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21 Nov [19:01]

Al Sakhir, gara: incredibile titolo
di Bernhard, Hartley e Webber

Marco Cortesi

Alla fine, ma proprio alla fine Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley ce l’hanno fatta. Nonostante il tradimento da parte della loro Porsche 919 Hybrid, che nel corso dell’ultima ora ha patito un problema ai sistemi ibridi, forse legato a quello con l'acceleratore che aveva messo sotto di cinque giri il tedesco all'inizio, il trio di testa in classifica all’arrivo in Bahrain ha riportato a Stoccarda il Mondiale Endurance piloti dopo quasi trent’anni. Alla fine, Webber (finalmente mondiale!) e compagni hanno terminato quinti assoluti, appesi ad un filo con continui problemi. A dar loro respiro sono stati però Marc Lieb, Neel Jani e Romain Dumas. Dopo aver messo in salvo la strategia, che li vedeva favoriti in termini di pit-stop nei confronti delle Audi, i tre piloti della vettura numero 18 hanno salutato e se ne sono andati, vincendo in scioltezza e togliendo punti ai rivali.

A dar loro una mano, anche un infelice pit-stop dell’Audi numero 7, arrivata lunga in piazzola e rimasta ferma più del dovuto per un problema con la posteriore destra. Forse, l'ultima possibilità è volata via così. Non si può però dire che Benoit Treluyer, André Lotterer e Marcel Fassler non ci abbiano provato. Tuttavia, nonostante tutte le disavventure altrui, non c’è stato verso. La 919 è stata ancora decisiva, sia quanto a prestazioni che in termini di efficienza.

E va sottolineato che, malgrado il motore ogni tanto continuasse a spegnersi e malgrado tutti gli altri problemi, la possibilità di avere i sistemi ibridi in grado di funzionare indipendentemente ha sicuramente fatto da paracadute. Perché non si sarebbe potuto nemmeno fermare la vettura per gli ultimi minuti rimandandola in pista nel giro conclusivo: il fatto che ripartisse era tutt’altro che scontato.

Dopo aver conquistato il mondiale costruttori, in Porsche non è quindi scappato l’hat-trick. Oltre ai due titoli assoluti, c’è stato anche il doppio successo in classe GTE-Pro, con Richard Lietz campione a dispetto di una gara in salita sin dalle libere ed gli uomini di Manthey andati a scalzare la Ferrari nella coppa costruttori. Dopo aver preso la testa al via, la 991 di Fred Makowiecki e Patrick Pilet si è involata verso il successo, mentre al secondo posto Gianmaria Bruni e Toni Vilander si sono dovuti accontentare delle briciole. A complicare ancora di più la situazione, i problemi riscontrati dalla seconda vettura del cavallino, quella di Davide Rigon e James Calado. L'anno prossimo la storia sarà diversa, con la nuova 488, la Ford GT e forse... senza le Porsche Manthey.

Alla fine, sul podio assoluto è salita anche la prima Toyota, che ha avuto un contentino in attesa della nuova TS-050 al termine di una stagione praticamente mai iniziata, in cui i giapponesi sono stati lasciati tecnologicamente al palo. Ultima gara, ultimo podio per Alexander Wurz: un addio positivo per l'austriaco, accompagnato da Mike Conway e Stephane Sarrazin. Da segnalare anche il titolo del team Rebellion nella classe LMP1 L riservato ai privati, oltre all'affermazione in gara di Alexandre Imperatori, Dominik Kraihamer e Matheo Tuscher. Il diciottenne svizzero ha compiuto un vero tour de force questo weekend, correndo sia nel WEC che in GP3.

