 1'00"902

Giro più veloce: Marlon Stockinger 1'43"817

Ritirati
17° giro - Nathanael Berthon
2° giro - Rene Binder
1° giro - Oliver Rowland
1° giro - Nobuharu Matsushita

Il campionato
1.Vandoorne 316; 2.Rossi 169; 3.Sirotkin 139; 4.Haryanto 132; 5.Evans 120; 6.Lynn 104; 7.Gasly 96; 8.Marciello 92; 9.Matsushita 68.5; 10.Stanaway 60