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14 Ago [18:35]

Alla scoperta del JK Tyre Racing
Tanta Italia nel pianeta India

Da Coimbatore - Antonio Caruccio

Agosto è un mese di vacanza, di riposo, ma c’è chi anche nel mondo dei motori, non si riposa mai. La settimana scorsa infatti, la Eurointernational è stato protagonista in India, per la precisione al Kari Motor Speedway di Coimbatore, in occasione della prima gara del JK Tyre Racing Championship dove anche Italiaracing era presente. Si tratta della diciottesima edizione di un campionato supportato dal costruttore indiano di pneumatici che in questi ultimi anni si è affidato alla squadra di Antonio Ferrari per la gestione della serie di punta, quella riservata alle vecchie Formula BMW. Già in passato, Ferrari aveva dato una seconda vita a queste Mygale in Medio Oriente, con una campionato che spaziava tra Emirati Arabi e Bahrain, ma in India ha avuto modo di dare un supporto operativo al mondo delle corse. Il sostegno italiano è stato fondamentale nell’organizzazione anche delle altre serie presenti nel fine settimana, vale a dire la Formula 4 Indiana e la Vento Cup, che gode dell’appoggio ufficiale di Volkswagen India. La prima, decisamente diversa dagli standard internazionali della FIA di telaio e motorizzazioni, è una rudimentale evoluzione della Formula Ford europea, mentre la seconda vede per il primo anno impiegate le Volkswagen Vento in sostituzione delle Polo, che sono poi usate per degli intermezzi ludici un po’ come avviene in World Series by Renault, quando le Megane e le Clio compiono acrobazie in pieno rettilineo per deliziare gli appassionati. Si, perché a Coimbatore la cornice di pubblico è stata davvero incredibile, ed ancora più numerosa sarà a Nuova Delhi per gli ultimi due round del campionato in ottobre e novembre. Un altro tocco di italianità ha visto Alessandro Ferrari, fratello di Antonio e già direzione di gara nei mondiali karting, ricoprire il medesimo ruolo.

“Non mi aspettavo uno scenario così diverso”, dice Costantino Peroni, unico pilota italiano che ha preso parte all’evento, chiudendo con un podio nella terza gara dopo aver ottenuto il primato nelle prove libere del venerdì. “Antonio Ferrari mi ha presentato questo programma e l’ho scelto come miglior alternativa per riprendere in mano il volante dopo un anno di pausa dovuta alla scuola. Arrivato in pista però, è stato uno shock, non mi aspettavo di trovare un tracciato praticamente aperto, quasi immerso nei campi e con delle vie di fuga molto strette. La pista è selettiva e impegnativa, come anche i miei avversari sono molto agguerriti perché vi corrono da molto tempo. Eurointernational, che gestisce tutte le monoposto, ha supportato ognuno nel miglior modo, senza nessun inconveniente. In cinque giorni abbiamo percorso in totale oltre 6000 chilometri. La cosa più strana sono invece le gomme. JK sviluppa questi pneumatici appositamente per noi, ma a differenza di quanto siamo abituati, queste gomme sono più veloci da usate che da nuove. Una variabile molto significativa da tenere in considerazione nel corso del week-end” conclude il diciottenne milanese al rientro in Italia”.

L’India comunque, nonostante la perdita del GP di Formula 1, continua a restare una grande potenza non solo nell’economica globale, ma soprattutto nel motorsport. Sono infatti solo sei i Paesi che possono vantare una squadre nel mondiale e la Force India da voce alla seconda nazione più popolosa al mondo al fianco di Regno Unito, Italia, Germania, Austria e Svizzera. Due i piloti storici arrivati alla massima serie in questi ultimi anni, Karun Chandhok e Narain Karthikeyan, autore anche di un podio nel GP degli Stati Uniti nel 2005. Mahindra è entrata con forza nella Formula E ed in mostra si sta mettendo nella categorie minori Jehan Daruvala, protagonista della Formula Renault 2000 NEC e Alps con Fortec, che della Force India porta anche i colori sulla propria vettura. Nella Formula 3 Europea, che si è candidata come grande bacino di talenti, c’è il nome di Arjun Maini, mentre il fratellino Kush, solo quattordicenne, si è messo in mostra proprio nel campionato JK Tyre a Coimbatore, oltre che essere tra gli attori della WSK. JK Tyre supporta inoltre Armaan Ebrahim, ora impegnato nel mondo del Gran Turismo e precedentemente in A1 Grand Prix, Formula 2 e Indy Lights, il cui padre lavora nel campionato come coach driver dei piloti indiani.
gdlracing