In LMP2, non ci sono stati problemi nella conquista del titolo per la Ligier di Julien Canal, Roman Rusinov e Sam Bird. Il britannico ha anche regalato al team G-Drive il successo in gara ai danni dell’Oreca KCMG di Bradley-Tandy-Howson. Anche in GTE-Am mancava solo la matematica: con un quinto posto, il titolo è andato nelle mani di Andrea Bertolini, Viktor Shaytar e Aleksey Basov. Il successo in gara è andato all’Aston Martin di Mathias Lauda e Pedro Lamy. È sfuggita di poco la vittoria a Marco Mapelli, Khaled Al Qubaisi e Klaus Bachler con la prima Porsche Proton.

Photo 4

Sabato 21 novembre 2015, gara

1 - Dumas-Jani-Lieb (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 199 giri
2 - Fassler-Lotterer-Treluyer (Audi R18 e-tron) - Audi - 1'25”310
3 - Wurz-Sarrazin-Conway (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 3 giri
4 - Davidson-Buemi-Nakajima (Toyota TS040 Hybrid) - Toyota - 3 giri
5 - Bernhard-Webber-Hartley (Porsche 919 Hybrid) - Porsche - 9 giri
6 - Di Grassi-Duval-Jarvis (Audi R18 e-tron) - Audi - 11 giri
7 - Rusinov-Canal-Bird (Ligier JSP2-Nissan) - G Drive - 16 giri
8 - Howson-Bradley-Tandy (Oreca-Nissan) - KCMG - 16 giri
9 - Yacaman-Derani-Gonzalez (Ligier JSP2-Nissan) - G Drive - 17 giri
10 - Panciatici-Chatin-Capillaire (Alpine-Nissan) - Signatech - 17 giri
11 - Imperatori-Kraihamer-Tuscher (Rebellion R One- AER) - Rebellion - 18 giri
12 - Trummer-Kaffer (CLM P1-AER) - ByKolles - 19 giri
13 - Minassian-Aleshin-Markozov (BR01-Nissan) – AF Racing - 20 giri
14 - Prost-Beche (Rebellion R One- AER) - Rebellion - 20 giri
15 - Leventis-Watts-Kane (Gibson 015S-Nissan) - Strakka - 21 giri
16 - Webb-Cumming-Ragues (Morgan Evo-SARD) – Morand - 22 giri
17 - Sharp-Dalziel-Hansson (HPD) - Extreme Speed - 23 giri
18 - Pilet-Makowiecki (Porsche 911) - Manthey - 26 giri
19 - Bruni-Vilander (Ferrari 458) - AF Corse - 26 giri
20 - Brown-Fogarty-Van Overbeek (HPD) - Extreme Speed - 26 giri
21 - Turner-Adam (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 26 giri
22 - Nygaard-Sorensen-Thiim (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 26 giri
23 - Lietz-Christensen (Porsche 911) - Manthey - 27 giri
24 - Rigon-Calado (Ferrari 458) - AF Corse - 27 giri
25 - MacDowall-Rees-Stanaway (Aston Martin Vantage)- Aston Martin - 28 giri
26 - Dalla Lana-Lamy-Lauda (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 29 giri
27 - Mapelli-Al Qubaisi-Bachler (Porsche 911) - Proton - 29 giri
28 - Ried-Long-Seefried (Porsche 911) - Dempsey - 29 giri
29 - Perrodo-Collard-Aguas (Ferrari 458) - AF Corse - 30 giri
30 - Shaytar-Bertolini-Basov (Ferrari 458) – SMP - 30 giri
31 - Roda-Ruberti-Poulsen (Corvette C7-R) - Larbre - 30 giri
32 - Castellacci-Goethe-Hall (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 31 giri

Il campionato finale
1. Bernhard-Webber-Hartley 166; 2. Lotterer-Fassler-Treluyer 161; 3. Lieb-Dumas-Jani 138.5; 4. Duval-Di Grassi-Jarvis 99; 5. Davidson-Buemi, Wurz-Conwyay-Sarrazin 79; 7. Nakajima 75; 8. Tandy70,5; 9. Bamber-Hulkenberg 58. 10. Rusinov-Canal-Bird 33.5.